Siamo in una fase critica.
Cecio è sempre stato un bimbo sensibile , molto suscettibile , uno di quelli da prendere con le pinze e a cui preparare mentalmente ogni volta una tabella di marcia delle giornate , per una maggiore serenità comune.
Ultimamente , tutto ciò è inutile: ogni "deviazione di percorso" , ogni contrarietà ,ogni imprevisto che ci si para davanti , è una scenata garantita , o perlomeno un pianto semi-disperato. Talvolta più gestibile , con fermezza e dolcezza genitoriale , talvolta letteralmente spiazzante , da non contenere , da lasciarlo urlare e piangere vicino a noi finchè non si calma da solo: in quei momenti è inutile parlare , arrabbiarsi , provare a consolarlo ed abbracciarlo , tant'è che quando ha gli exploit più grossi , io e Max facciamo gli "gnorri" evitando anche il contatto visivo.
Sto provando a contestualizzare l'inizio di queste scenate ,e penso che sia in concomitanza con l'inizio della scuola e l'ingresso di tanti nuovi bimbi piccoli , di cui alcuni particolarmente attratti dalla dolcezza di Stefano e quindi appresso a lui nei momenti di crisi : in questo periodo di fatti è ricomparso il suo gesto di consolazione per antonomasia , lo sfioramento di labbro superiore.
Pensate anche voi che sia una fase che rientrerà? Ci stiamo comportando abbastanza bene ? Mi fate anche solo pat-pat sulle spalle?
gestione delle emozioni
Guarda, l'arrivo di tanti piccoli urlanti è stato destabilizzante anche per Francesco, che se l'anno scorso aveva acquisito autonomia e indipendenza all'asilo, quest'anno ha ricominciato a piangere come se fosse il primo anno, e lo fa a volte tutt'ora.
Credo che tu e Max vi stiate comportando nel modo migliore, sono anch'io dell'idea che in certe occasioni è meglio lasciarli sfogare, dando però loro un margine di ritirata onorevole!
Credo che tu e Max vi stiate comportando nel modo migliore, sono anch'io dell'idea che in certe occasioni è meglio lasciarli sfogare, dando però loro un margine di ritirata onorevole!