LauraDani ha scritto:comunque, mi spiace, ma non si può sentire che una donna non riesca a gestire la propria vita per "colpa" di un bambino
io non lo posso sentire
non c'entra il "metodo": ognuno fa come vuole
uno può allattare tremila anni, vivere con i figli addosso fino ai loro sedici anni, non uscire mai di casa, non è questo il punto
il punto è che un figlio non è una galera, una condanna, o un tiranno
si fanno le cose insieme, nel rispetto del bambino e delle sue esigenze, ma anche di quelle della sua mamma e del suo papà
ma che io non riesca a gestire la mia vita con un bambino under 2 anni ecco, io questo non lo capisco
scusatemi
Mi fai sorridere.
Non capisco il tuo innervosirti.
Se mi conoscessi capiresti quanta pazienza ho con mia figlia.
Il mio lamentarmi, è dovuto molto probabilmente al fatto di sentirmi particolarmente stanca per via della gravidanza.
Mia figlia esce.
Andiamo a passeggio, certo.
Ma se sono da sola, e Cosenza non è una città vivibile per i bambini (non esistono marciapiedi per i passeggini, si guida 70km/h anche nelle misere stradine, e lei scende dal passeggino mentre cammino o se mi fermo due minuti, capisci bene che posso anche stare lì a spiegare le cose ventimila volte, ma alla fine ce ne torniamo con lei che piange come una pazza.
Mia figlia non è una tortura, non è un calvario, non mi sembra di aver detto questo. Se non si capisce dal mio post, magari lo rispiego: la mia pazienza ha un limite e per quanto io ci provi a speigarle le cose, a metterla a nanna ad orari 'umani', non risciamo a conciliare i momenti della giornata
Che che sia un problema 'mio e suo' di gestione. Non mio di sofferenza nei suoi confronti.