gentilissima dottoressa,
scrivo sperando che sia la sezione giusta e che lei possa darmi un suo parere.
Le vorrei parlare del mio bambino, Federico di quasi 5 anni. Federico è sempre andato molto volentieri a scuola, ha sempre mostrato grande voglia di imparare, di fare lavoretti, grande partecipazione ed entusiasmo.
E' un po' di tempo però che mi dice sempre che a scuola si annoia. Io gli chiedo in che senso, cosa è che non gli piace fare. E lui risponde che non ha voglia di fare i lavoretti, non ha voglia di colorare, non ha voglia di scrivere, vuole solo giocare. Spesso mi chiede di stare a casa.
Premesso che ho un buon rapporto con la maestra e che mi fido di lei, oggi le ho chiesto come stava andando in questo periodo. Lei mi ha confermato che è un periodo turbolento, che quando deve lavorare gioca e non finisce mai in tempo, fa dispetti alle bambine (ad esempio butta per terra i loro colori), colora male, è iperattivo. Lei dice che dobbiamo dargli tempo, che in questo caso la severità non paga, che è piccolo e probabilmente sta reagendo a diverse situazioni familiari.
Le situazioni familiari a cui lei fa riferimento sono
1) l'arrivo 8 mesi fa della sorellina, con relativi sconguassamenti delle nostre vecchie abitudini. Io sono sempre molto molto stanca ed obiettivamente non riesco a dedicarmi a lui serenamente.
2) quest'anno per mia grande stanchezza non l'ho segnato a nuoto o palestra, quindi non gioca molto, il pomeriggio stiamo quasi sempre a casa.
3) circa un mese fa il cuginetto di 12 mesi ha rischiato di morire, ancora è in ospedale, clima di impegno familiare per sostenere i cognati.
A me non importa se a lui non va di colorare, spero solo non si sia aperta una strada di intolleranza nei confronti della scuola, che non porti insomma degli strascichi alle elementari e poi in tutta la sua carriera scolastica. Vorrei che fosse sereno a scuola, non sentire che i lavoretti sono un peso.
La ringrazio anticipatamente!