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Inviato: gio mar 22, 2007 12:45 pm
da Paola
Infatti Madda, quando mia mamma m'ha detto che la maestra le aveva parlato di morte in culla, io pensavo avesse capito male, oppure fossero quelle dicerie di paese che non sanno cosa voglia dire, invece mi son dovuta scontrare con questa realtà, e come è mio solito me ne sto andando in giro per il web a cercare di capire.

Inviato: gio mar 22, 2007 12:46 pm
da Gabry
che dolore al cuore

Inviato: gio mar 22, 2007 12:47 pm
da paciulfa
comprensibile la voglia di capire, ma resta il fatto che PER ME sarebbe preferibile non saperle certe cose...

Inviato: gio mar 22, 2007 12:51 pm
da Paola
paciulfa ha scritto:comprensibile la voglia di capire, ma resta il fatto che PER ME sarebbe preferibile non saperle certe cose...
quindi non dovevo parlarne?

Inviato: gio mar 22, 2007 1:03 pm
da paciulfa
non saprei paola. ti dico cio' che vale per me, per altre puo' non essere cosi', quindi no, hai fatto bene a parlarne. poi e' una cosa che ti ha colpita, e hai voluto rendere partecipi anche noi...

poi l'informazione e' sempre informazione.
solo che essendo una cosa cosi' imprevedibile, imprevenibile mi pare anche cosi' inutile sapere... fa solo stare in ansia.

Inviato: gio mar 22, 2007 1:11 pm
da Paola
Io sono una che di mio deve sapere anche le cose imprevedibili e anche quelle ineluttabili, mi spiace se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ho cercato di mettere apposta un titolo chiaro, proprio per evitare che chi non volesse leggere avesse almeno un filtro, ma evidentement non è servito.

comunque navigando mi accorgo che spesso le famiglie rimangono sole in tutto ciò, proprio perché non v'è informazione alcuna, né scambi di esperienze che possano portare a capire se esistono comportamenti "a rischio", così come è stato per la SIDS.

Inviato: gio mar 22, 2007 1:12 pm
da Bibi
loffin ha scritto: né scambi di esperienze che possano portare a capire se esistono comportamenti "a rischio", così come è stato per la SIDS.
Questo sarebbe importantissimo..

Inviato: gio mar 22, 2007 1:16 pm
da Paola
Bibi ha scritto:
loffin ha scritto: né scambi di esperienze che possano portare a capire se esistono comportamenti "a rischio", così come è stato per la SIDS.
Questo sarebbe importantissimo..
sto cercando di capire, anche e soprattutto da riviste americane dove il fenomeno è più studiato, ma vi sono solo supposizioni, e non avendo ancora iniziato seriamente una campagna comportamentale (non avendo individuato i comportamenti) non ci sono dati certi.

mentre leggevo che per la SIDS dopo la battaglia delle regole fondamentali:

non coprire
non fumare
dormire a pancia in su
dormire nella stessa stanza (e qui la FINZI dovrebbe leggere)
non dormire nello stesso letto (in caso di genitori drogati, alcolizzati o gravemente obesi)
allattare più a lungo possibile

si è abbattuta la mortalità per sids del 60%