Condivisione giochi tra fratelli
Il bello e' che io non dico che deve imparare a condividere (noi adulti non amiamo così tanto condividere le cose per noi importanti)
Io gli dico che in casa siamo tutti assieme e che a volte e' inevitabile che cose di uno le usi l'altro.
Che se lui vuole giocare con i giochi di marzia deve permettere che marzia giochi con i suoi.
E che soprattutto se non vuole che marzia tocchi qualcosa deve tenerlo fuori dalla sua portata (ha una scrivania dove può fare costruzioni e similari per ora a llei inaccessibile)
Poi va davvero a momenti.
E' un modo per comunicare con noi non una cosa contro di lei (anche se su di lei la sfoga)
Vorrei solo capire COSA vuole dirci
Io gli dico che in casa siamo tutti assieme e che a volte e' inevitabile che cose di uno le usi l'altro.
Che se lui vuole giocare con i giochi di marzia deve permettere che marzia giochi con i suoi.
E che soprattutto se non vuole che marzia tocchi qualcosa deve tenerlo fuori dalla sua portata (ha una scrivania dove può fare costruzioni e similari per ora a llei inaccessibile)
Poi va davvero a momenti.
E' un modo per comunicare con noi non una cosa contro di lei (anche se su di lei la sfoga)
Vorrei solo capire COSA vuole dirci
- Alessia M.
- Ambasciatore
- Messaggi: 7233
- Iscritto il: gio gen 17, 2008 4:27 pm
questo è quello che faccio anche io con adele ed anzi se so che lei tiene particolarmente ad un giocattolo e vedo che spontaneamente lo porta a giulio l'avviso che giulio potrebbe sporcarglielo e che se non vuole è meglio che non glielo dia, il tutto ringraziandola per il pensiero...lenina ha scritto:Il bello e' che io non dico che deve imparare a condividere (noi adulti non amiamo così tanto condividere le cose per noi importanti)
Io gli dico che in casa siamo tutti assieme e che a volte e' inevitabile che cose di uno le usi l'altro.
Che se lui vuole giocare con i giochi di marzia deve permettere che marzia giochi con i suoi.
E che soprattutto se non vuole che marzia tocchi qualcosa deve tenerlo fuori dalla sua portata (ha una scrivania dove può fare costruzioni e similari per ora a llei inaccessibile)
Poi va davvero a momenti.
E' un modo per comunicare con noi non una cosa contro di lei (anche se su di lei la sfoga)
Vorrei solo capire COSA vuole dirci
è capitato che giulio abbia rigurgitato sul suo straccetto e sono stati pianti di mezza giornata, quindi lei sa che può succedere, basta ricordarglielo...
oppure se lei leva un gioco a giulio le chiedo per favore di dargliene un altro.
al momento funziona...
Qui per ora nessun litigio per i giochi, ma credo che avendo la stessa etá (e forse aver condiviso tutto fin dal concepimento?) sia piú facile e piú istintivo giocare insieme, alcuni giochi, i preferiti come ad esempio la palla o i pupazzi, li hanno doppi - uno per uno.
Credo che Lorenzo stia solo sfogando un po' di gelosia verso la sorellina, mi sembra che Lenina - come sempre - stia gestendo egregiamente la situazione facendo richieste molto giuste come quella di mettere le cose fuori dalla portata di Marzia.
Credo che Lorenzo stia solo sfogando un po' di gelosia verso la sorellina, mi sembra che Lenina - come sempre - stia gestendo egregiamente la situazione facendo richieste molto giuste come quella di mettere le cose fuori dalla portata di Marzia.
invece io ho lavorato sul discorso contrario.Il bello e' che io non dico che deve imparare a condividere (noi adulti non amiamo così tanto condividere le cose per noi importanti)
Di cose "importanti" sia nostre che dei bimbi ce ne sono poche (penso alle cose di lavoro mie e di Stefano, alle carte dei pockemon di Ruggero, al peluche per la nanna di Dario...)
Il resto, sia nostro che dei bimbi, e' condiviso (dai libri, al pc, ecc)
Devo dire che alle feste di compleanno quando Ruggero o Dario scartano il loro regalo sanno gia' che e' loro al 75%, ma che anche il fratello potra' giocarci.
Puo' essere frustrante, ma considero piu' frustrante il vedere il fratello con un regalo piu' bello per puro culo e sapere di non poterci giocare se non "col suo permesso" (che poi verrebbe elargito a fatica)
sono scelte, ovvio
Beh è quello che gli ho detto io alla fine.laste ha scritto:invece io ho lavorato sul discorso contrario.
Di cose "importanti" sia nostre che dei bimbi ce ne sono poche (penso alle cose di lavoro mie e di Stefano, alle carte dei pockemon di Ruggero, al peluche per la nanna di Dario...)
Il resto, sia nostro che dei bimbi, e' condiviso (dai libri, al pc, ecc)
Devo dire che alle feste di compleanno quando Ruggero o Dario scartano il loro regalo sanno gia' che e' loro al 75%, ma che anche il fratello potra' giocarci.
Puo' essere frustrante, ma considero piu' frustrante il vedere il fratello con un regalo piu' bello per puro culo e sapere di non poterci giocare se non "col suo permesso" (che poi verrebbe elargito a fatica)
sono scelte, ovvio
Che non è obbligato a condividere tutto.
Ma che in casa si vive tutti assieme e le cose ci si scambiano per forza.
Se una cosa davvero non vuole che marzia la tocchi (obiettivamente è piccola e può rompere le cose gli butta giùà le costruzioni...) deve tenerla fuori dalla sua portata.
Il fatto è che ci sono momenti in cui le toglie tutto e la caccia anche se lei sta giocando con giochi suoi.
Momenti in cui in questo senso non è gestibile ne disposto a ragionare in nessun modo.
E in questi casi vorrei capire il motivo e aiutarlo a spiegarlo a voce (anche perchè nascono all'improvviso senza cause apparenti)
- marylizard
- Utente Vip
- Messaggi: 1017
- Iscritto il: lun mag 23, 2011 3:38 pm
pure qui
la situazione è simile.
Già Enrico è nella fase "MIO!" nel senso di "MIA mamma" "MIO papà" "MIA nonna" "MIA Giulia" (amichetta del nido) ma anche "MIO pane" "MIA torta". Usa l'aggettivo possessivo anche per dire "a me" ossia per chiedere che gli venga dato qlcs.
Qndo Veronica afferra i suoi giochi l'istinto suo è portarglieli via gridandole "No!". Io gli dico sempre: "Quei giochi sono tuoi di quando eri piccolo come veronica, ora che non li usi più daglieli no?" E magari gli propongo un gioco che, invece, è prettamente per la sua età (tipo la lavagna magica, cose così). Lui è bravino devo ammetterlo, perchè cede subito e anzi, ora ha preso come un gioco il dare qlcs alla sorella per cui spesso, spiandoli senza che mi vedessero, ho visto lui avvicinarsi a lei e darle un peluche, una macchinina, cose così. C'è da dire che lei lo ADORA, gli sorride SEMPRE. E secondo me qsta cosa lui comincia a percepirla.
Detto qsto qlche giorno fa lui si è messo per terra a sfogliare un libro tridimensionale che gli hanno regalato pochi giorni fa (da lui quindi percepito come NUOVO); Vero gattonava nei dintorni e l'ha afferrato.... APRITI CIELO :eeeeeeeeeee.
Enrico è scoppiato in un pianto disperato e Veronica, spaventata dalla reazione del fratello, l'ha seguito a ruota.
Gli ho spiegato che lei voleva solo guardarlo, non portarglielo via; che è piccola e non capisce bene e che si è spaventata qndo l'ha visto piangere perchè pensava si fosse fatto male. Non so cos'ha afferrato ed interiorizzato del discorso... vedremo le prossime volte. Certo ci sarà da ridere... anche perchè tra i due è lui quello mite, lei è dolcissima ma ha le contropalle, si vede già ora.
Mary
Già Enrico è nella fase "MIO!" nel senso di "MIA mamma" "MIO papà" "MIA nonna" "MIA Giulia" (amichetta del nido) ma anche "MIO pane" "MIA torta". Usa l'aggettivo possessivo anche per dire "a me" ossia per chiedere che gli venga dato qlcs.
Qndo Veronica afferra i suoi giochi l'istinto suo è portarglieli via gridandole "No!". Io gli dico sempre: "Quei giochi sono tuoi di quando eri piccolo come veronica, ora che non li usi più daglieli no?" E magari gli propongo un gioco che, invece, è prettamente per la sua età (tipo la lavagna magica, cose così). Lui è bravino devo ammetterlo, perchè cede subito e anzi, ora ha preso come un gioco il dare qlcs alla sorella per cui spesso, spiandoli senza che mi vedessero, ho visto lui avvicinarsi a lei e darle un peluche, una macchinina, cose così. C'è da dire che lei lo ADORA, gli sorride SEMPRE. E secondo me qsta cosa lui comincia a percepirla.
Detto qsto qlche giorno fa lui si è messo per terra a sfogliare un libro tridimensionale che gli hanno regalato pochi giorni fa (da lui quindi percepito come NUOVO); Vero gattonava nei dintorni e l'ha afferrato.... APRITI CIELO :eeeeeeeeeee.
Enrico è scoppiato in un pianto disperato e Veronica, spaventata dalla reazione del fratello, l'ha seguito a ruota.
Gli ho spiegato che lei voleva solo guardarlo, non portarglielo via; che è piccola e non capisce bene e che si è spaventata qndo l'ha visto piangere perchè pensava si fosse fatto male. Non so cos'ha afferrato ed interiorizzato del discorso... vedremo le prossime volte. Certo ci sarà da ridere... anche perchè tra i due è lui quello mite, lei è dolcissima ma ha le contropalle, si vede già ora.
Mary