aiutatemi a capire i TT
aiutatemi a capire i TT
... ohi ohi forse ci siamo.....
diciamo che frigna per qualunque cosa... vuole una cosa non gliela dò, parte la sirena... insomma si vede che sono capricci, frustrazioni...
ma ora amiche mie ho bisogno di voi...
aiutatemi a capire cosa fare... in parte ignoro e continuo sulla mia linea del no che deve essere no... in parte cercherò di essere meno "severa"... ma non vorrei fargli capire che può fare quello che vuole, cioè mettere dei paletti, proverò di mio ad essere un po' elastica....
ma come fare per canalizzare la sua frustrazione? lo distraggo ma dopo due secondi si ricorda di quello che voleva prima....
come li avete affrontati sti maledetti TT?
grazie
diciamo che frigna per qualunque cosa... vuole una cosa non gliela dò, parte la sirena... insomma si vede che sono capricci, frustrazioni...
ma ora amiche mie ho bisogno di voi...
aiutatemi a capire cosa fare... in parte ignoro e continuo sulla mia linea del no che deve essere no... in parte cercherò di essere meno "severa"... ma non vorrei fargli capire che può fare quello che vuole, cioè mettere dei paletti, proverò di mio ad essere un po' elastica....
ma come fare per canalizzare la sua frustrazione? lo distraggo ma dopo due secondi si ricorda di quello che voleva prima....
come li avete affrontati sti maledetti TT?
grazie
ahhh che domandona da un miliardo!!!!! ti piacerebbe avere la soluzio eh?!??!
beh non ce l'ho :red:
scherzi a parte, credo che l'unica arma efficace sia la pazienza: non perdere le staffe di fronte alle intemperanze.
Mantenere pochi NO ma decisi (di solito legati alle cose pericolose).
Dare tanti tanti abbracci, spiegare con calma che capisci che lui è arrabbiato ma che in quel momento una certa cosa non si può/è pericolosa. Funzionano spesso gli abbracci contenitivi: stretti stretti da cui cercano di divincolarsi ma piano piano senti che allentano la tensione. Io lo faccio ancora con Dodi che è molto irritabile e sopporta a fatica la frustrazione.
"Vuoi metterti a gridare per strada e rotolarti per terra in piazza? io di certo non cedo, attendo che finisci per darti un forte abbraccio."
"urli perchè vuoi scendere dal carrello al supermercato? non mi smuovo anche se tutti ci guardano. Prima faccio la spesa poi ti lascio correre 5 minuti a tuo piacimento fra gli scaffali"
... queste le prime cose che mi sono venute in mente ...
beh non ce l'ho :red:
scherzi a parte, credo che l'unica arma efficace sia la pazienza: non perdere le staffe di fronte alle intemperanze.
Mantenere pochi NO ma decisi (di solito legati alle cose pericolose).
Dare tanti tanti abbracci, spiegare con calma che capisci che lui è arrabbiato ma che in quel momento una certa cosa non si può/è pericolosa. Funzionano spesso gli abbracci contenitivi: stretti stretti da cui cercano di divincolarsi ma piano piano senti che allentano la tensione. Io lo faccio ancora con Dodi che è molto irritabile e sopporta a fatica la frustrazione.
"Vuoi metterti a gridare per strada e rotolarti per terra in piazza? io di certo non cedo, attendo che finisci per darti un forte abbraccio."
"urli perchè vuoi scendere dal carrello al supermercato? non mi smuovo anche se tutti ci guardano. Prima faccio la spesa poi ti lascio correre 5 minuti a tuo piacimento fra gli scaffali"
... queste le prime cose che mi sono venute in mente ...
Ale...ci sto ancora lavorando...ancora non ho capito come fare...vado a "tentativi"
cercando di essere fermissima su poche cose che non transigo e magari "elastica" su cose più banali...ma..
preparati i tappi per le orecchie...
come dice Patty comunque un buon modo per evitare crisi pesanti è parlargli tanto e spiegargli le cose, proporre alternative in modo che anche lui capisca che non è il caso di piangere...e lo premio magari con una caramella quando è bravo e fa felice la mamma..ora preferisce le caramelle e spesso fa il bravo... he he he
cercando di essere fermissima su poche cose che non transigo e magari "elastica" su cose più banali...ma..
preparati i tappi per le orecchie...
come dice Patty comunque un buon modo per evitare crisi pesanti è parlargli tanto e spiegargli le cose, proporre alternative in modo che anche lui capisca che non è il caso di piangere...e lo premio magari con una caramella quando è bravo e fa felice la mamma..ora preferisce le caramelle e spesso fa il bravo... he he he
io lo so che ora mi direte che ci devo ancora passare, ma a me sto nome Terrible two mi sta proprio sulle balle. i due anni sono un periodo evolutivo in cui il bambino impara a costruire una propria individualità iniziano a dire: mio, no e imparando a gestire le frustrazioni. Questo lo fa ovviamente nella palestra più sicura: il rapporto con i genitori. Trovo che questo nome sia terroristico per i genitori e non sottolinei questo: è una fase evolutiva, forse se i genitori riuscissero a concentrarsi di più su questo, non si spaventerebbero e riuscirebbero ad essere più fermi e pazienti.
eccheccacchio (scusate eh)
p.s.: genny ovviamente la mia è una indignazione generica...scommetto che il nome glielo hanno dato gli americani...che danno anche farmaci ai bambini e ogni anno si inventano una psicopatologia nuova per i bimbi...fanculo (ariscusate)
eccheccacchio (scusate eh)
p.s.: genny ovviamente la mia è una indignazione generica...scommetto che il nome glielo hanno dato gli americani...che danno anche farmaci ai bambini e ogni anno si inventano una psicopatologia nuova per i bimbi...fanculo (ariscusate)
quoto tutto! e aggiungo, prova a fare dei compromessi. fagli capire sempre la differenza tra quello che vuoi tu e quello che lui chiede e abitualo a trovare una soluzione che stia bene ad entrambi. so che sembra assurdo con bambini così piccoli, ma ti assicuro che si può e funziona anche. certo ci vuol tempo e tanto esercizio, ma ora mia figlia lo fa di sua sponte, senza nemmeno che sia io a proporlo
Silvi, concordo.
E' per questo che la mia strategia educativa va in questa direzione di apparente accondiscendenza. In realtà, a due anni sono in grado perfettamente di argomentare un desiderio. Non mi importa se sembro la classica madre lassista, io vedo che lui si sforza di spiegare il perchè di un suo bisogno, e che tutti i bambini più o meno ascoltati sono in grado di farlo. Uno schema bisogno-argomentazione-feedback genitoriale è uno schema ideale, per diventare un adulto consapevole ed in grado di mediare.
Almeno a me piace che sia così.
E' per questo che la mia strategia educativa va in questa direzione di apparente accondiscendenza. In realtà, a due anni sono in grado perfettamente di argomentare un desiderio. Non mi importa se sembro la classica madre lassista, io vedo che lui si sforza di spiegare il perchè di un suo bisogno, e che tutti i bambini più o meno ascoltati sono in grado di farlo. Uno schema bisogno-argomentazione-feedback genitoriale è uno schema ideale, per diventare un adulto consapevole ed in grado di mediare.
Almeno a me piace che sia così.