MAMMA ORGOGLIONA ANCHE IO..
MAMMA ORGOGLIONA ANCHE IO..
Non è mia abitudine lodare me, mio marito o i miei figli, anzi, solitamente mantengo profili molto bassi che spesso mi si ritorcono contro perché io stessa mi sminuisco e così anche gli altri credono che io sia solo così.
Però ieri sera…in piscina…io e mio marito abbiamo vissuto attimi di “gloria” abbiamo, tramite nostro figlio, vinto la nostra olimpiade.
Se penso che ad agosto Marco (7 anni) faceva il bagno al mare solo con pinne, maschera e braccioli e non c’era verso che si allontanasse dalla riva per più di due metri…e ciò non era un male, quantomeno per la sicurezza.
In pratica è successo che a settembre l’abbiamo iscritto ad un banalissimo corso monosettimanale di nuoto da incastrarsi con gli allenamenti di calcio e un’ora alla settimana di scuola di circo. Ha fatto tutto il primo trimestre nella vasca con l’acqua bassa poiché era il primo corso ma quando siamo tornati dalle vacanze di Natale la sua insegnante ha passato lui e un altro paio di bambini della mitica corsia 6, la prima con l’acqua alta per iniziare finalmente ad imparare a nuotare. La sera stessa alla fine della lezione Marco mi dice di andare a parlare con “Signore con la maglietta grigia” e io avevo già il cuore in gola perché temevo chissà quale rimprovero per qualche comportamento disperato del bambino.
Invece Andrea (maglietta grigia nonché responsabile della squadra agonistica) mi dice che il bambino ha uno “scivolamento” e un’acquaticità fuori del normale e che lo avrebbe tenuto sott’occhio per vedere se imparava velocemente la respirazione a stile libero, perché il dorso gli viene già bene nonostante non glielo abbia insegnato nessuno.
E arriviamo a ieri sera. Entra in vasca 6 e l’istruttore di quella corsia lo segue personalmente per cinque minuti mentre gli altri bambini giocavano tra loro. Quindi le relative mamme iniziavano a scocciarsi ma iniziano tutte a girarsi verso di noi e fare complimenti a Marco e a come nuotava. Un minuto dopo Marco era in corsia cinque (quella che avrebbe dovuto fare l’anno prossimo). Fa un paio di vasche con l’istruttrice di quella corsia e subito dopo vediamo che esce di nuovo dall’acqua e va nella corsia uno, quella di Andrea …sembrava di essere allo stadio, tutti i genitori che avevano assistito a questa escalation erano sbalorditi e ci facevano mille complimenti!
Dopodiché andiamo a rapporto da Andrea che ci dice che un bambino così è assolutamente futuribile e se ha la testa buona non farà alcuna fatica….boh, se lo dice lui….
Prossimo step è andare a fare l’allenamento con i bambini della sua età sabato pomeriggio per due ore. In contemporanea ci sarebbe la partita di calcio ma Marco ha detto che non gli interessa, vuole provare ad andare in piscina, tra l’altro ci sono due bambini che conosce quindi l’ambiente “gli è amico”.
Vedremo, se son rose fioriranno. Ma almeno una piccola soddisfazione ce la siamo presa anche noi, visto che sembra sempre che siano i figli degli altri ad essere più bravi, più intelligenti, più tutto insomma!
Scusate per questa sciolinatura ma…..si, si, lo so, l’importante è che si divertano. Ovvio sarà lui a scegliere e noi saremo con lui in ogni caso.
BACI
Però ieri sera…in piscina…io e mio marito abbiamo vissuto attimi di “gloria” abbiamo, tramite nostro figlio, vinto la nostra olimpiade.
Se penso che ad agosto Marco (7 anni) faceva il bagno al mare solo con pinne, maschera e braccioli e non c’era verso che si allontanasse dalla riva per più di due metri…e ciò non era un male, quantomeno per la sicurezza.
In pratica è successo che a settembre l’abbiamo iscritto ad un banalissimo corso monosettimanale di nuoto da incastrarsi con gli allenamenti di calcio e un’ora alla settimana di scuola di circo. Ha fatto tutto il primo trimestre nella vasca con l’acqua bassa poiché era il primo corso ma quando siamo tornati dalle vacanze di Natale la sua insegnante ha passato lui e un altro paio di bambini della mitica corsia 6, la prima con l’acqua alta per iniziare finalmente ad imparare a nuotare. La sera stessa alla fine della lezione Marco mi dice di andare a parlare con “Signore con la maglietta grigia” e io avevo già il cuore in gola perché temevo chissà quale rimprovero per qualche comportamento disperato del bambino.
Invece Andrea (maglietta grigia nonché responsabile della squadra agonistica) mi dice che il bambino ha uno “scivolamento” e un’acquaticità fuori del normale e che lo avrebbe tenuto sott’occhio per vedere se imparava velocemente la respirazione a stile libero, perché il dorso gli viene già bene nonostante non glielo abbia insegnato nessuno.
E arriviamo a ieri sera. Entra in vasca 6 e l’istruttore di quella corsia lo segue personalmente per cinque minuti mentre gli altri bambini giocavano tra loro. Quindi le relative mamme iniziavano a scocciarsi ma iniziano tutte a girarsi verso di noi e fare complimenti a Marco e a come nuotava. Un minuto dopo Marco era in corsia cinque (quella che avrebbe dovuto fare l’anno prossimo). Fa un paio di vasche con l’istruttrice di quella corsia e subito dopo vediamo che esce di nuovo dall’acqua e va nella corsia uno, quella di Andrea …sembrava di essere allo stadio, tutti i genitori che avevano assistito a questa escalation erano sbalorditi e ci facevano mille complimenti!
Dopodiché andiamo a rapporto da Andrea che ci dice che un bambino così è assolutamente futuribile e se ha la testa buona non farà alcuna fatica….boh, se lo dice lui….
Prossimo step è andare a fare l’allenamento con i bambini della sua età sabato pomeriggio per due ore. In contemporanea ci sarebbe la partita di calcio ma Marco ha detto che non gli interessa, vuole provare ad andare in piscina, tra l’altro ci sono due bambini che conosce quindi l’ambiente “gli è amico”.
Vedremo, se son rose fioriranno. Ma almeno una piccola soddisfazione ce la siamo presa anche noi, visto che sembra sempre che siano i figli degli altri ad essere più bravi, più intelligenti, più tutto insomma!
Scusate per questa sciolinatura ma…..si, si, lo so, l’importante è che si divertano. Ovvio sarà lui a scegliere e noi saremo con lui in ogni caso.
BACI