E' servito anche col discorso finestra, tanto che se ne ricorda ancora adesso, della famigerata caduta dalla libreria.
Se mi affaccio alla finestra per chiudere le persiane, mi redarguisce a dovere:
"Ehhh noooo, mamma, è pelicoloso, si cacca di shotto!"
aiutatemi, come farle perdere questa "abitudine"
da noi il discorsi finestra non si pone, abbiamo le protezioni per i gatti.Lupina ha scritto:E' servito anche col discorso finestra, tanto che se ne ricorda ancora adesso, della famigerata caduta dalla libreria.
Se mi affaccio alla finestra per chiudere le persiane, mi redarguisce a dovere:
"Ehhh noooo, mamma, è pelicoloso, si cacca di shotto!"
Di la anche visto che lele 2 mesi fa è riuscita a volare di sotto (senza nessun danno per fortuna)
Non e' questione di cattiveria ma di logica per me... il messaggio che io capirei e' roba divertente = mamma mi mena (per evitare che si faccia male, glielo spiego facendole male.... mah)sony_melody ha scritto:Forse sono cattiva, ma una sberletta sul culetto io l'ho data in questi casi.
tanto vale aspettare che cada da sola, quanto meno non c'e' l'umiliazione e il collegamento causa effetto e' assicurato.
Sculacciare non serve mai, secondo me.koana ha scritto:per lei è un gioco, le piace che la prendo al volo, per i morsi faccio finta che piango, le faccio vedere che mi ha fatto male e lei piange. per il lancio ho provato asculacciarla ma solo una volta ha pianto le altre ride, spesso la rimprovero e ci rimane male ma puntualmente lo rifà
Non penso che chi lo faccia sia una bestia eh, solo che fa una cosa che puo' essere tranquillamente evitata usando altri metodi, come il parlare, l'abbraccio contenitivo, un piccolo castigo, ecc.
Certo che SBAM e via, e' piu' facile, se la mamma e' stanca e non c'ha palle amen, lo capisco, pero' che non mi si venga a dire che *serve*.
Questo sinceramente è il "metodo" che mi aggrada di più :cisssss:Lupina ha scritto:Premetto che sono una mamma "cattiva", ma molto efficace. Se siete mamme sensibili, fermatevi e non leggete oltre.
Il Nano a 18 mesi faceva lo stesso, si arrampicava sulla libreria e si lanciava a terra pretendendo che lo prendessi al volo.
Un bel giorno l'ho lasciato aggrappato al terzo scaffale per venti minuti, spiegandogli che non avevo la benchè minima intenzione di acchiapparlo al volo e di tirarlo giù. Si è messo a piangere, minacciando di buttarsi.
"Tu buttati, ma sappi che sotto c'è il pavimento, e la mamma non ti prende."
Si è buttato, si è fatto male e non l'ha più fatto.
E ora, chiamate pure i servizi sociali.
Mi sembra che tendenzialmente seguo abbastanza questa logica di mio, quindi mi sa che va a finire che, se non cambio... Arianna si prenderà un po' di botte per conto suo :red: