Come farla dormire senza piangere?
Una dei pochi spunti utili della Hogg è proprio questo infatti: cercare di capire quale sia il punto di non ritorno. Poi lei la fa facile (dopo il secondo sbadiglio, a letto), come se fosse la regola del tre...
E' interessante anche "Fate la nanna senza lacrime", con lo spunto del diario, annotare tutte le attività che precedono il sonno e tutti i periodi di sonno e veglia. Aiuta a capire quali siano i ritmi del bambino, e quali le attività che potrebbero avere maggiore successo nell'accompagnarlo al sonno.
Personalmente, vado convincendomi che, come non si forza il bambino a mangiare, forse non lo si dovrebbe forzare a dormire. Però il problema delle urla da stanchezza questo non lo risolve certo.
E' interessante anche "Fate la nanna senza lacrime", con lo spunto del diario, annotare tutte le attività che precedono il sonno e tutti i periodi di sonno e veglia. Aiuta a capire quali siano i ritmi del bambino, e quali le attività che potrebbero avere maggiore successo nell'accompagnarlo al sonno.
Personalmente, vado convincendomi che, come non si forza il bambino a mangiare, forse non lo si dovrebbe forzare a dormire. Però il problema delle urla da stanchezza questo non lo risolve certo.
concordo pienamente sul non forzarli a dormire.Janeyre ha scritto:Una dei pochi spunti utili della Hogg è proprio questo infatti: cercare di capire quale sia il punto di non ritorno. Poi lei la fa facile (dopo il secondo sbadiglio, a letto), come se fosse la regola del tre...
E' interessante anche "Fate la nanna senza lacrime", con lo spunto del diario, annotare tutte le attività che precedono il sonno e tutti i periodi di sonno e veglia. Aiuta a capire quali siano i ritmi del bambino, e quali le attività che potrebbero avere maggiore successo nell'accompagnarlo al sonno.
Personalmente, vado convincendomi che, come non si forza il bambino a mangiare, forse non lo si dovrebbe forzare a dormire. Però il problema delle urla da stanchezza questo non lo risolve certo.
Però a volte hanno sonno e non vogliono dormire.
Ti dico Lorenzo proprio lo faceva quando ormai quasi dormiva...quando gli occhi sono quasi chiusi e pensi "dai per oggi è andata" spesso anche senza aprire gli occhi.
Non c'era punto di non ritorno che servisse perchè lo faceva proprio in fase di addormentamento.
Poi come sempre ogni bimbo e ha se, Lorenzo non mi ha mai dato problemi ho vissuto questi pianti come una parte dell'ansia da distacco e in effetti sono migliorati man mano che migliorava quella.
Idem come sopra! proprio sembra non ci sia altro modo... ho provato anche a continuare a tenerla in braccio, ma se ha sonno, c'è poco da fare, piange, e mi sembra di capire che pianga perchè non vuole addormentarsi non perchè non riesce.lenina ha scritto:concordo pienamente sul non forzarli a dormire.
Però a volte hanno sonno e non vogliono dormire.
Ti dico Lorenzo proprio lo faceva quando ormai quasi dormiva...quando gli occhi sono quasi chiusi e pensi "dai per oggi è andata" spesso anche senza aprire gli occhi.
Non c'era punto di non ritorno che servisse perchè lo faceva proprio in fase di addormentamento.
Poi come sempre ogni bimbo e ha se, Lorenzo non mi ha mai dato problemi ho vissuto questi pianti come una parte dell'ansia da distacco e in effetti sono migliorati man mano che migliorava quella.
(anche a me capita... lei chiude gli occhi, sembra finita la guardo ancora un attimo e.... ricomincia!)
Ma Ada può già avere l'ansia da distacco? Cos'è, ha paura perchè non si sente più tutt'uno con me?
L'età media è intorno agli 8 mesi ma è molto variabile e non è raro che la sensazione di "abbandono" arrivi prima (ma anche dopo) a 5 mesi iniziano comunque ad essere "consapevoli" del sonno.alce ha scritto:Idem come sopra! proprio sembra non ci sia altro modo... ho provato anche a continuare a tenerla in braccio, ma se ha sonno, c'è poco da fare, piange, e mi sembra di capire che pianga perchè non vuole addormentarsi non perchè non riesce.
(anche a me capita... lei chiude gli occhi, sembra finita la guardo ancora un attimo e.... ricomincia!)
Ma Ada può già avere l'ansia da distacco? Cos'è, ha paura perchè non si sente più tutt'uno con me?
è comunque importante evitare di superare il punto di non ritorno e avere tutte le attenzioni per ridurre il più possibile il problema.
l'ho ordinato "fate la nanna senza lacrime" e ho letto la hogg una settimana fa, a parte che non mi è piaciuta ma con Ada non funziona... lo faccio sempre, quando si strofina gli occhi, sbadiglia ecc... ci sdraiamo... che sia in quel momento, dopo o prima, non cambia. ma il "fate la nanna senza lacrime" com'è????Janeyre ha scritto:Una dei pochi spunti utili della Hogg è proprio questo infatti: cercare di capire quale sia il punto di non ritorno. Poi lei la fa facile (dopo il secondo sbadiglio, a letto), come se fosse la regola del tre...
E' interessante anche "Fate la nanna senza lacrime", con lo spunto del diario, annotare tutte le attività che precedono il sonno e tutti i periodi di sonno e veglia. Aiuta a capire quali siano i ritmi del bambino, e quali le attività che potrebbero avere maggiore successo nell'accompagnarlo al sonno.
Personalmente, vado convincendomi che, come non si forza il bambino a mangiare, forse non lo si dovrebbe forzare a dormire. Però il problema delle urla da stanchezza questo non lo risolve certo.
Magari sono io che la faccio eccitare troppo? ne facciamo davvero di ogni e per diverse ore... magari dopo un'ora di casino mi dovrei calmare.........?lenina ha scritto:L'età media è intorno agli 8 mesi ma è molto variabile e non è raro che la sensazione di "abbandono" arrivi prima (ma anche dopo) a 5 mesi iniziano comunque ad essere "consapevoli" del sonno.
è comunque importante evitare di superare il punto di non ritorno e avere tutte le attenzioni per ridurre il più possibile il problema.
basta, ora ci vado io a dormire se no davvero quando Ada si sveglia piango!!
A domani belle mamme!!!
Mah, non aspettarti grandi illuminazioni... La cosa più interessante è che invita a tenere una specie di diario di bordo di tutte le attività e dei tempi relativi servendosi di una griglia dove annotare, per esempio, l'intensità della luce o dei rumori dei vari ambienti dove queste si svolgono. Può essere interessante scoprire certe ricorrenze tra le abitudini, ma non aspettarti un vero e proprio metodo.alce ha scritto:l'ho ordinato "fate la nanna senza lacrime" e ho letto la hogg una settimana fa, a parte che non mi è piaciuta ma con Ada non funziona... lo faccio sempre, quando si strofina gli occhi, sbadiglia ecc... ci sdraiamo... che sia in quel momento, dopo o prima, non cambia. ma il "fate la nanna senza lacrime" com'è????
Ti comprendo appieno.
Ho passato un periodo con Arianna, verso i 6 mesi mi sembra, in cui ogni volta che doveva addormentarsi DOVEVA fare il suo piantino disperato, per poi crollare.
A me stringeva il cuore, ma non c'era nulla da fare.
Se cercavo di anticipare il momento del "crollo", non si addormentava perché non aveva abbastanza sonno. Ma raggiunto il momento della stanchezza terribile, doveva come sfogarsi con un piccolo pianto e poi crollava finalmente tranquilla con il suo ciuccio e un po' di coccole sulla testina.
Non voleva stare in braccio, non voleva me vicino, non voleva niente. Doveva come utilizzare le ultime energie, e poi lasciarsi andare.
Non so dirti neanche quando sia passata, ma un po' alla volta, tanto che non ci pensavo neanche più, e mi è tornato in mente solo a rileggerti.
Ora addirittura si addormenta da sola, giocando nel lettino, si butta giù, e poi con calma chiude gli occhi e dopo poco la sento addirittura che russa.
Stalle vicino, ma non credo ci sia molto altro che tu possa fare, se non accompagnarla. Passerà :nani:
Ho passato un periodo con Arianna, verso i 6 mesi mi sembra, in cui ogni volta che doveva addormentarsi DOVEVA fare il suo piantino disperato, per poi crollare.
A me stringeva il cuore, ma non c'era nulla da fare.
Se cercavo di anticipare il momento del "crollo", non si addormentava perché non aveva abbastanza sonno. Ma raggiunto il momento della stanchezza terribile, doveva come sfogarsi con un piccolo pianto e poi crollava finalmente tranquilla con il suo ciuccio e un po' di coccole sulla testina.
Non voleva stare in braccio, non voleva me vicino, non voleva niente. Doveva come utilizzare le ultime energie, e poi lasciarsi andare.
Non so dirti neanche quando sia passata, ma un po' alla volta, tanto che non ci pensavo neanche più, e mi è tornato in mente solo a rileggerti.
Ora addirittura si addormenta da sola, giocando nel lettino, si butta giù, e poi con calma chiude gli occhi e dopo poco la sento addirittura che russa.
Stalle vicino, ma non credo ci sia molto altro che tu possa fare, se non accompagnarla. Passerà :nani: