Mammiferi e allattamento

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Mammiferi e allattamento

Messaggio da lenina » sab ago 02, 2008 4:29 pm

Consiglio questo testo sull'allattamento è lungo ma ne vale la pena
http://www.vocidibimbi.it/Mondobimbo/Ap ... miferi.htm

Riporto la parte a mio parere più interessante
Le nutrici distanziate, come risulta implicito dal nome assegnato loro, alimentano i piccoli a intervalli più o meno distanziati tra loro, e il loro latte ha un alto contenuto in termini sia di proteine che di grassi; inoltre i loro piccoli succhiano il latte velocemente. Invece le nutrici continue, le trasportatrici come le madri dei primati, di marsupiali e di certe specie di pipistrelli, al pari anche delle specie seguaci, quali pecore e capre, allattano i loro piccoli più o meno continuamente, il loro latte è a basso contenuto di grassi e proteine; i loro piccoli succhiano lentamente. E, in questo quadro, dove si collocano gli umani ? Con un contenuto di grassi del 4,2 % e un contenuto di proteine dello 0.9 %, il nostro latte ci colloca chiaramente nella categoria delle nutrici continue. Questo collima piuttosto bene con quanto sappiamo dell’accudimento materno nelle poche restanti società di cacciatori-raccoglitori, come i Kung del deserto del Kalahari, o i Papua della Nuova Guinea, le cui madri portano con sé i loro piccoli (appoggiati su un fianco o sospesi con una imbragatura) e li nutrono piuttosto frequentemente (durante il giorno anche ogni quarto d’ora e durante la notte almeno una volta, finchè non hanno tre anni).
Ciò spiegherebbe alcune idiosincrasie riscontrabili nel comportamento del bambino moderno, quali il fatto che il suo pianto viene acquietato con un movimento ondulatorio dal ritmo di circa 60 cicli al minuto, corrispondenti alla velocità di una donna che cammini lentamente, cercando forse il cibo, e che trasporti il figlio sull’anca.
Oppure il fatto che il bambino d’oggi è rumoroso, in netto contrasto con il silenzio in cui stanno quasi tutti i piccoli di primate. Il piagnisteo lamentoso che noi oggi ci aspettiamo come una caratteristica normale dell’infante, può darsi che non abbia fatto sempre parte del suo modello di comportamento. I bambini che sono in costante contatto di pelle con la madre, di rado diventano così affamati da mettersi a piangere per aver da mangiare. In questo caso, cioè, la madre è in grado di capire i segnali di fame al loro primo apparire –movimenti, gorgoglii, irrequietudine – e quindi porta la seno il piccolo prima che lui arrivi al punto di piangere.

Un esito, poi, della trasformazione del bambino da poppante che può assumere il latte al bisogno a poppante distanziato, potrebbe essere il disturbo colitico. Se si prendono alcune scimmie Rhesus e le si nutrono manualmente con poppate previste ogni due ore, esse vomitano ed eruttano frequentemente, cosa che non succederebbe alle scimmie Rhesus allattate dalle madri senza tempi stabiliti. Ha osservato Blurton Jones: “forse il fatto che i bambini vomitano o rigurgitano frequentemente è il risultato della nostra insistenza a che imparino presto ad assumere il cibo con cadenze ogni quattro ore invece che secondo un intervallo fra il quarto d’ora e le due ore, come sarebbe suggerito dai dati comparativi sulla composizione del latte”.


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Messaggio da lenina » sab ago 02, 2008 4:39 pm

e anche questa parte qua
Può darsi che le madri umane, all’inizio, siano state nutrici continue, e poi, col tempo, e sempre più nelle società occidentali, siano diventate nutrici distanziate sotto tutti gli aspetti, eccetto quello della composizione del latte. Il fatto che le componenti del latte non siano mutate col mutare del comportamento materno non deve sorprenderci, poiché la civilizzazione, come ha osservato un biologo, è fenomeno troppo recente perché abbia potuto incidere in modo apprezzabile sul sistema genetico dell’uomo. Gli umani hanno trascorso circa il 98 % della loro esistenza a condurre la vita nomade dei cacciatori-raccoglitori per cui i loro geni sono ancora in gran parte quelli dei cacciatori-raccoglitori.
Nessuno sa esattamente quando sia avvenuto il passaggio dalla nutrizione continua a quella distanziata, ma è probabile che essa abbia seguito di pari passo la formazione degli insediamenti agricoli stanziali e delle abitazioni permanenti. Né si conoscono tutti gli effetti che tale cambiamento può aver avuto. Ciò che possiamo dedurre è che vi sia stato un influsso importante sul distanziamento nelle nascite e sulla crescita della popolazione, poiché il frequente allattamento al seno pare conduca a una inibizione della ovulazione per la durata dell’allattamento, e quindi a un contenimento delle occasioni procreative. (Il distanziamento delle nascite e la crescita della popolazione vennero anche direttamente influenzate dalla costituzione degli insediamenti permanenti, poiché le donne, non dovendo più portarsi dietro i bambini fino ai quattro anni circa d’età mentre andavano alla ricerca di cibo, non avevano più bisogno a questo punto di limitare le gravidanze.).
Resta tuttavia materia di discussione se tale passaggio, da uno stretto e costante contatto con la madre a periodi di ore trascorse da solo su un’amaca o in una culla, abbia influito sullo sviluppo e sulla psiche dell’uomo. Può darsi che abbia comportato soltanto le coliche nel bambino. Ma chissà, potrebbe anche essere all’origine del senso d’angoscia dell’uomo moderno. La prossima volta che sentiamo un bambino che piange, pensiamo un momento
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Messaggio da Cosetta » sab ago 02, 2008 4:42 pm

Ah ah se ti leggono le oppositrici della "tettasempredifuori" gli piglia un coccolone!!!
Shhhh per carità, diciamogli che è normale che i bambini facciano pause lunghe anche se allattati a richiesta (che poi in molti casi è vero dai, fra un po' di veglia e un po' di nanna dopo la poppata, alle 2-3 ore ci arrivano)
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Messaggio da lenina » sab ago 02, 2008 4:50 pm

Cos73 ha scritto:Ah ah se ti leggono le oppositrici della "tettasempredifuori" gli piglia un coccolone!!!
Shhhh per carità, diciamogli che è normale che i bambini facciano pause lunghe anche se allattati a richiesta (che poi in molti casi è vero dai, fra un po' di veglia e un po' di nanna dopo la poppata, alle 2-3 ore ci arrivano)
ma se fossero in braccio?

ci arriverebbero con il profumo di mamma vicino?
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Messaggio da Cosetta » sab ago 02, 2008 5:52 pm

appunto quelle mica li tengono in braccio!
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Messaggio da lenina » dom ago 03, 2008 7:58 am

Ripensavo a questo testo e mi chiedevo se può essere anche il motivo per cui molte donne già nel passato non riuscivano ad allattare e ricorrevano a sorelle di latte (balie le ricche) o lacche di mucca o di capra.

Cioè i numeri di mancati allattamenti erano estremamente minori rispetto adesso, è possibile che anche se per la maggioranza delle donne i distaccamenti non creano grossi problemi per alcune li creino.

Perchè come non è cambiato il latte non è cambiato il modo di produrlo.

E pur non essendo possibile l'alto numero di allattamenti mancati che continua a esserci è possibile che una parte di questi siano effettivamente legati al fatto che il tipo di vita che facciamo non ci permette proprio di avere il bimbo sempre vicino (soprattutto se si rientra a lavorare permessi allattamento o meno)
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Messaggio da Paola » dom ago 03, 2008 6:42 pm

lenina ha scritto:ma se fossero in braccio?

ci arriverebbero con il profumo di mamma vicino?
Il tutto è comunque da inquadrarsi anche nella predisposizione del bambino, prima di avere Maddalena pensavo che Jacopo dormisse tranquillo perché dormiva con me tutta notte perché ciucciava a richiesta (e che richiesta).

Con Maddalena ho dovuto ricredermi, lei non vuole starmi appiccicata tutto il giorno, non prende il seno a offerta ma lo chiede a richiesta, ha una ciucciata velocissima, niente poppate più lunghe di 5 minuti, finite le quali niente coccole, niente ciucciaggi a vuoto ma desidera essere posata.

Con Jacopo l'estate fu un tetta fuori continuo, complice il mare e lo stare in costume per lui fu l'apoteosi della tetta, per lei invece lo stare più insieme, lo stare ignude (cosa che anche nei primissimi mesi spesso avveniva) non comporta un ciucciaggio continuo.

lapo mangiava ogni ora per mezz'ora, in perfetto stile nutrice continua, lei mi chiede la tetta ogni 4/5 ore e la notte l'ha quasi sempre saltata.
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Messaggio da lenina » dom ago 03, 2008 7:57 pm

però probabilmente a livello strettamente biologico è lei che è "strana" (sottolineo le virgolette).

Nel senso che nel caso di un ipotetica vita in natura probabilmente tu potredti più facilmente allontanarti da lei e lei avrebbe meno possibilità di soppravvivenza.

chiaramente è un discorso biologico stretto non applicabile alla vita moderna.
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