nanny ha scritto:quello che volevo dire e' questo: da quello che ho visto piu' o meno tutti i bimbi soffrono di queste crisi, non e' scontato che succeda all'inizio dell'anno, puo' accadere dopo qualche mese (come ruggero che ha pianto si' un mese ma era novembre) o anche dopo qualche anno (come vittoria questa mattina) e se mi e' chiaro il motivo - il voler stare con noi - forse non mi e' chiara la causa scatenante.
Allora mi chiedevo se non fosse nascosta nelle parole della maestra che vi ho citato, ovvero se non fossimo noi tale ignara e innocente causa scatenante, il nostro stato d'animo di quel preciso momento.
Analizzando per esempio stamattina e' tutto partito dal fatto che vittoria mi ha chiesto di venirla a prendere, ma io non potevo, non ho potuto tutta la settimana perche' finivano presto rispetto al mio orario di lavoro, ma oggi piu' degli altri giorni non potevo perche' ho il rientro pomeridiano. Lei lo sa perche' non sono mai andata a prenderla di giovedi', ma avra' anche percepito che a me dispiace di non poterla andare a prendere? Perche' so che lei preferisce che ci sia io? Puo' il mio stato d'animo aver influenzato il suo?
Ecco, spero di essere riuscita ad esprimermi meglio, abbiate pieta' questo caldo mi sta bollendo il cervello!!
in parte la loro ansia può derivare dal fatto che ci percepiscono ansiose o dispiaciute, ma nel mio caso non penso sia questo: i primi due giorni l'ho lasciato in tutta tranquillità e lui nemmeno mi ha filato.
quando si è reso conto che tutti i giorni deve stare lì diverse ore senza di me ha cominciato a protestare, fino ad arrivare al culmine ieri che si è straziato dal pianto gran parte della mattina (ma anche per questo penso che ci sia qualche altra motivazione che non saprò mai, magari un piccolo screzio, una caduta, la noia, il pianto degli altri bambini...)