Quando danno il peggio di sé.
- Superaffaella
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- Iscritto il: ven dic 15, 2006 11:50 pm
Re: Quando danno il peggio di sé.
primo: non vergognarti, non serve a nessuno, tantomeno a leiPandina ha scritto:Io mi vergogno.
:bacio:
secondo
mi dici che l'unica possibilità di socializzazione sono le festine di compleanno
riusciresti a organizzarti per fare uno pomeriggio a settimana o anche due con qualche amichetta? giusto per "ammorbidire" questa ritrosia a stare in compagnia?
è l'unica cosa che mi viene in mente ...
Ho letto tutto e l'unico consiglio che mi viene in mente è:
non trasporre su di lei queste tue aspettative. Lei le sente
molto più forti di quanto tu non possa immaginare. Sente
certamente anche la tua frustrazione, il tuo senso di inadeguatezza.
I bimbi timidi e riservati mi colpiscono sempre (anche perché uno,
grande, me lo sono sposato e uno, piccolo, è proprio esagerato
all'opposto)-rispetto a chi si "butta" per primo hanno quel dono
della ponderatezza, della riflessione, che me li fa sembrare più maturi
e più consapevoli. Non ci vedo necessariamente, o almeno non sempre,
un'insicurezza di fondo. Manifestare il "non mi piace" davanti a chi
invece si diverte potrebbe anche rivelare un tratto individualista,
una piccola ma significativa prova di coraggio.
non trasporre su di lei queste tue aspettative. Lei le sente
molto più forti di quanto tu non possa immaginare. Sente
certamente anche la tua frustrazione, il tuo senso di inadeguatezza.
I bimbi timidi e riservati mi colpiscono sempre (anche perché uno,
grande, me lo sono sposato e uno, piccolo, è proprio esagerato
all'opposto)-rispetto a chi si "butta" per primo hanno quel dono
della ponderatezza, della riflessione, che me li fa sembrare più maturi
e più consapevoli. Non ci vedo necessariamente, o almeno non sempre,
un'insicurezza di fondo. Manifestare il "non mi piace" davanti a chi
invece si diverte potrebbe anche rivelare un tratto individualista,
una piccola ma significativa prova di coraggio.
anche ely faceva così.
andavamo al compleanno dei suoi amichetti, fino alla porta felice e spensierata.
ma appena vede quanta gente cè, quanti bimbi ci sono, ecco che inizia la rogno.
iniziava.
lo scorso anno, a quasi 5 anni siamo stati alla festa di federico, uno dei suoi amici preferiti.
siamo arrivati e sè ritrovata davanti più di 10 bimbi sconosciuti, più tanti adulti.
non ha voluto giocare, ha pianto.
l ho presa e siamo tornati a casa.
e ho detto " tu non vai più ai compleanni".
da quella frase almeno un pò è cambiata.
andavamo al compleanno dei suoi amichetti, fino alla porta felice e spensierata.
ma appena vede quanta gente cè, quanti bimbi ci sono, ecco che inizia la rogno.
iniziava.
lo scorso anno, a quasi 5 anni siamo stati alla festa di federico, uno dei suoi amici preferiti.
siamo arrivati e sè ritrovata davanti più di 10 bimbi sconosciuti, più tanti adulti.
non ha voluto giocare, ha pianto.
l ho presa e siamo tornati a casa.
e ho detto " tu non vai più ai compleanni".
da quella frase almeno un pò è cambiata.
boh Pandi,per me è una fase e il caos comunque infastidisce
anche a me volte..ringhierei a tutti ahahahah
Ma ringrazia che non è cosí uniformata e scattante come un soldatino :bacio:
Pure Jari fa ancora cosí,spesso e volentieri.
Io lo lascio fare,al limite poi la sera si accorge da solo che ha toppato
ed ha perso tempo ad essere incavolato e non si è divertito.
Forse lo responsabilizzo troppo,ma io su certe cose sono duretta,eh.
Ci sbatti il grugno e poi capisci.
Chiaro che all´inizio gli sto vicino,cerco di convincerlo a socializzare etc etc
ma se non vuole deve confrontarsi con il fatto che nell´andare ad una festa
abbiamo fatto una scelta e non sempre puó decidere lui dove andare e cosa
fare e quindi "siamo in ballo...balliamo!".
Il piú delle volte finisce con lo sciogliersi e lasciarsi andare proprio
prima che finiscano le feste.
Quest´anno è molto migliorato,ma a volte parte bene e poi basta una
cavolata per farlo offendere.
Insomma:io gli faccio capire che gli sono vicina e che coprendo il
suo disagio,ma non rinuncio ad andare in un posto perché a lui girano.
Anche fare scelte un po´forzate per la socializzazione servono a crescere.
anche a me volte..ringhierei a tutti ahahahah
Ma ringrazia che non è cosí uniformata e scattante come un soldatino :bacio:
Pure Jari fa ancora cosí,spesso e volentieri.
Io lo lascio fare,al limite poi la sera si accorge da solo che ha toppato
ed ha perso tempo ad essere incavolato e non si è divertito.
Forse lo responsabilizzo troppo,ma io su certe cose sono duretta,eh.
Ci sbatti il grugno e poi capisci.
Chiaro che all´inizio gli sto vicino,cerco di convincerlo a socializzare etc etc
ma se non vuole deve confrontarsi con il fatto che nell´andare ad una festa
abbiamo fatto una scelta e non sempre puó decidere lui dove andare e cosa
fare e quindi "siamo in ballo...balliamo!".
Il piú delle volte finisce con lo sciogliersi e lasciarsi andare proprio
prima che finiscano le feste.
Quest´anno è molto migliorato,ma a volte parte bene e poi basta una
cavolata per farlo offendere.
Insomma:io gli faccio capire che gli sono vicina e che coprendo il
suo disagio,ma non rinuncio ad andare in un posto perché a lui girano.
Anche fare scelte un po´forzate per la socializzazione servono a crescere.
Ragazze, che dire, siete splendide!
Vi ringrazio tanto.
Patrizia, purtroppo per me non è facile riuscire ad organizzare dei momenti con alcune amichette.
Sono sempre sola con due bambine, c'è sempre di mezzo un sonnellino, la casa nuova e mille altre cose.
Sono sempre di corsa anche quando la vado a prendere all'asilo e non riesco a farmi dentro più di tanto che con le altre mamme dell'asilo.
Alice io lo so che è una bimba riservata, meno socievole degli altri, che non la vedrai mai correre in gruppo e divertirsi. Anche all'asilo la maestra mi dice che quando fanno ed fisica e corrono, lei si sposta sempre all'esterno, lontano dal gruppo.
È anche una bambina che ha avuto e un po' ha ancora tante paure.
Ad esempio è ancora molto impacciata a livello motorio. A queste feste forse andrebbe bene se stessimo noi in un angolino e a lei probabilmente basterebbe "vedere" il divertimento degli altri per avere un po' di novità nella sua routine.
Solo che io la gente la saluto, è normale che un amico che non vedo da tanto si chini su di lei e gli chieda "ciao Alice, come stai?" e a me spiace vedere subito che fa quella faccetta irritata e rogna frignettando manco le avessero chiuso un dito nella portiera dell'auto.
Non capisco perché faccia cosi. Perché io non sono così.
E probabilmente per questo faccio fatica a capirla e ad accettare questo suo modo di essere. Io sono solare e sorridente, mi piace chiacchierare, entro senza problemi in confidenza con la gente.
Voglio dire, a me va bene che sia una tipa riservata, però mi chiedo se questo suo modo di fare non le creerà problemi in futuro. Perché ovviamente la mia testa lavora e analizza i problemi prima che si presentino. Tutti bene o male facciamo vita sociale.
Ci sarà la scuola, e tante altre situazioni.
La frase di Ambra io la condivido.
Anche fare scelte un po´forzate per la socializzazione servono a crescere.
Per lo meno le do delle possibilità per analizzare e provare questi stati d'animo. Solo che non vedo mai dei passi avanti.... e questo un po' mi demoralizza.
Oggi ero dai miei con Chiara.
Parlando sono finita col dire che Chiara sarà una persona che saprà vivere bene. È solare, ma non solo. Si fa molte meno pare mentali. S'incazza la momento ma poi una volta superato il problema è serena e felice.
La gioia di vivere.
Alice mi è sempre sembrata una bambina troppo paranoica, troppo poco istintiva come sono i bambini di solito.
Io per lei vorrei solo il meglio, ogni mamma lo vuole per i propri figli.
Io vorrei che fosse felice.
E lo star male in situazioni come queste mi proietta avanti nel tempo e mi fa domandare se saprà vivere nella società.
Poi sicuro che andrà tutto bene, che troverà un suo equilibrio eccetera... però io non riesco a non farmi domande, a non restarci male quando mi rendo conto che a 4 anni lei non è spensierata e non si sa divertire con i bambini come lei.
Si è capito qualcosa?
Vi ringrazio tanto.
Patrizia, purtroppo per me non è facile riuscire ad organizzare dei momenti con alcune amichette.
Sono sempre sola con due bambine, c'è sempre di mezzo un sonnellino, la casa nuova e mille altre cose.
Sono sempre di corsa anche quando la vado a prendere all'asilo e non riesco a farmi dentro più di tanto che con le altre mamme dell'asilo.
Alice io lo so che è una bimba riservata, meno socievole degli altri, che non la vedrai mai correre in gruppo e divertirsi. Anche all'asilo la maestra mi dice che quando fanno ed fisica e corrono, lei si sposta sempre all'esterno, lontano dal gruppo.
È anche una bambina che ha avuto e un po' ha ancora tante paure.
Ad esempio è ancora molto impacciata a livello motorio. A queste feste forse andrebbe bene se stessimo noi in un angolino e a lei probabilmente basterebbe "vedere" il divertimento degli altri per avere un po' di novità nella sua routine.
Solo che io la gente la saluto, è normale che un amico che non vedo da tanto si chini su di lei e gli chieda "ciao Alice, come stai?" e a me spiace vedere subito che fa quella faccetta irritata e rogna frignettando manco le avessero chiuso un dito nella portiera dell'auto.
Non capisco perché faccia cosi. Perché io non sono così.
E probabilmente per questo faccio fatica a capirla e ad accettare questo suo modo di essere. Io sono solare e sorridente, mi piace chiacchierare, entro senza problemi in confidenza con la gente.
Voglio dire, a me va bene che sia una tipa riservata, però mi chiedo se questo suo modo di fare non le creerà problemi in futuro. Perché ovviamente la mia testa lavora e analizza i problemi prima che si presentino. Tutti bene o male facciamo vita sociale.
Ci sarà la scuola, e tante altre situazioni.
La frase di Ambra io la condivido.
Anche fare scelte un po´forzate per la socializzazione servono a crescere.
Per lo meno le do delle possibilità per analizzare e provare questi stati d'animo. Solo che non vedo mai dei passi avanti.... e questo un po' mi demoralizza.
Oggi ero dai miei con Chiara.
Parlando sono finita col dire che Chiara sarà una persona che saprà vivere bene. È solare, ma non solo. Si fa molte meno pare mentali. S'incazza la momento ma poi una volta superato il problema è serena e felice.
La gioia di vivere.
Alice mi è sempre sembrata una bambina troppo paranoica, troppo poco istintiva come sono i bambini di solito.
Io per lei vorrei solo il meglio, ogni mamma lo vuole per i propri figli.
Io vorrei che fosse felice.
E lo star male in situazioni come queste mi proietta avanti nel tempo e mi fa domandare se saprà vivere nella società.
Poi sicuro che andrà tutto bene, che troverà un suo equilibrio eccetera... però io non riesco a non farmi domande, a non restarci male quando mi rendo conto che a 4 anni lei non è spensierata e non si sa divertire con i bambini come lei.
Si è capito qualcosa?