papà sei un cojone

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Cosetta
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Messaggio da Cosetta » mer mar 28, 2007 3:45 pm

:ahahaha:
Io qualcuna la piazzo eh, specie del tipo cazzo e vaffanculo.. Luca pure, sempre di questo genere ma insomma non siamo molto sboccati in genere. Mio papà ultimamente è una cosa paurosa, non riesce a dire una frase senza infilarci un Iobestia, Iocane, quel cazzo di..., ecc ecc... e non c'è verso, anche facendogliel notare si vede che si sente più OMO dando "forza" al suo linguaggio in quel modo boh.
Fatto sta che Irene PER FORTUNA non recepisce queste cose, non dice mai niente del genere, solo i primi tempi dell'asilo ne ha tirate fuori alcune, ma raramente,, ad es sto ancora ridendo di quando mi disse "Brutta bischera!"
:D


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MatifraSo
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Messaggio da MatifraSo » mer mar 28, 2007 3:54 pm

Io non ne dico mai... Già non ne dicevo prima che arrivasse Matilde, però qualche cazzo o porcaputtana scappava, adesso proprio più, e mi dà fastidio quando sento quelli che ne sparano a raffica.... Sarà che non sono più abituata!!!

Però un paio di settimane fa stavamo per andare al parco e sento Matilde che dice "cacco, dov'è il mio pallone?". Ora.... spero di aver capito male, che non volesse proprio dire quello... Anche perchè per lei caccolone è il massimo dell'insulto, quindi può essere che volesse dire caccolone. Comunque non l'ha più detto. Ah, e il pallone poi l'ha trovato!!
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Lella
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Messaggio da Lella » mer mar 28, 2007 4:01 pm

:D avrebbe fatto sorridere anche me!

I miei ultimamente eccedono nell'usare la parola CULO, sanno che ci arrabbiamo ma lo ripetono spesso tra di loro, a scuola Andrea ha già imparato cosa vuol dire alzare il dito medio! incredibile come imparano in fretta le cose proibite!
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Paola
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Messaggio da Paola » mer mar 28, 2007 4:02 pm

rufy ha scritto:io mi passo la mano per la coscienza e dico che carla in casa parolacce ne sente,
e sono sempre io la causa, mai gianni.
Per cui quando ne dira' una sara' la buona occasione per incominciare anche io a non dirne piu'
fammi capire savonarola in gonnella, mi sgridi Carla per un caccone (che è anche simpatico) e tu che parole dici???

ahahahha

Noi non ne diciamo (di fronte a lui) e per ora stranamente Lapo ha come parolacce solo quelle attorno alla cacca, cacchina, cacchissima, caccone, caccuzza, cacconcello ecc. però pare che siano l'esito della fase anale o caccale, quindi lascio perdere e ci rido, anche con lui, a meno che capisco che le dica con cattiveria, e mi spiego.

A volte per prendermi in giro fa le rime o ride come un pazzo storpiando il caffé della peppina e dicendo ch ci mette la cacchina o la piscettina, o il pisellino, in tal caso non mi arrabbio.
Invece quando è arrabbiato e urla caccone, allora lo risprendo.

Comunque il peggio per Lapo è dire e sentirsi dire CANAGLIA, piange di brutto per colpa della banda bassotti! ahhaha
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Gabry
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Messaggio da Gabry » mer mar 28, 2007 4:11 pm

non ne diciamo per cui al massimo dice poppiseia che vuol dire porcamiseria che la mia massima espressione di adirazione :ahahaha:
romyeale

Messaggio da romyeale » mer mar 28, 2007 10:29 pm

Io cerco di controllarmi + che posso davanti ad alessia,
spero e prego di nn sentirla mai (anche se ne ho appena postata una nel post di Chiara ahahahah)

però però....
ve ne confesso una, dopo la quale, lo so, mi menerete ahahah

qualche domenica fa, giornata stupenda.
Io ed Ale ci alziamo alle 9,30
lei va a svegliare Ivan alle 10,30 xchè vuole uscire
"Babbo andiamo a far colazione tutti assieme al bar?"
"No.. è troppo presto" risponde lui ancora dormendo... :frusta: :frusta: :frusta:

Alle 11,30, sull'orlo della crisi di nervi le dico "ALessia vai a svegliare il babbo e digli che è uno STRONZO!!! capito?? STROOO-NZOOOO"
E' andata e gliel'ha detto!!! :cisssss:



Potete biasimarmi??? :-(((
Capisco che lui lavora, io no, ed ha diritto di riposare la domenica...
però cazzo mica lavora in miniera!!! Alle 10,30 mi pare un orario più che accettabile x alzarsi e STARE UN PO' CON LA PROPRIA FAMIGLIA, NO??? :frusta:
Athina

Messaggio da Athina » gio mar 29, 2007 10:25 am

rufy ha scritto:credo di essere un po' eccessiva, quindi non sto tirando la morale a nessuno, pero' le parole forti sulla bocca di Carla mi darebbe fastidio sentirle
(anche se sono pronta, perche' so che me le dira' prima o poi!)
ecco, sono cosí anch'io.

ma sono meno pronta a sentirle, nel senso che so che quando andrá all'asilo succederá.... ma non sono per niente contenta.
Anche se é un maschietto, sulla bocca di un fanciullo proprio mi stonano, perché in genere mi stonano anche su un adulto.
Uso la parola stonare, nel senso che secondo me, sarebbe meglio non esistessero le parolacce. Poi, ogni tanto le uso anche io,quando sono arrabbiata.

Anzi, vi racconto un aneddoto per farvi capire che stupidina sono stata.
Andavo alle medie. Tutti i miei compagni di classe dicevano le parolacce.
Io ancora non ero solita dirle. E siccome mi sentivo diversa, anzi, no diversa, sta cosa mi faceva sentire bambina rispetto a loro... mi imposi di dirle anch'io. Ricordo ancora perfettamente che quando le pronunciavo mi davo fastidio da sola, le trovavo innaturali e stonate (su una ragazza poi ancora peggio) ma insistevo. Finché mi abituai e divennero parte del linguaggio comune (ovviamente solo con gli amici).
Ma poi sono tornata a livelli normali, dove mi uscivano solo nei momenti di rabbia. Peró penso che se non mi fossi fatta quella violenza, perché davvero mi sono fatta da sola violenza psicologica, ora non le direi mai e ne sarei piú contenta.

Vabbé, vediamo il lato positivo, piuttosto che spaccare le cose, nei momenti di rabbia, preferisco far uscire un parolone. Tanto si sa che é uan reazione alla sofferenza, una sorta di autoprotezione verso la sofferenza, e non cattiveria. Almeno, chi mi conosce, lo sa.

ah, i paroloni che raramente micapita di usare sono: stronzo, vaffan...
e quando proprio proprio mio marito mi fa perdere la testa un testa di...

ma non sono contenta per niente quando nella debolezza della rabbia li dico. e penso sempre che se ai tempi delle medie non fossi stata cosí stupidina, ora non direi nemmeno quelle, seppur raramente.
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