frustrazione

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Speranza
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frustrazione

Messaggio da Speranza » mar giu 07, 2011 7:11 pm

Non sapevo bene dove metere questa discussione, se pensate di cambiare posto fate pure!

Sono frustrata. Il mio lavoro attuale mi sta mandando fuori di testa. Torno a casa distrutta psicologicamente, a lavoro sono sempre tesa come una corda di violino e questa cosa si ripercuote sulla mia vita.

Scrivo per dirvi come vanno le cose nella nostra nursery e di come, anche se io so quali sarebbero le cose giuste per i cuccioli, spesso mi trovo a fare il contrario di quanto sarebbe giusto solo per non dover litigare troppo.


In teoria il nostro è un ottimo ospedale in cui partorire. QUando nasce un cucciolo viene lasciato per 2 ore con la mamma, il pediatra lo vede solo se qualcosa non va. Viene attaccato subito al seno e c'è un rooming in totale, con mamma e bambino può sempre rimanere una persona e ovviamente noi siamo lì per loro.

Oltre alle ostetriche di reparto c'è un ostetrica o una infermiere che si occupa solo dei neonati.

Ok deto così tutto bellissimo e allora perchè sono frustrata?

Semplice perchè prima o poi i pediatri li ammutolisco tutti e anche alcune colleghe e anche alcune mamme a dire il vero.

Spesso passo più di un ora a turno con le mamme che mi sembrano più bisognose di aiuto. Guardo l'attacco e la poppata, rispondo alle domande, se ci sono le nonne vicine che dicono cavolate cerco di rispondere in maniera "scientifica" alle cose che dicono ma poi, dopo 5 minuti, mi trovo a dover discutere di nuovo tutto o con le nonne stesse o con le mamme o con i babbi o, ancora peggio,con alcune delle mie colleghe.

Il giorno prima della dimissioe facciamo l'intervento educativo: allattamento, bagnetto, ombelico, pulizia occhi, orecchie, nasino, coliche ecc. IL giorno dopo arriva il pediatra e ti smonta tutto, dice alle mamme di prendere il latte XY (parlo di LF1) da tenere a casa. Dice di attaccare il piccolo ogni 2-3 ore (" e mi raccomando signora non lasci passare meno tempo, altrimenti lo vizia!"). Dice di dare l'acqua (" Perschè soprattutto in questa stagione hanno sete!") DIce di non tenerlo nel letto con loro, di non tenerlo addosso, quando magari io il giorno prima ho detto a quei genitori che tenrelo a letto con loro non è sbagliato oppure che se hanno una fascia o un mei tai è buona cosa tenerceli dentro e che riduce anche l'insorgenza di coliche...

Insomma, io non ce la faccio più. A lavoro anche le mie colleghe mi ritengono una talebana dell'allattamento (quando non lo sono assolutmanete quanto sarebbe opportuno per salvare tanti allattamenti!). Semplicemente io non dò LA se non quando i piccoli sono troppo piccoli (hanno perso più del 10%) oppure se hanno tanto ittero (altrimenti poi il giorno dopo non mandano via mamma e piccolo oppure fanno fare lampade inutili!).

Mi rompo le palle a fare doppie pesate (lo so che non si fanno, ma lì se non fai così devi andare di LA) piuttosto che dare biberon inutili ai piccoli.

Mi rompo le scatole a far tirare il latte alle mamme che per qualche motivo hanno i piccoli in pediatria oppure che hanno piccoli che non succhiano abbastanza per aumentare la produzione di latte e permettere alle mamme di andare a casa già con la montata (che se ci vanno senza i pediatri danno il LA).

Mi rompo a fare DAS caserecci per quei piccoli che non succhiano. A insegnare a fare spremiture manuali quando arrivano montate troppo forti per non fare unsare il tiralatte che sennò aumenta la produzione. A insegnare ad usare para capezzoli quando le mamme davvero non li hanno o per salvare allattamenti che altrimenti non partirebero neanche.

Mi rompo le palle a spiegare le cose in maniera accurata alle mamme e cosa ne ricavo? Che i pediatri pensano che sia una pazza scriteriata. Che le colleghe danno il LA prima che io arrivi perchè sanno che dopo io non lo dò. Che le mamme (tranne pochissime) mi prendono in antipatia perchè io sono quella diversa (in realtà siamo almeno 4 che su 10 è comunque poco!) che se il bambino piange prima controllo che non sia sporco, sudato, freddo ma subito dopo lo metto vicino alla mamma e lo attacco alla poppa e loro cosa mi dicono: "eh ma io ho partorito, devo riposare!"

E io cosa gli rispondo? Come faccio? Io a mente fredda mi rendo perfettamente conto che queste sono donne che magari non hanno mai saputo nulla di allattamento, di tenere il bimbo vicino, che magari son davvero convinte di viziare il piccolo tenendolo sempre attaccato e vicino, me ne rendo conto davvero, ma lì per lì mi viene da sbranarle. Mi viene da piangere, da rispondere male (ovvio che non lo faccio, ma la tenazione c'è, tanta! Soprattutto con le nonne più che con le mamme!)

Dico chiaramente che SE vogliono allattare al seno quella è la strada giusta, SE perchè se invece vogliono dare il LA allora la cosa è diversa, ma mi trovo sola e vi giuro che è davvero stancante e snervante!

Scusate il papiro!!!


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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » mar giu 07, 2011 7:29 pm

Speranza, ti ammiro tanto e credo di poter capire il senso di scoramento che ti assale, e immagino possa diventare, a lungo, devastante.
Perché, come altri reparti, ostetricia credo non sia un posto semplice da "accettare" così com'è, senza ripensarci una volta a casa, ma ha tante emozioni che passano, tanta vita, tanto valore.

Se fosse solo "teoria" ti direi di mollare la presa, ma la pratica è diversa, e sono solo parole vuote e ipocrite che non hanno senso di essere.

Consigli non ne ho, ma ti abbraccio forte. Spero tu possa essere una pioniera per le nuove generazioni in ospedale.
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Messaggio da dani9\6\08 » mar giu 07, 2011 7:33 pm

Speranza ti capisco per un certo verso.
in questo anno che ho lavorato in pediatria mi prendevo volontariamente la parte dei lattantini per interesse mio e così facendo ho riscontrato molte cose che scrivi tu.
ho perso tanto tempo dietro gli allattamenti e tante parole ma ci sono riuscita veramente poche volte.
davanti al pediatra alzano le mani e quindi le mie parole al vento e altre mie colleghe rifilano subito LA quindi sarebbe stato lavoro perso.
dopo le prime frustrazioni e arrabbiature che mi portavo a casa sono arrivata alla conclusione che io il mio meglio l'ho fatto quindi a quel punto stava anche nell'intelligenza della mamma se vuole o non ascolare,provare e cambiare idea.
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Messaggio da kri » mar giu 07, 2011 7:38 pm

Io ti posso dire solo che avrei tanto voluto incontrare qualcuno come te e che io i tuoi consigli li avrei ascoltati avidamente...
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Messaggio da lenina » mar giu 07, 2011 7:50 pm

Evita di farti il sangue amaro.
Non si può cambiare il mondo in un momento.
Ma se le tue parole salveranno anche un solo allattamento avrai fatto un gran lavoro.

Io mi lamento di Piombino ma se non altro qua consigliano l'allattamento a richiesta (a cecina addirittura consigliano di far marsupio se il bimbo fatica a ciucciare)
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Messaggio da druuna » mar giu 07, 2011 8:45 pm

lenina ha scritto:Evita di farti il sangue amaro.
Non si può cambiare il mondo in un momento.
Ma se le tue parole salveranno anche un solo allattamento avrai fatto un gran lavoro.
ho pensato la stessa identica cosa...

Speranza: piano piano... una mamma alla volta... e presto saranno tante...

non sentirti una goccia nel mare, ma piuttosto sii tu quella goccia che: calma, lenta e inesorabile scava la roccia :wub: :abbraccio:
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Messaggio da Azur » mar giu 07, 2011 8:51 pm

Speranza :abbraccio:
sei fantastica, fai un lavorone incredibile, e a qualcuna serve sicuramente...

non riesci a fare squadra con le altre tre che la pensano come te?
già il sentire di non essere sola potrebbe aiutarti...

un bacio enorme
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Messaggio da Kitiara » mar giu 07, 2011 9:00 pm

Speranza, mi spiace tantissimo che le cose vadano così e che persone come te, che fanno il loro lavoro con amore e onestà, con impegno e competenza si ritrovino a vivere questa frustrazione, però pensa a quelle mamme che ti hanno ascoltata e che ti ascoltano ogni giorno, che imparano dalle tue parole, che seguono i tuoi consigli e vivono la loro maternità e i loro bimbi con serenità e consapevolezza grazie a te... Ti abbraccio forte, continua ad essere come sei :abbraccio:
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