Novello Icaro, tesoro mio adorato, non sempre le ali ti sorreggono.
E così, di nuovo, sono a preoccuparmi di una visita improvvisa ed imprevista di un'assistente sociale, che ti scopra con il sopracciglio graffiato, la fronte bitorzoluta, il labbruzzo spaccato, il mento violaceo.. e ti tolga alla mia custodia!
Ieri sera, (come l'altro ieri, il giorno prima ancora, e forse anche stasera) verso le ventuno, quando le gambette non sostengono più il peso del tuo sederotto da morsi, delle tue guance enormi, e del tuo pancino rotondo, ecco che riecheggia il tuo grido disperato.
si attiva il PS casalingo. Presto! I pisellini surgelati!
(ho sempre una cospicua scorta di pisellini surgelati in casa. In realtà non ne mangiamo tanti, ma per le contusioni sono una manna: restano freddi a lungo, si modellano alla perfezione sulla parte da raffreddare e dopo che hanno fatto il loro dovere, se proprio non sono caldi, tornano in freezer.. altrimenti in pentola, senza pentimenti.)
Una generosa passata di Ematonil, e staremo a vedere quale arcobaleno dipingerà la tua fronte domattina.
Le lacrime si asciugano, i bernoccoli tramontano, e questi primi, meravigliosi passi hanno un sapore squisito che voglio trattenere ancora un po', tra palato e lingua; prima che me ne accorga, correrai via.
:bacio: