la notte non dorme

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
angelory

Messaggio da angelory » ven gen 09, 2009 9:42 pm

Monica1970 ha scritto:Ma poi dava anche delle indicazioni per riappropriarsi del "vivere sociale" o lasciava che ciascuno decidesse da solo la sua strada? cioè mi spiego, secondo Crepet ci sono dei principi cardine cui attenersi per evitare che si verifichino queste tragedie?
...diciamo che non ti imponeva nulla...ma certo ti faceva pensare....poi ognono credo ne uscisse dalla serata con qualcosa in più (sempre si ha qualcosa da imparare), era interessante sopratutto mettersi a confronto con gli altri genitori
...non penso che nemmeno lui abbia la bacchetta magica...


Monica1970

Messaggio da Monica1970 » ven gen 09, 2009 9:45 pm

Ah, non lo penso neanch'io di lui ne di nessuno per la verità.
Avatar utente
lenina
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 33486
Iscritto il: dom feb 24, 2008 6:43 pm
Contatta:

Messaggio da lenina » ven gen 09, 2009 10:38 pm

io credo che per ogni fase ci sia il suo momento.
e non sono certo le eccessive attenzioni nei primi anni di vita che creano adulti problematici.

La maggioranza dei "coslippatori" grandi che conosco sono bambini che hanno iniziato a dormirci tardi con i genitori.

E che i bimbi lasciati soli siano più sicuri di se per l'esperienza che ho non è così vero, visto che ho un cugino allevato con metodi assolutamente rigidi ed è un bimbo insicuro, e che senza lucina non dormirebbe mai.

I miei quando avevo quasi 4 anni mi hanno portata in un mobilificio a guardare delle camerette.

Parlavano fra loro e dicevano che le camere erano belle ma che tanto io dormivo nel lettino in camera loro o con loro quindi non serviva.

Ho scelto il letto e sono stata in trepidazione finchè non è arrivato.

Poi sono andata nella "mia" camera senza dubbi perchè io ero grande.

comunque la loro vita sessuale non ne aveva risentito molto visto che mia mamma era già incinta.

Non sono insicura non sono viziata e non sono mai stata capricciosa.

Mio fratello con educazione (fino ai 13 anni) quasi identica è insicuro viziato ed egoista.

Credo siano altre che il far piangere o meno il bambino le cose che influiscono sulla sua crescita, e che la maggioranza non dipendano strettamente dall'educazione.

Se non faccio piangere mio figlio non è solo per mio comodo (anche se effettivamente visto che prende il seno di notte dovrei alzarmi troppo spesso) è semplicemente perchè ritengo che sia innaturale e che un neonato finchè non si rende conto di essere un essere umano e non una cagnolino o un gattino vada assecondato nei suoi istinti e fra i suoi istinti c'è quello che lo spinge a stare vicino alla sua mamma.

Non è una scelta comoda.

Perchè sarebbe stato anche comodo decidere che dai 4 mesi il latte di mamma di notte non serviva più, e lasciarlo piangere, qualche sera di sofferenza per un mesi e mesi in più di nottate senza risvegli.

Perchè allattare nel letto sarà comodo ma comunque ti svegli comunque ti svegli meno riposata ecc...è una scelta consapevole con dei vantaggi e degli svantaggi per il genitore, dire che la si fa solo per comodo è veramente riduttivo.

Riguardo il discorso dispositivi elettronici io in camera da letto toglierei anche la radiosveglia, e la sostituirei con una sveglia analogia se France accettasse non è solo questione di onde radio (che comunque preferisco almeno di notte ridurre al minimo)
Avatar utente
Alessia M.
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 7233
Iscritto il: gio gen 17, 2008 4:27 pm

Messaggio da Alessia M. » ven gen 09, 2009 11:01 pm

Dire che il cosleeping, soprattutto i primi giorni/mesi, sia una scelta di comodo lo trovo assurdo.

Io sono tornata a casa dalla clinica dopo una settimana in cui avevo dormito si è no 6 ore e l'unica cosa che volevo fare era buttarmi a letto e dormire per un mese, invece Adele non era del mio stesso parere.

Lei era appena uscita dalla pancia della mamma, era appena approdata in un ambiente nuovo (la sua casa) ed improvvisamente le era venuto amancare il TUM! TUM! TUM! del mio cuore che era stato sostituito da trilioni di rumori e voci nuove.

Lei aveva bisogno di sicurezza, di coccole, di odore di mamma e dormiva solo accucciata su di me; dopo due notti in cui non abbiamo chiuso occhio pensando a chissà quali dolori avesse abbiamo capito che nel lettone con noi si sentiva sicura e dormiva... lei dormiva!!

Io ci ho messo un po' a riposare con lei vicina, ad allattarla senza rendermene conto e senza provare dolore...

Adesso Adele si addormenta da sola nel suo lettino e transita nel nostro alla prima poppata notturna, se ha sonno me lo fa capire e vuole essere messa a letto, con il ciuccio, senza musichine troppo forti, senza troppe luci e senza gente intorno...

Magari a 3 anni me la ritroverò ancora nel mio letto, ma non credo che ciò dipenderà da un'abitudine attuale piuttosto da probabili bisogni di certezze future dovute alla ricerca di un nuovo equilibrio...
Rispondi