L'ho studiato su un libro di psicopedagogia. Ma c'era anche un articolo a proposito che girava poco tempo fa su fb fra alcune noimammeScrj ha scritto:Leni ma come fai a sapere tutte queste cose?
Dove studi?
No perchè non tutti sono in grado di riflettere sul perchè e percome, quasi tutti si fermano alla bugia e non al momento storico in cui viene detta e magari ci si incavolano pure (io in primis, per esempio, mai avrei pensato al risvolto della bugia come "momento importante").
E' bello tutto ciò.
E mi fa sentire sempre più forte perchè dietro ma e Samu ci sono persone intelligenti e competenti che ci aiuteranno un sacco.
Sono iniziate...
noi in questi casi "innocenti" diciamo sempre ai bambini che crediamo loro e abbiamo fiducia in loro anche quando la faccenda pare "strana"....di solito funziona per far sì che salti fuori l'ammissione della bugia detta!!!!lenina ha scritto:Non voglio neanche dargli il messaggio "a te non credo e credo per forza a nonno che è grande" perché in questo caso sapevo con sicurezza che era una bugia ma voglio che sappia che lo considero credibile quanto un adulto. Che non si trovi mai nel tranello "nessuno ti crederà perché sei piccolo"
ogni tanto riccardo aggiusta la realtà, ma per scherzo. per esempio sul disordine o sulle molliche sul divano dice che è stato papà e ride. ancora non è la vera fase delle bugie, ma mi sa che ci stiamo avvicinando. finora ho riso con lui, riprendendolo con l'espressione allegra, dicendogli tipo arnold:"che cavolo stai dicendo ricky"
però mi sa che anche io avrò bisogno di tanti consigli e dritte, dopo
però mi sa che anche io avrò bisogno di tanti consigli e dritte, dopo