Co-sleeping 2.0

[Rie]

Questa non me l'aspettavo.
Da una decina di giorni abbiamo tolto la sbarra al lettino di Federico. Ma da una settimana si sta verificando uno strano fenomeno.
Mettevamo in conto, forse, di dover prestare più attenzione alla porta della nostra camera da letto, onde non trovarci accanto il pargolo intruso nel momento meno opportuno, ma quasi sorridevamo all'idea che la conquista della Libertà lo riportasse ai piaceri del cosleeping (Fede fino all'anno di età ha dormito con noi).

Invece...

Federico non è interessato al lettone.
Ormai sono diversi giorni che, zitto zitto, quatto quatto, è altrove che rivolge i suoi bisogni di calore, tenerezza e compagnia.

Noi ci svegliamo, coppia solitaria quanto piacerebbe ad Estevill e Federico è... nel lettino di Alessandro.

Dormono abbracciati.
Alle mie obiezioni sulla comodità di tale soluzione, Alessandro, per solito un ometto indipendente, uno che ha sempre dormito da solo di sua volontà, rivendica: "Ma mamma, a me piace molto se viene Federico!".
Ogni tanto Fede l'ha disturbato, svegliandolo.
Gioie e dolori del ginocchio sulla costola, toccano a genitori e fratelli in equa misura, a quanto pare...
L'ho fatto presente ad Alex.
Risposta: "Poverino non l'ha mica fatto apposta!".

Conclusione: in famiglia siamo tutti sostenitori del condiviso, adesso
Mi sento disorientata, eppure così intenerita...
Ancora emerge in me la figlia unica, e l'idea del posto vuoto nel MIO lettino, che ho voluto vedere (sin troppo?) occupato nella generazione dei miei cuccioli.

[Nat]

nooooooooo che belli!
mi hai fatto tornare in mente quando dormivo abbracciata a mio fratello
fagli una foto se riesci
sarà bello per loro quando saranno grandi...

[manuelina]

Madda, a parte che questa immagine fraterna è semplicemente squisita e che io, un'altra figlia unica per 18 anni, non so nemmeno cosa voglia dire, ti chiedo: tu davvero da figlia unica hai patito il dormire da sola?

io l'ho sempre sentito come un grandissimi privilegio, libera di fare quello che volevo, senza essere osservata da nessuna, senza l'obbligo di parlare con qualcuno prima di dormire...cioè, da piccola non l'ho mai vissuta come una mancanza

e infatti quando vi sento parlare del co-sleeping mi interrogo su quale sarà il mio/nostro atteggiamento. non mi esprimo ora perchè so che parlerei senza cognizione di causa, però sono curiosa di sapere se l'essere stata per lo più figlia unica (e lo è anche il mio ragazzo) può avere un'influenza in merito o no

[mammamatty]

Che dolci i tuoi bimbi!! Ha ragione nat, fagli una foto ,pensa che tenerezza quando da grandi la rivedranno .

[marika]

Ma che belli!!!!! Ogni tanto, quando prima di coricarmi vado a rimboccare i cuccioli, mi chino sul letto di Teresa e rimango un attimo sgomenta percè...non c'è! E poi la vedo, accucciata AI PIEDI di suo fratello...

[Rie]

Madda, a parte che questa immagine fraterna è semplicemente squisita e che io, un'altra figlia unica per 18 anni, non so nemmeno cosa voglia dire, ti chiedo: tu davvero da figlia unica hai patito il dormire da sola?

Parlo per me.
Senza pretese di generalizzare, perché tutti i figli unici (e tutti i fratelli, quando a questo) sono diversi.
Fino a 14 anni, ovvero quando essere figli unici significa essere i soli a cui vengono rotte le palle, e se ne scorgono con chiarezza gli svantaggi, ero felice di essere figlia unica.
Ero una bambina con interessi molto "adulti", nessuna propensione a fare la "mammina", piacere nell'essere accudita in maniera esclusiva, non a caso non ho MAI chiesto ai miei genitori un fratello. Con i senno di poi aggiungo: per fortuna, perché mia madre aveva motivi medici per non potermelo dare.

Da grande, però, mi sentivo come se mi mancasse qualcosa.
Non sapevo cosa.
Un vuoto che non si riesce neanche a capire, perché... non hai provato il Pieno.
Due mie cugine, fra loro sorelle, a me molto care, erano legatissime.
Una VAGA idea di cosa fosse il pieno l'avevo da loro.
Confusamente, mi sono detta: quel pieno voglio provare a darlo ai miei futuri figli.
Almeno un tentativo, una possibilità (non sono così cieca da credere che TUTTI i fratelli siano felici di essere tali).

Perciò, manuelina, per rispondere alle tue domande:
- NON ho patito il dormire da sola;
- Non penso che la condizione di figlia unica abbia influito. Il cosleeping mi è... venuto naturale mooolto dopo la vaga sensazione di quel Vuoto! Conta che mentre ero incinta pensavo a tracy hogg, altro che Solange! Ma quando ho avuto i miei bimbi con me, ho sentito che DOVEVA essere così.
Nel rispetto della loro individualità.
Infatti Alex non l'ha apprezzato (con noi... con il fratello pare di sì ahaha!), e nel lettone è stato molto di rado.


Nat... ho paura di "flasharli" nottetempo, ma farò presente a Gianluca, il fotografo di famiglia!

[manuelina]

Da grande, però, mi sentivo come se mi mancasse qualcosa.
Non sapevo cosa.
Un vuoto che non si riesce neanche a capire, perché... non hai provato il Pieno.
Due mie cugine, fra loro sorelle, a me molto care, erano legatissime.
Una VAGA idea di cosa fosse il pieno l'avevo da loro.
Confusamente, mi sono detta: quel pieno voglio provare a darlo ai miei futuri figli.

ah sì sì sì! anche io sapevo che mi mancava qualcosa, solo che ero stronza e a mia madre (che era senza tube e con solo mezza ovaia) chiedevo cmq il fratello! ma rigorosamente in altra stanza!

ma invece ti dico che adesso alla suonata età di quasi 30 anni, quando il mio ragazzo è in trasferta e le mie sorelle undicenni vengono a dormire da me, ce ne stiamo avvinghiate quasi tuta la notte e...che caldo in quel lettone!!

[Teresa]

tutti i fratelli abbracciati mi commuovono, pero' tu lo sai, l'abbraccio dei tuoi, e' un abbraccio che ha un energia in piu'..

Aspetto fra loro la piccola Rie.