Il figlio riflessivo e quello cinestetico.I figli etichettati

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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kia
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Messaggio da kia » gio ago 28, 2008 2:37 pm

probabilmente i secondi crescono un po' più selvaggi, nel senso che non solo devono e vogliono star dietro al più grande ma, gioco forza, le attenzioni della mamma sono divise e non concentrate tutte su un solo bambino. e questo, aggiungerei, non è un male. Anzi. Poi comunque ci sono le cosiddette eccezioni che confermano la regola. Mia sorella, primogenita, una peste bubbonica. Io, di tre anni più giovane, me ne stavo ore seduta sul tappeto con un tappino di sughero in mano a guardarlo e rimirarlo.
E non sognatevi di fare battute del tipo "che non eri normale l'avevamo già capito....!", chiaro?


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Rie
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Messaggio da Rie » ven ago 29, 2008 1:12 pm

Paola M. ha scritto:dopo che ha visto Carla ahhahaha ho dovuto comprare il libro e ho scoperto che c'è anche quello per le materne.
A questo livello intellettuali temo non lo saranno mai ahahaha!

Non demonizzo le etichette. Le trovo un'umana tendenza a riassumere per sommi capi la complessità di un carattere. Non credo che mi abbiano mai influenzata nel modo di pormi. Ad esempio anche se Alex è un ometto d'azione e Fede è il lettore di famiglia (a ruoli invertiti tra primogenito e secondogenito, a quanto vedo) non disdegno di proporre ad Alex i libri, per il solo piacere di sentirmi opporre il rifiuto... Si sa mai che prima o poi cambi idea!

A volte mi capita di pensare che la maggior facilità nella gestione di Alex dipendesse dalle attenzioni esclusive che potevo dedicargli. Con Fede si finisce nel letale circolo vizioso: faccio casino - la mamma non reagisce in maniera adeguata - faccio ancora più casino - la mamma si inviperisce. Con un unico figlio la reazione adeguata è più facile, perché si è concentrate solo su di lui, e si ferma il circolo vizioso prima che sia troppo tardi.

Noto con piacere come Lavinia, un tempo pervicace nel negare la santità di Ruggero, nel contrasto si accorga della rarità del carattere di quel bambino rispetto alla norma ahahah!
Bacio, Lav!
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Daria
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Messaggio da Daria » ven ago 29, 2008 2:03 pm

che culo Lav, almeno uno e' riflessivo: io che ho fatto bingo con due iperattivi che devo fare?
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » ven ago 29, 2008 5:44 pm

cara lavinia, uno psicologo cognitivista ti direbbe che categorizzare è un processo inevitabile:tramite la creazione di categorie l'essere umano conosce il mondo, lo ordina e lo semplifica. Tutto il reale, nella nostra mente, è inscritto in una o più categorie che ci aiutano anche ad attivare i comportamenti più adeguati al caso. Inoltre l'assenza di giudizio categoriale oltre ad essere impossibile sarebbe anche pericolosa perchè non ci si orienterebbe più negli elementi che ci circondano e con le persone con cui ci relazioniamo.

Il pericolo sorge quando queste categorie sono usate in modo poco elastico e pregiudiziale: non si conosce una realtà ma la si etichetta per economia mentale e per far diminuire l'ansia nei suoi confronti. E' questa la culla del pregiudizio (giudizio dato a priori) e della discriminazione sociale, che possono realizzarsi anche nei confronti di un figlio.

Mi sembra normale che, conoscendo giorno dopo giorno chiunque (figli compresi) ci si faccia un idea della persona che abbiamo di fronte, anche un idea precisa se vuoi, conoscendola a fondo. Ciò che non si dovrebbe fare è agire in modo rigido e ripetitivo, guidati non tanto dalla realtà della persona, ma dall'idea che abbiamo di lei e dalla categiria o categirie in cui l'abbiamo inserita nella nostra mente.

La flessibilità relazionale, unita al fatto di evitare il più possibile pregiudizi, aiutano a non discriminare ed offrire opportunità alle persone, figli compresi.

Perchè le persone possono cambiare, soprattutto se sono ancora in fase evolutiva. Ed un po' cambiano anche in base alle aspettative che nutriamo nei loro confronti.
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laste
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Messaggio da laste » ven ago 29, 2008 10:23 pm

quanto ti amo quando parli....(ma anche quando non parli sai)
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » ven ago 29, 2008 10:29 pm

lavinia ha scritto:quanto ti amo quando parli....(ma anche quando non parli sai)

(purtroppo parlo quasi sempre, accidenti a me):nani:
Luvetta

Messaggio da Luvetta » ven ago 29, 2008 10:58 pm

Entro a gamba tesa. Ho letto il post iniziale oggi, e poi ho dovuto chiudere tutto perchè ero in ufficio. Però ci ho riflettuto.
Tanto che,stasera, alla solita bizza serale di David, l'ho trattato come avrei fatto con Gabriel: niente isolamento in camera, ma tante parole e contatto fisico finchè non si fosse calmato.
Risultato? 25 minuti di urla nei timpani, isteria crescente fino a sfiorare il vomito, qualche sberlone (di David a me), nessun accenno a calmarsi.

Gli ho rimesso l'etichetta :cisssss:
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » ven ago 29, 2008 11:07 pm

Luvetta ha scritto:Entro a gamba tesa. Ho letto il post iniziale oggi, e poi ho dovuto chiudere tutto perchè ero in ufficio. Però ci ho riflettuto.
Tanto che,stasera, alla solita bizza serale di David, l'ho trattato come avrei fatto con Gabriel: niente isolamento in camera, ma tante parole e contatto fisico finchè non si fosse calmato.
Risultato? 25 minuti di urla nei timpani, isteria crescente fino a sfiorare il vomito, qualche sberlone (di David a me), nessun accenno a calmarsi.

Gli ho rimesso l'etichetta :cisssss:
questo significa non avere pregiudizi :ok:
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