aiuto ...si sveglia la notte ...un consiglio vi prego!

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Vavi
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Messaggio da Vavi » lun apr 21, 2008 1:58 pm

Noi ora stiamo in una situazione assurda invece, abbiamo detto a Sara che ora e' grande e deve dormire nel suo lettino e dopo una settimana che e' stata bravissima ha ricevuto come premio il monopattino delle winx.
Ma al Manu manca la piccola nel lettone e come fiata di notte lui la prende e la riporta nel lettone, e lei la mattina e' disperata perche' si accorge di non essere piu' nel suo lettino e ha paura che il monopattino scompaia hahahaahh
Insomma non so come dire al papa' che si deve rassegnare che siamo soli ora hahahaha


chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » lun apr 21, 2008 2:00 pm

vavi ha scritto:Noi ora stiamo in una situazione assurda invece, abbiamo detto a Sara che ora e' grande e deve dormire nel suo lettino e dopo una settimana che e' stata bravissima ha ricevuto come premio il monopattino delle winx.
Ma al Manu manca la piccola nel lettone e come fiata di notte lui la prende e la riporta nel lettone, e lei la mattina e' disperata perche' si accorge di non essere piu' nel suo lettino e ha paura che il monopattino scompaia hahahaahh
Insomma non so come dire al papa' che si deve rassegnare che siamo soli ora hahahaha
prometti al Manu che se non piglia sara la notte gli comprerai il monopattino di superman! :eek:
chico

Messaggio da chico » lun apr 21, 2008 10:34 pm

Paola M. ha scritto:Immaginiamoci un bambino che sta per lasciare lo stato di veglia per addentrarsi nello stato del sonno che è un po' come morire, non lo può fare accanto alla sua mamma, (però la mamma adulta e vaccinata lo può fare accanto a papà)

se questo bambino si sveglia di notte deve trovare per forza un oggetto transizionale, il lenzuolo, un peluche ecc... che gli dia sicurezza, invece la mamma, che è la mamma allunga il piede e trova papà.

ma il peggio è quando chiama, alla prima volta risponde qualcuno, alle sconda tarda ad arrivare, alla terza non sti sentono, mentre la mamma quando ha paura esige che le si riponda prima di subito.

e per questa cosa varrebbe la pena di piangere? chico, credimi, hai sofferto tanto per qualcosa che poteva essere evitato, e questo non vuol dire per forza lettone, vuol dire semplicemente trovare una soluzione che accontenti un poì tutti.
Scusami, non è per aprir polemica, ma cosa vuol dire che noi mamme vaccinate possiamo addormentarci accanto a papà e se ci svegliamo di notte allunghiamo il piede e lo troviamo lì? Non siamo certo passate dal lettone dei geniitori al lettone matrimoniale! Personalmente non ho mai dormito con i miei ma l'ho sempre fatto benissimo nel mio letto ad una piazza. E' normale che ad un certo punto tutti impariamo a dormire da soli ma non vedo cosa ci sia di male a stimolare questa abitudine. Ripeto ancora che non sto appoggiando il metodo di Estvill ma quando sento di bambini che si addormentano solo se portati in macchina e che poi si risvegliano quando li si mette nel letto mi viene da chiedermi se non sia un problema di abitudine. L'oggetto transizionale è qualcosa che fa parte della normalità, per come la penso aiuta ad appoggiarsi alle proprie forze. Non sto dicendo che non dobbiamo soccorrere i nostri bambini, infatti ho capito che Estvill è troppo duro, ma non credo neanche che bisogna assecondare tutte le richieste dei bambini. Allora cosa facciamo se non vogliono lasciarci per andare all'asilo, smettiamo di lavorare e li teniamo attaccati alla nostra gonna perchè dobbiamo assecondare le loro esigenze? Ci ho messo una settimana in più del previsto ad inserire mio figlio al nido ma anche in quel caso ho resistito ai suoi pianti ascoltandolo fuori dalla porta, ed ora si alza al mattino dicendo tutto contento IO BIMBI. E va a letto la sera dopo essersi alzato dal divano per spegnere la tele da solo dicendo IO NANNA.
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Solange
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Messaggio da Solange » lun apr 21, 2008 10:47 pm

Ciao Chico, l'oggetto transizionale per me non e' "normale" e non aiuta il bambino ad appoggiarsi alle proprie forze. La forza di un bambino non si misura nella sua capacita' di fare a meno della mamma o dalla sua "bravura" a dormire nel letto da solo. La forza di un bambino sta soprattutto negli incoraggiamenti che ha ricevuto.
Piu' un bambino viene rassicurato e i suoi bisogni vengono anticipati e piu' sentira' di potersi fidare e lasciare quella mano che amorevolmente lo sorregge e lo guida.
Questo non significa accontentare tutte le sue richieste; questo significa accontentare i suoi bisogni.
Il mio grano di sale, da una non mamma che comunque non crede che l'oggetto transizionale sia la normalita' e che insieme al suo compagno si illumina tutta quando sente la parola co-sleeping.
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Messaggio da Cosetta » lun apr 21, 2008 11:09 pm

chico ha scritto:
Paola M. ha scritto:Immaginiamoci un bambino che sta per lasciare lo stato di veglia per addentrarsi nello stato del sonno che è un po' come morire, non lo può fare accanto alla sua mamma, (però la mamma adulta e vaccinata lo può fare accanto a papà)

se questo bambino si sveglia di notte deve trovare per forza un oggetto transizionale, il lenzuolo, un peluche ecc... che gli dia sicurezza, invece la mamma, che è la mamma allunga il piede e trova papà.

ma il peggio è quando chiama, alla prima volta risponde qualcuno, alle sconda tarda ad arrivare, alla terza non sti sentono, mentre la mamma quando ha paura esige che le si riponda prima di subito.

e per questa cosa varrebbe la pena di piangere? chico, credimi, hai sofferto tanto per qualcosa che poteva essere evitato, e questo non vuol dire per forza lettone, vuol dire semplicemente trovare una soluzione che accontenti un poì tutti.
Scusami, non è per aprir polemica, ma cosa vuol dire che noi mamme vaccinate possiamo addormentarci accanto a papà e se ci svegliamo di notte allunghiamo il piede e lo troviamo lì? Non siamo certo passate dal lettone dei geniitori al lettone matrimoniale! Personalmente non ho mai dormito con i miei ma l'ho sempre fatto benissimo nel mio letto ad una piazza. E' normale che ad un certo punto tutti impariamo a dormire da soli ma non vedo cosa ci sia di male a stimolare questa abitudine. Ripeto ancora che non sto appoggiando il metodo di Estvill ma quando sento di bambini che si addormentano solo se portati in macchina e che poi si risvegliano quando li si mette nel letto mi viene da chiedermi se non sia un problema di abitudine. L'oggetto transizionale è qualcosa che fa parte della normalità, per come la penso aiuta ad appoggiarsi alle proprie forze. Non sto dicendo che non dobbiamo soccorrere i nostri bambini, infatti ho capito che Estvill è troppo duro, ma non credo neanche che bisogna assecondare tutte le richieste dei bambini. Allora cosa facciamo se non vogliono lasciarci per andare all'asilo, smettiamo di lavorare e li teniamo attaccati alla nostra gonna perchè dobbiamo assecondare le loro esigenze? Ci ho messo una settimana in più del previsto ad inserire mio figlio al nido ma anche in quel caso ho resistito ai suoi pianti ascoltandolo fuori dalla porta, ed ora si alza al mattino dicendo tutto contento IO BIMBI. E va a letto la sera dopo essersi alzato dal divano per spegnere la tele da solo dicendo IO NANNA.
Il problema è:
vale la pena di "stimolarli" in modo traumatico (quindi forzarli) ad acquisire cose che acquisiranno comunque, prima o dopo?
Sarebbe come pretendere che un neonato mangi con forchetta e coltello, perchè "si deve abituare", perchè prima o poi dovrà imparare. Certo, non ne ha fisicamente le capacità, ma se per quello nemmeno di dormire tutta la notte, perchè il sonno è diverso nei bambini. Tant'è che gran parte dei problemi del sonno si risolvono spontaneamente intorno ai 3 anni, quando il sonno diventa più simile a quello adulto.

Tuo figlio spegne la tele e dice io nanna, la mia alla sua età... boh, ha cambiato varie modalità, ma a 2 e mezzo mi pare che si addormentava accanto a me nel lettone e poi la mettevamo nel lettino. Ma cosa cambia? è davvero così importante? se adesso è lei che vuole andare nel suo letto?
ci si arriva comunque, non servono i pianti, non servono!
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Messaggio da Paola » lun apr 21, 2008 11:20 pm

chico ha scritto:
E' normale che ad un certo punto tutti impariamo a dormire da soli ma non vedo cosa ci sia di male a stimolare questa abitudine.
Appunto perché è normale che AD UN CERTO PUNTO tutti lo si faccia, non vedo perché pianegre noi e piangere loro, ognuno ha i suoi tempi perché forzarli? tu parli di STIMOLARE, la stimolazione per sua definizione attende risposte positive per proseguire
allo step successivo, sennò ci si ferma.
Fermo restando che il dormire da soli sia bello ed auspicabile.
chico ha scritto:Ripeto ancora che non sto appoggiando il metodo di Estvill ma quando sento di bambini che si addormentano solo se portati in macchina e che poi si risvegliano quando li si mette nel letto mi viene da chiedermi se non sia un problema di abitudine.
questo non c'entra col sonno condiviso che è un'abitudine in uso in moltissimi paesi (dove per altro non esiste la sids, e dovremmo rifletterci)
chico ha scritto:L'oggetto transizionale è qualcosa che fa parte della normalità,
no. è un surrogato della normalità, la normalità è la madre, cfr primati.


chico ha scritto:per come la penso aiuta ad appoggiarsi alle proprie forze.
un neonato, un bambino dovrebbe appoggiarsi alle proprie forze?
chico ha scritto:Allora cosa facciamo se non vogliono lasciarci per andare all'asilo, smettiamo di lavorare e li teniamo attaccati alla nostra gonna perchè dobbiamo assecondare le loro esigenze?
Fermo restando che anche in età da materna, figuriamoci da asilo, l'ideale per il bambino sarebbe quello di rimanere con la madre, su questo concordano quasi tutti gli psicologi, per varie esigenze non si fa ( ed io sono la prima, non sto giudicando chi lavora, lo faccio anch'io ben sapendo che non è l'ideale per i miei figli), direi che in generale, ove possibile, sia meglio assecondare le loro di esigenze che le nostre.

chico ha scritto:Ci ho messo una settimana in più del previsto ad inserire mio figlio al nido ma anche in quel caso ho resistito ai suoi pianti ascoltandolo fuori dalla porta, ed ora si alza al mattino dicendo tutto contento IO BIMBI. E va a letto la sera dopo essersi alzato dal divano per spegnere la tele da solo dicendo IO NANNA.
Mio figlio invece esprime il suo dissenso quando non vuole andare a scuola, mi spiega il perché (è anche più grande del tuo, ha quattro anni e mezzo ma ha iniziato prestissimo a parlare), mi dice perché è triste e che gli manco e anch'io gli dico che per me è uguale, ma a scuola ci deve andare lo stesso, idem per la nanna, se non ha voglia di andare a dormire da solo mi spiega perché non se la sente, di cosa ha paura, perché mi vuole vicino, e quanto gli manchi. Ha imparato che per me era più importante che verbalizzasse il suo sentimento normale di paura piuttosto che ricacciarlo nei meandri offrendomi su un piatto d'argento una serenità imparata.

Io ripeto, credo che ognuna si trovi il SUO equilibrio e quello sia corretto per se stessa e per la sua famiglia, nessun metodo va bene se non è adattato al proprio vissuto, ciò non toglie che dobbiamo avere ben chiaro cosa farebbe la natura se non ci fosse la nostra educazione a manovrarla, cosa istintivamente sarebbe più congeniale ad un neonato piuttosto che ad un genitore.
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Messaggio da lenina » mar apr 22, 2008 9:26 am

Mia nonna ha iniziato a insegnare a usare il vasino ai suoi figli a 6 mesi.

Gli faceva la peretta e poi li metteva sopra il vasino in modo che associassero.

E così facevano le altre mamme, era considerato normale "se no non imparano".

Ma vabè non c'erano i pannolini

Ora non si fa più quello ma si insegna a dormire...

Insegnare a dormire?????Insegnare a stare soli?????? Che senso ha? Forse non imparerebbero lo stesso?

Il gioco preferito di Lorenzo al momento è la mia faccia...e ne sono felice...mi sentirei triste se un pupazzo mi sostituisse...avrà tempo do essere indipendente lo sarà per tutta la sua vita.

Ora voglio essere IO il suo oggetto transizionale, voglio che sappia che io ci sono sempre

Perchè fare qualcosa che fa stare male me e lui in nome di un indipendenza che acquisirà da solo.

Come si può credere che i problemi di un bimbo siano causati dall'affetto?

Perchè imboccare un bimbo? mettiamogli il piatto davanti e aspettiamo che mangi...forse alla fine per la disperazione ci tufferà la faccia e qualcosa mangerà no?
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Messaggio da Paola » mar apr 22, 2008 10:01 am

Per di più dobbiamo tenere conto, oltre che alla tanto amata EDUCAZIONE (che poi vorrebbe dire tirare fuori dei comportamenti, non cacciarli dentro a forza) anche dei progressi di scienza e medicina.

Gli psicologi son sono fatti delle teorie sui bambini, gli psichiatri pure, i pedagogisti anche per non parlare dei pediatri.
Tutto questo in America diverso dalla Cina, in India diverso dall'Africa, In Europa diverso dall'Australia, però noi pretendiamo intanto di annullare la nostra tradizione e cultura (che vuole il sonno condiviso), poi la nostra natura (che vuole il sonno condiviso) per una EDUCAZIONE di stampo puritano che viene dall'America e dall'Inghilterra e ci spiega che i bambini sono tutti uguali, piccoli robot che hanno delle curve di crescita identiche, degli sviluppi emotivi identici, che sudiati in laboratorio come cavie rispondono agli stessi stimoli, che ben presto devo essere AUTONOMI.
Dimenticandoci che sono mammiferi.

ma non ci si chiede perché il cosleeping sia praticato dal 90% delle popolazioni e, fino al secolo scorso, era molto diffusa anche da noi?


Fortunatamente, dopo anni di questo diktat culturale (figlio degli anni '70 dove anche il latte materno era inutile) e dove i pediatri e pedagogisti che invitavano a guardare alle esigenze dei bambini erano chiamati "libertari" quasi in tono dispregiativo, forse si sta rispescando un po' nei meandri della nostra tradizione e cultura e ci si pongono degli interrogativi.

Tant'è che la rivista dei pediatri UPPA che fino 4 anni fa quando nacque Jacopo sosteneva che il sonno condiviso fosse addirittura LETALE ha dovuto abiurare quanto detto.

Io ad esempio sono incazzatissima con le linee guida che vengono fornite negli ospedali per la prevenzione della sids, tra i comportamenti da evitare si mette un generico: non dormire coi genitori.
Poi si scopre che nei paesi dove i bambini dormono coi genitori, la morte in culla NON Esiste,

leggete qua, questo è uno studio statistico, che non pretende di dirci scientificamente (come fanno alcuni sedicenti psicologi), come si debba dormire, ma fa un'indagine seria di quel che succede fra gli animali e nel mondo.

http://www.uppa.it/uppa/article/530
http://www.uppa.it/uppa/article/531

e poi il solito konrad Lorenz che ogni tanto dovremmo rileggere.
http://www.uppa.it/uppa/article/532
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