autostima e rabbia

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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silvia75
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autostima e rabbia

Messaggio da silvia75 » ven feb 17, 2012 11:21 am

Gentile dottoressa,
le scrivo su consiglio della dott.ssa Sannicandro, che conosco tramite questo sito poichè spesso mi ha dato buoni consigli. La dottoressa mi ha scritto che era meglio che sentissi un esperto per questo problema che le espongo quindi eccomi qua:

il mio secondo figlio di 5 anni è sempre stato bravo, vivace ma sereno fino a quando 2 anni fa ha iniziato la scuola materna.
Non voglio attribuire alla scuola materna tutte le colpe, sicuramente noi genitori abbiamo le nostre, sta di fatto che Michele ha una bassa autostima di se stesso, dice spesso che lui è uno stupido, che non sa fare niente (di fatto a 5 anni compiuti non sa ancora disegnare ad esempio una figura umana oppure disegnare una macchinina o qualsiasi altra cosa, fa spesso tante palle colorate da cui esce anche dai bordi). Quando disegna poi immancabilmente straccia il suo disegno xchè dice che è brutto, quando fa una costruzione con i lego poi dopo 5 minuti la lancia lontano distruggendola e dicendo che lui non fa nulla di buono.
Se non riesce al primo colpo a fare qualcosa ecco che si arrabbia e se la prende con se stesso, lancia i suoi giochi rompendoli e si mette a gridare che lui non sa fare nulla.
Ho provato ad invitare a casa un suo amico dell'asilo, è talmente contento quando arriva che inizia a fare il "matto", salta urla, corre, lancia, spacca tutto, tira fuori tutti i giochi possibili da mostrare al bimbo cercando di cogliere il suo interesse ma di fatto non giocano a nulla e va sempre a finire che alla fine piange quando il bimbo se ne va anche perchè alla fine non hanno mai giocato a nulla. E' come se avesse l'ansia di far vedere al bimbo che i suoi giochi sono belli....
Io e mio marito non sappiamo più che cosa fare, spesso gli diciamo frasi del tipo: bravo, vedi che sei capace, dai che ce la fai...ma tipo questa mattina che gli ho detto di togliersi semplicemente il pigiama lui mi ha detto che non è capace, gli ho detto di provarci e lui gridando mi ha detto che è l'unico che a 5 anni non è capace di spogliarsi....io non so più cosa fare, si offende per ogni cosa e ne soffre in modo esagerato...se un bambino poi gli dice che non lo vuole a giocare è finita, quando torna a casa inizia a lanciare tutto e se la prende con se stesso....
Riesce a darmi un consiglio? Noi non sappiamo più come aiutarlo.
Grazie infinite


D.ssa Silvana Perrone
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Messaggio da D.ssa Silvana Perrone » ven feb 17, 2012 10:05 pm

Gentile Silvia75,
buongiorno. Quello che è necessario è riuscire a capire se effettivamente Michele presenta una vera e propria difficoltà nell'ambito prassico (e perciò fa fatica a disegnare, fa fatica a vestirsi e a svestirsi); questa difficoltà lo porta poi a confrontarsi con i coetanei e questo confronto non sarà sempre positivo (vedi frasi del tipo il mio disegno fa schifo oppure non sono capace a fare...).
Riesce ad incastrare le costruzioni? Riesce a lavarsi i denti da solo? Sa scrivere il suo nome? Questo per la parte neuropsicologica.
Per l'aspetto emotivo cercate di evitare "compiti" o attività che per lui risulterebbero frustranti, quando vedete che lui non riesce non sostituitelo ma tranquilizzatelo dicendogli che ci riproverete un'altra volta. Fate attività insieme che possano essere alternative ai soliti disegni carta e matita (es. colori a dita su un cartellone grande, collage con pezzetti di carta strappata, lavoretti con pongo o pasta al sale); trovate dei momenti di tranquillità (questa è importante, deve essere trasmessa al bimbo) in cui potete condividere con Michele dei giochi o delle attività che lui può scegliere, stabilite un tempo che può variare dai 10 ai 20 minuti.
Provate anche a notare se questi comportamenti si manifestano in certe ore o momenti del giorno e con che frequenza. I bimbi a questa età non riescono ad esprimere le emozioni in modo verbale (sono arrabbiato e sono triste) e quello che provano di solito viene trasformato in rabbia o in pianto...
Cercate di far sì che in casa ci sia ordine; quando riordinate le cose fate a turno..."guarda, inizio io? Che ne dici, mi aiuti anche tu?Magari io ne metto via 3 e tu 1? oppure al contrario!" Inoltre fate in modo che i giochi a sua disposizione non siano tantissimi, lasciategli a disposizione i giochi che di solito usa; è meglio che riesca a concentrarsi su poche cose con buoni risultati. Io consiglio di sentire le maestre per capire se anche loro notano una difficoltà nelle prassie e se sì, di conseguenza, riterrei opportuno una valutazione neuropsicologica. Posso consigliarvi colleghi se mi dite da dove scrivete. Spero di esservi stata d'aiuto, rimango a vostra disposizione.
Saluti
silvia75
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Messaggio da silvia75 » gio feb 23, 2012 10:42 am

Gentile dottoressa,
la ringrazio per la sua risposta, ho avuto problemi di connessione internet e non sono riuscita a scrivere prima.
Volevo fare una picola premessa in modo da farle capire come era il bimbo tra gli 0 e i 3 anni. (sia dalla parte neuropsicologica che emotiva): Michele ha iniziato a camminare a 10 mesi, a 18 mesi parlava già bene come un bimbo di 2 anni e 1/2, a 4 anni ha imparato (x sua richiesta, noi non lo abbiamo forzato)a sciare, ad andare in bici senza rotelle e a pattinare sul ghiaccio (quest'ultimo non benissimo ma comunque discretamente). Noi genitori l'abbiamo sempre ritenuto un bimbo intraprendente e anche abbastanza autonomo, già a partire dai 4 anni si lavava i denti da solo. Quando era l'ora di uscire a fare una passeggiata, lui andava a prendere le scarpe e la giacca e me li portava x metterglieli. E' sempre stato vivace e solare, molto generoso, giocava sia da solo che con altri bimbi al parco giochi, addirittura ricordo una scena dove un bimbo cadde dallo scivolo e iniziò a piangere, lui si avvicinò dicendogli:ti sei fatto male?non piangere, chiamo la tua mamma e nel frattempo gli puliva i pantaloni dalla terra. x quanto riguarda il sonno, ha avuto un sonno agitato fino all'età di 8 mesi, poi si è normalizzato e si addormentava tranquillamente nel suo letto dopo una fiaba e le preghiere della sera fino al mattino successivo. Mangiava regolarmente tutto con appetito. L'unica nota dolente direi è stata l'eliminazione del pannolino, l'ha tolto a 3 anni e 1/2 (di giorno) e 5 mesi fa (quindi a 4 anni e 1/2) di notte, tutt'ora capita che di notte si bagni.
Questo sopra x farle capire i primi anni di vita.
Due anni fa ha iniziato la scuola materna, non voglio dare tutta la colpa alla scuola materna, sicurmente noi genitori abbiamo fatto anche i nostri sbagli. ha dimostrato fin da subito la malavoglia di andare con pianti e urla (questo sia una cosa abbastanza normale in tutti i bimbi abituati a stare a casa con i genitori o con i nonni come nel mio caso), però a tutt'oggi che è al secondo anno di asilo continua a dimostrare la non voglia di andare. A mio avviso la maestra è brava e segue bene i bambini, non posso dire lo stesso della classe in cui è capitato, ci sono alcuni bimbi abbastanza violenti, ho notato all'uscita che alcuni dicono parolacce, fanno giochi di lotta, guerra, si danno spintoni, insomma molto probabilmente il vedere molti cartoni animati violenti porta poi i bambini stessi ad essere un pò violenti. Michele che comunque è sempre stato un bimbo sensibile secondo me assorbe nervoso all'asilo e poi lo scarica a casa. La maestra dice che all'asilo è tranquillo, gioca un pò con tutti (molto probabilmente si sforza di giocare) anche se anche lei ha notato che nel disegno è molto indietro, non sa ancora fare le sagome umane o qualsiasi altra cosa. Si limita a fare tante palline colorate da cui esce anche dai bordi mentre le colora oppure fa delle righe sparse qua e là. Questo anche prima di andare alla scuola materna, non ha mai dimostrato, diversamente dalla sorella maggiore, interesse al disegno o alla colorazione. Lui ha sempre preferito giocare in giardino. Quando inizia a disegnare o colorare, vede che non riesce e strappa il foglio con rabbia......noi genitori abbiamo anche pensato che lui vuole fare il tutto con perfezione e vedendo che non ci riesce si arrabbia con se stesso e strappa il suo "lavoro".....però questo punto vorrei chiederlo a lei che è più esperta.
Comunque ora è diventato un bimbo chiuso, racconta poco della sua giornata all'asilo e mal volentieri, appena entra in casa qualsiasi cosa lo fa subito "saltare", e con rabbia lancia quello che gli capita in mano, se gli chiedo cosa c'è mi risponde niente con rabbia, non vuole più che lo prendo in braccio e che lo coccolo (cosa che voleva quando era piccolo),non c'è modo di tranquillizzarlo se non dopo ore. Poi la sorella maggiore quando è cosi non lo aiuta ma lo sgrida anche lei quindi la sua rabbia aumenta. Continua a dire che lui non sa fare nulla, che è uno stupido, che è scemo ecc ecc...pensare che è un bimbo inteligentissimo,
durante l'inverno soffre la chiusura in casa e non riesce quasi mai a trovare nulla che gli vada bene x giocare quindi spesso chiama o me o il papà x giocare, è come se da solo non sapesse giocare a nulla, gira x casa senza concretamente fare nulla.
E' un bimbo che vuole sapere sempre un sacco di cose, chiederà mille volte al giorno perchè questo, perchè quello e cosi via (xchè il sole è cosi luminoso, xchè la neve fa bene al prato ecc, x qualsiasi cosa c'è un perchè).
Quando di notte si bagna facendo la pipi a letto, provi ad immaginare la scena, noi genitori che diciamo a lui che non c'erano problemi se anche aveva bagnato il letto e lui disperato che se ne faceva un problema vitale (di norma è il contrario, il bimbo se ne frega e il genitore magari urla xchè deve lavare tutto).
ha ragione quando dice che è necessario un corretto inquadramento del problema ma noi genitori non sappiamo più cosa pensare, noi lo incoraggiamo in tutto pur sempre con i nostri errori e limiti ( mi è capitato di sgridarlo xchè non si muoveva a vestirsi alla mattina e mancavano 5 minuti all'inizio della scuola dell'altra figlia quindi gli gridavo di muoversi), è lui che si colpevolizza x tutto....non capiamo più come muoverci, soprattutto x aiutare lui che indubbiamente in questa situazione soffre terribilmente.
la ringrazio per la disponibilità e per le risposte che vorrà darci.
cordiali saluti
D.ssa Silvana Perrone
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Messaggio da D.ssa Silvana Perrone » lun feb 27, 2012 10:33 pm

Non riesco a rispondere!!!
D.ssa Silvana Perrone
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Messaggio da D.ssa Silvana Perrone » lun feb 27, 2012 10:54 pm

Gentile Silvia 75,
mi scuso per il ritardo ma come vede sopra non riuscivo ad inserire il messaggio...quando ci ho riprovato invece è stato inserito, con il mio commento "non riesco a rispondere!"
Per quanto riguarda l'area motoria globale sembra che Michele non presenti difficoltà; l'area emotiva invece sembra caratterizzata da una forte sensibilità, così forte che sembra che Michele si faccia propri anche problemi non suoi (vedi bambino caduto dallo scivolo). E' probabile che questa sensibilità lo renda insicuro in tutti quei contesti conflittuali (vedi asilo, compagni agitati) che lui non riesce a gestire o ad affrontare con sicurezza. E' difficile per un bambino della sua età riconoscere un'emozione e descriverla (lei mi dice che è arrabbiato); non cercate però di farlo esprimere forzatamente, lasciate che Michele esprima quello che sente o che prova utilizzando anche storie per bambini (storie di bambini arrabbiati, di bambini tristi, di bambini paurosi). Stimolate comunque il disegno con grandi cartelloni e con tempere a dita, pennelli, collage. Passate poi a dividere il foglio in 4, dove ognuno dovrà produrre od incollare qualcosa...e poi ancora in 4 così da far sì che Michele lavori in spazi sempre più ristretti. Quando strappa il disegno prendete i vari pezzi ed incollateli su un foglio colorato..valorizzerete così la sua opera artistica...unica e particolare! Vedete Michele come un bimbo di 5 anni, con le sue esigenze, con i suoi momenti no, con i suoi perchè e quando manifesta questi comportamenti oppositivi cercate di deviare l'attenzione in qualcosa di piacevole (dai, vieni che giochiamo a... oppure andiamo a.... oppure ci vestiamo per andare....); la sorella dovrebbe essere un punto di riferimento e di confronto... anche lei dovrebbe cercare di staccarlo da quel comportamento proponendogli altre attività.
Mi tenga aggiornata
Saluti
Silvana Perrone
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Messaggio da silvia75 » mar feb 28, 2012 11:30 am

Grazie 1000 dottoressa, mi ha dato dei buoni consigli anche pratici, volevo chiederle se lei mi consiglia qualche storia x bambini (come indicava sopra) da poter leggere a Michele in modo che lui riesca ad immedesimarsi nel personaggio e vedere come si risolve la storia (penso sia questo quello che intendeva lei giusto?).
Inoltre volevo chiederle x quanto riguarda il collage, se devo far ritagliare a lui i "quadratini" oppure se posso darglieli già pronti che lui deve solo attaccare con la colla, non vorrei da un lato farlo sentire ancora inadeguato (xchè non è capace di ritagliare) oppure di fargli capire che gli presento già i quadratini pronti xchè la mamma lo ritiene incapace. La sorella sinceramente non lo aiuta più di tanto...è più grande ma anche lei ha solo 8 anni quindi non è in grado di staccarlo da comportamenti non corretti x proporgli altre attività, purtroppo di norma si limita a sgridarlo oppure a dargli qualche sberla.
L'ultima domanda che volevo farle riguarda il fatto che Michele quando si arrabbia rompe spesso i propri giochi, magari anche quei giochi che aveva voluto da tanto tempo, non capisco se è perchè quando si arrabbia non capisce più niente e il primo oggetto che trova vicino (quindi di norma un gioco) lo lancia rompendolo oppure se ha altri significati questo comportamento. Se un bambino tiene molto ad un oggetto dovrebbe preservarlo da qualsiasi cosa, curarlo ecc invece lui anche quando gioca tende ad avere un gioco "pesante" dove i camion si scontrano e le macchine fanno i salti mortali , l'aereo di lego che scende in picchiata sul garage mandandolo in mille pezzi ecc ecc...a volte io gli dico che è più bello costruire che distruggere ma sembra che parlo al vento.
La ringrazio per il tempo che mi ha già dedicato e per quello che mi vorrà consigliare ancora.
Grazie 1000 e buona giornata
D.ssa Silvana Perrone
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Messaggio da D.ssa Silvana Perrone » mer feb 29, 2012 10:28 pm

Gentile Silvia75,ecco i libri per bimbi che le consiglio:
T. Robberecht - Illustrazioni di P. Goossens “Piccolo drago” Ed. Zoolibri
Testo M. D'allancé “Che rabbia!” Ed. Babalibri
Testo A. Bertron - Illustrazioni di G. Frély “Sono molto arrabbiato” Ape Edizioni
Per i genitori:
Brazelton T. Berry – J. D. Sparrow “Il tuo bambino e... l'aggressività. Una guida autorevole per
affrontare rabbia e collera” Ed. Cortina Raffaello

Le fiabe per sviluppare l'autostima. Un aiuto per grandi e piccini
di Elvezia Benini, Giancarlo Malombra
Per il collage no, non deve far trovare i pezzi già ritagliati ed incollati a Michele ma li dovete strappare (l'atto del strappare scarica anche la tensione...) e poi le lasci la colla a disposizione, deve far lui... capisco per la sorella.. anche lei è una bimba e probabilmente si scatenano quei meccanismi di gelosia e di poca sopportazione tipica delle relazioni tra fratelli. Per l'ultima domanda: vi siete mai chiesti perchè Michele ha queste azioni di rabbia? In quale momento della giornata succede? Con chi?
Un abbraccio a Michele
Saluti
Silvana Perrone
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Messaggio da silvia75 » ven mar 02, 2012 12:38 pm

Buona giornata dottoressa e grazie.
Per l'ultima domanda, pensandoci, Michele ha reazioni di rabbia in diverse circostanze. Ad esempio, al pomeriggio quando rientra dall'asilo, dove si capisce che è già nervoso, se mi chiede ad esempio di fare qualcosa che in realtà non può fare (l'altro giorno mi ha chiesto se poteva tagliare le patate a dadini con il coltello) e io gli dico di no allora ecco che prende quello che ha a portata di mano e lo lancia. In qualsiasi momento del giorno, se sta giocando con una costruzione e non riesce a fare quello che dice lui ecco che prende i suoi giochi e li lancia lontano. Oppure se mentre gioca con il trattore e il rimorchio, gli cadono le balle di fieno finte ecco che prende tutto e lancia lontano xchè non è riuscito a fargli fare quello che lui voleva.
Anche mentre gioca con altri bimbi, x attirare l'attenzione dice agli altri di fare un gioco dove comunque alla fine esce sempre qualche pezzo di gioco rotto.
Grazie per i consigli come sempre
buona giornata
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