Pare in realtà sia esattamente il contrario.JESSY75 ha scritto:e quindi, se invece di fare 50mila passaggi semplifichiamo le cose quando notiamo che il bimbo è pronto, non rischiamo che in futuro sviluppi più facilmente allergie alimentari di un altro bimbo che usa i tempi che dicono i pediatri?perchè a me era stato detto questo!
L'unico motivo per cui può aver senso l'introduzione graduale è che almeno si va a colpo sicuro in caso di reazioni allergiche.
Ma calcolato che quasi tutte le allergie sono dovute a UOVO LATTE E FRUTTA SECCA (e il latte si da dopo l'anno) ha senso fare attenzione principalmente a questi tre alimenti specifici e nulla più.
In Israele l'allergia alle arachidi è poco diffusa mentre in America molto, in Israele farine contenenti arachidi vengono usate prestissimo negli stati uniti si danno dopo i 3 anni.
Parliamo di bambini sani naturalmente, se ci sono dermatiti in atto determinati alimenti vanno evitati perchè alzono i livelli di istamine ma qui si parla di una dieta prescritta veramente.
Se ci pensi bene se realmente introdurre prima o dopo gli alimenti cambiasse molto le cose i bimbi di alcuni pediatri dovrebbero stare peggio degli altri cosa che non si verifica.
I sostenitori (sempre pediatri) dell'autosvezzamento consigliano di dare di tutto lasciando scegliere il bambino dalla tavola del genitore.
In pratica la nostra società ha svezzato per un bel periodo a 3 mesi (periodo in cui effettivamente sbagliare qualcosa è pericoloso perchè l'intestino non è pronto) poi ha posticipato mantenendo gli stessi schemi validi a 3 mesi.
Ma un bambino di 6 mesi è molto diverso da uno di tre.