Esperienze, li lasciamo provare a farle?

[Paola]

Faccio un esempio: Silvia ha la testa dura come il marmo.
Lei se non prova non crede. .

Io parto da qui.
Intanto i bambini fino all'età di 8/9 anni non hanno proprio idea di cosa sia causa/effetto (avevo letto da qualche parte ma sicuramente sono imprecisa che a loro mancano proprio delle sinapsi o neurotrasmettitori, insmma una componente del cervello che gli faccia capire il nostro: attento perché altrimenti ti succede questo o quello) se lo fanno o non lo fanno è proprio questione di "testa dura", ossia una bambino più accondiscendente o che ha paura del genitore rinuncia, uno più temerario e non intimorito da chi gli fa l'appunto si lascia andare.

Generalmente nella coppia la madre è per natura più protettiva ed è sempre stato il compito del padre aiutare il figlio ad affrontare il pericolo, il padre è anche generalmente più sprovveduto (visto che sta meno ore) e quindi risulta più temerario.

Le nonne sono per definizione (fede non solo la tua, anche la mia) più paurose anche perché sono cresciute in un'infanzia con meno pericoli. Mia madre mi minaccia anche: se gli succede qualcosa ti ammazzo! ahhahahah
Però non credo sia lei a rendere insicuro Jacopo è per sua natura un bambino che ha bisogno di elaborare prima di lanciarsi, non è un temerario, pondera abbastanza bene i pericoli è solo moooooooooooooooolto troooooooooppo protettivo nei confronti della sorella e lì so già che farà più danni della nonna che lei ha di sicuro la "testa dura" e nemmeno lo sbattere la testa, per ora, la frena!

[Cosetta]

perfettamente d'accordo nel lasciarli provare, nella teoria
nella pratica spesso devo mordermi la lingua (e me la mordo 9 volte su 10)

alessio è ancora + convinto di me e finchè non vede sangue copioso manco ci pensa ad alzare il culo dalla sedia.

il risultato è che daniele è pieno di lividi ovunque, croste e graffi a profusione,
ho paura che se si facesse male sul serio e mi toccasse portarlo al p.s. sicuramente mi farebbero un interrogatorio per sospetta violenza su minore.

Spesso manco me lo dice dove si fa male, l'altra settimana gli ho trovato un livido gigantesco sulla coscia, vicino all'inguine, ha dovuto pensarci un bel po' prima di ricordarsi come se l'era fatto (e quando me l'ha detto vista la posizione m'è preso un colpo). Era con mia sorella, l'ho chiamata e chiesto conferma, mi ha confermato l'accaduto ma ha detto che non si era accorta che si fosse fatto veramente male visto che non ha fatto un fiato, s'è tirato su e amen

ecco, questo anche Irene (un mesetto fa aveva un livido enorme sulla schiena e non sapeva nemmeno come l'aveva fatto) nonostante io sia una ansiosa più della media!
(Lei però è più piagnona.)
Ma fin da piccola eh, ricordo una volta, aveva intorno all'anno ma anche meno forse, che guardandola mi son detta "cavolo, ha due lividi e un bernoccolo in faccia tutti ben visibili, chi la vede potrebbe pensare che è una bimba maltrattata" ah ah ah

e così è sempre rimasta, infatti io sono convinta che la mia paura talvolta eccessiva sia dovuta a questo suo carattere spericolato e disattento.
(ieri giocava al parco giochi, dopo un po' l'abbiamo vista che le stava calando l'attenzione, probabilmente perché stanca ma non capisce che ogni tanto deve fermarsi un po', se è troppo stanca... infatti è salita su una struttura su cui era già salita 3-4 volte senza problemi e ha perso la presa sbattendo di pancia, è andata anche bene ma a quel punto l'abbiamo fermata... sembra di non lasciarle libertà ma se lei non capisce a che punto fermarsi, non possiamo mica lasciarla ammazzarsi!

Con Damiano, pur seguendolo, sono più rilassata perché lui ha un altro modo di fare, si muove in modo più prudente ed è più abile.

Insomma tanto dipende anche dal bimbo.