chiccha ha scritto: Io invece aspetterei che passi naturalmente questa fase di 'piccolettudine"
Personalmente non forzerei neanche un pò l'autonomia, gli darei la possibilità di esprimere i suoi sentimenti come sta facendo accogliendoli e rassicurandolo.
Poi passerà da sè
Questo è quello che faccio anche io, per lo meno.
A me, per esempio, è rimasto anche "appeso" il ciuccio notturno oltre al pannolo notturno!
(per il discorso imboccamento, nel mio caso ci sono altre origini, ma certo fatico proprio adesso ad evitarlo. Per fortuna uin po' questo ruolo lo svolge la mensa a scuola!)
Invece non ha mai usato frasi tipo "coccole
da piccolo" semplicemente perché non abbiamo mai detto (e lo vietiamo a chiunque sia controllabile!) che lui è grande: a me da piccolina dicevano sempre "tu sei grande, ormai" (2 anni di differenza da mia sorella e 3 e 1/2 da mio fratello) e a me non andava giù, perché fino alla sorellina ero io la piccola e poi all'improvviso ero diventata grande e non meritavo più il "trattamento" per me semplicemente normale da "piccoli"!!!
Quindi con lui, volontariamente né prima della nascita, né tantomeno dopo, abbiamo mai dato ad intendergli che le cose sarebbero dovute o potute cambiare e forse questo lo ha, parzialmente, rassicurato.
L'unica cosa è che ogni tanto precisava: "anche io sono piccolo, però" pefchè di fqatto qualche cambiamento c'era e lo vedeva da solo. E abbiamo coniato insieme l'espressione "piccolo-grande", semplicemente perché sapeva già camminare, parlare....
mangiare!
Solo dalla festa del papà ha cominciato a dire
spontaneamente, qualche volta, che è grande perché in casa abbiamo fatto un quadretto/lavoretto per il papà con le impronte di piedini e manione a confronto dei 2 e si è intenerito vedendo come sono piccole quelle del fratellino rispetto alle sue!
(Tanto che visto il successo -inaspettatamente :occhiodibue: e felicemente pedagogico ottenuto- e la tenerezza che ispira a tutti, ripeteremo l'operazione per il lavoretto Pasquale per i nonni!!!!)