BALBUZIE & BAMBINI: come intervenire?
BALBUZIE & BAMBINI: come intervenire?
Uno dei tanti problemi che le mamme si apprestano ad affrontare coi loro figli è legato al linguaggio. Spesso infatti capita che raggiunta una certa età il propio figlio cominci a presentare disturbi nel linuaggio, che si manifestano poi spesso con la balbuzie.
Queste fasi sono il più delle volte di passaggio, dunque non c'è molto da preoccuparsi, ma talvolta potrebbero degenerare in un problema più persistente, e molto dipende dal modo in cui i genitori reagiscono di fronte a queste manifestazioni.
E' dunque bene sapere come comportarsi in determinati casi, ed a tal proposito vi invito alla lettura di un articolo che parla proprio di questo: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/10/mio-figlio-balbetta-cosa-faccio.html
Queste fasi sono il più delle volte di passaggio, dunque non c'è molto da preoccuparsi, ma talvolta potrebbero degenerare in un problema più persistente, e molto dipende dal modo in cui i genitori reagiscono di fronte a queste manifestazioni.
E' dunque bene sapere come comportarsi in determinati casi, ed a tal proposito vi invito alla lettura di un articolo che parla proprio di questo: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/10/mio-figlio-balbetta-cosa-faccio.html
Perdonami Fede, hai ragione, sono partito in quarta :vergogna:
Mi sono iscritto perchè cercando informazioni sulla balbuzie (come faccio da anni) ho trovato diversi post all'interno del vostro forum che fanno riferimento a questo problema.
Sapere come intervenire di fronte ad un figlio che presenta i primi sintomi di una balbuzie è fondamentale. Reazioni sbagliate possono infatti comportare nel tempo una cronicizzazione del problema.
Colgo l'occasione per salutare tutto il forum :happy:
Mi sono iscritto perchè cercando informazioni sulla balbuzie (come faccio da anni) ho trovato diversi post all'interno del vostro forum che fanno riferimento a questo problema.
Sapere come intervenire di fronte ad un figlio che presenta i primi sintomi di una balbuzie è fondamentale. Reazioni sbagliate possono infatti comportare nel tempo una cronicizzazione del problema.
Colgo l'occasione per salutare tutto il forum :happy:
Non so se fra di voi ci sia qualche mamma che abbia dovuto affrontare il problema del "bilinguismo".
Capita spesso che per svariate ragioni ci si debba trasferire in un altro paese (mi riferisco in particolare al caso di questa signora: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/10/mio-figlio-balbetta-cosa-faccio.html?showComment=1227996300000#c6615246557592205353
Per i bambini dover affrontare una nuova lingua può rappresentare un problema che, nel caso in cui ci fossero già problemi legati al linguaggio, potrebbe incidere ancora di più.
A tal proposito vi invito alla lettura di un articolo che affronta proprio il tema del bilinguismo: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/11/bimbi-bilingue-pi-inclini-alla-balbuzie.html
Capita spesso che per svariate ragioni ci si debba trasferire in un altro paese (mi riferisco in particolare al caso di questa signora: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/10/mio-figlio-balbetta-cosa-faccio.html?showComment=1227996300000#c6615246557592205353
Per i bambini dover affrontare una nuova lingua può rappresentare un problema che, nel caso in cui ci fossero già problemi legati al linguaggio, potrebbe incidere ancora di più.
A tal proposito vi invito alla lettura di un articolo che affronta proprio il tema del bilinguismo: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/11/bimbi-bilingue-pi-inclini-alla-balbuzie.html
Astrovic ha scritto:Non so se fra di voi ci sia qualche mamma che abbia dovuto affrontare il problema del "bilinguismo".
Capita spesso che per svariate ragioni ci si debba trasferire in un altro paese (mi riferisco in particolare al caso di questa signora: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/ ... 7592205353
Per i bambini dover affrontare una nuova lingua può rappresentare un problema che, nel caso in cui ci fossero già problemi legati al linguaggio, potrebbe incidere ancora di più.
A tal proposito vi invito alla lettura di un articolo che affronta proprio il tema del bilinguismo: http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/ ... buzie.html
Mio figlio é bilingue, cresciuto bilingue dalla nascita, dopo 4 anni di soggiorno all'estero, ora che siamo di nuovo a casa, abita anche nel territorio bilingue, quindi é molto facilitato nell'apprendimento, perché il bilinguismo non lo trova solo in casa, ma é quotidiano anche in ogni ambiente esterno.
Avrei voluto leggere il collegamento che hai inserito ma non funziona.
Si, abbiamo modificato il sito, adesso quei due link li trovi qui:
http://www.balbuzie-news.it/2008/10/mio-figlio-balbetta-cosa-faccio.html
http://www.balbuzie-news.it/2008/11/bimbi-bilingue-piu-inclini-alla-balbuzie.html
C'è anche un forum molto attivo nel quale potrà ricevere tutte le informazioni necessarie direttamente dal prof Enzo Galazzo :happy:
http://www.balbuzie-news.it/2008/10/mio-figlio-balbetta-cosa-faccio.html
http://www.balbuzie-news.it/2008/11/bimbi-bilingue-piu-inclini-alla-balbuzie.html
C'è anche un forum molto attivo nel quale potrà ricevere tutte le informazioni necessarie direttamente dal prof Enzo Galazzo :happy:
Grazie.
Certo peró che non credo che quello studio inglese trovi conferma qui nel mio territorio dove tanti bambini crescono bilingui.
Samuel per esempio, ogni tanto si incanta su qualche parola, ma questo é dato
dalla prorompenza con cui vorrebbe raccontare qualche cosa.
Ma poi i bimbi cresciuti bilingui alle elementari giá sono padronissimi delle due lingue.
I bimbi che invece imparano la seconda lingua solo a partire dalla scuola (da noi il bilinguismo é un obbligo) fanno leggermente piú fatica, ma niente di che.
Credo che vivere in un ambiente bilingue e imparare la seconda lingua giá ad una tenera etá sia un grande vantaggio che raramente porta di queste complicazioni.
Forse la difficoltá nasce di piú se si affronta lo studio ad una etá un pochino piú avviata.
Leggevo un articolo su Focus, diverso tempo fa, in cui veniva spiegato come venisse immagazzinata una seconda lingua nel cervello, se appresa fin dalla nascita. Praticamente finisce al pari della lingua principale e quindi il pensiero é in origine bilingue e spontaneo.
Dopo i 5 anni, se non ricordo male, viene invece appresa come SECONDA lingua appunto e quindi quando ci si esprime, il cervello deve tradurre dalla lingua principale.
Forse quindi é proprio in questi casi, che le balbuzie sono piú frequenti.
Certo peró che non credo che quello studio inglese trovi conferma qui nel mio territorio dove tanti bambini crescono bilingui.
Samuel per esempio, ogni tanto si incanta su qualche parola, ma questo é dato
dalla prorompenza con cui vorrebbe raccontare qualche cosa.
Ma poi i bimbi cresciuti bilingui alle elementari giá sono padronissimi delle due lingue.
I bimbi che invece imparano la seconda lingua solo a partire dalla scuola (da noi il bilinguismo é un obbligo) fanno leggermente piú fatica, ma niente di che.
Credo che vivere in un ambiente bilingue e imparare la seconda lingua giá ad una tenera etá sia un grande vantaggio che raramente porta di queste complicazioni.
Forse la difficoltá nasce di piú se si affronta lo studio ad una etá un pochino piú avviata.
Leggevo un articolo su Focus, diverso tempo fa, in cui veniva spiegato come venisse immagazzinata una seconda lingua nel cervello, se appresa fin dalla nascita. Praticamente finisce al pari della lingua principale e quindi il pensiero é in origine bilingue e spontaneo.
Dopo i 5 anni, se non ricordo male, viene invece appresa come SECONDA lingua appunto e quindi quando ci si esprime, il cervello deve tradurre dalla lingua principale.
Forse quindi é proprio in questi casi, che le balbuzie sono piú frequenti.
Si, ma infatti il bilinguismo in sè difficilmente è causa di balbuzie. Però può influire nel caso in cui ci sia una certa predisposizione alla balbuzie, può dunque essere un fattore che contribuisce alla permanenza del problema.
La balbuzie si alimenta di tante cose, dunque non parliamo di causa, ma di cause che nel loro insieme portano a svilupparla in modo differente da soggetto in soggetto.
La balbuzie si alimenta di tante cose, dunque non parliamo di causa, ma di cause che nel loro insieme portano a svilupparla in modo differente da soggetto in soggetto.