Intanto mi permetto di dire che il tuo punto di vista non è "particolare" come lo definisci tu, ma semplicemente e magnificamente "intelligente"!!!!LauraDani ha scritto: insisto però con il dire che una madre (e una persona in genere) dovrebbe cercare in tutti i modi di pensare con la sua testa
e siccome mangiare non è una malattia, per me l'errore, se vuoi, è all'inizio, cioè nell'idea di pensare che dell'alimentazione di tuo figlio se ne debba occupare un medico
però forse il mio punto di vista è particolare
E la parte dela pasta al Ragù, la condivido (anche se il mio ha già assaggiato trippa alla romana e tagliatelle al tartufo, ma solo assaggiato e alla tenera età di 8 mesi!!! E adesso mi è anche un po' tornato indietro) perché una volta iniziato mi sembra che alcune mamme inizino a fare a gara con menu dall'antipasto al dolce dove verificare solo se gradisce o no, come se il punto fosse verificare i suoi gusti e non lasciarlo avvicinarsi al cibo con i suoi tempi (se poi pensi: di che gusti si parla che sono in formazione e si modificano più volte fino all'età adulta-e se rimarranno incinte potranno cambiare anche dopo!!!!) e comunque sempre con gradualità!!
Però, nonostante ti capisca e condivida il tuo pensiero, essendo tu una persona tosta e decisa, per renderti conto dovresti fare uno sforzo: "esci dal tuo corpo" :flaming: e prova ad entrare in quello di qualcuno che sa per esperienza indiretta di amiche madri, nonne, vicine di casa, fratelli minori, TV e riviste (apparentemente) specializzate che i bambini vanno trattati come esseri tanto delicati (e certo che i nostri cuccioli li vogliamo tutte trattare bene!) che non hanno la capacità di mangiare niente altro che pappe triturate e insipide, che è praticamente la stessa cosa a 3 mesi come a 6, perché in ogni caso devono imparare a digerire, che bisogna insegnargli a masticare possibilmente dopo un anno (perché hanno i denti....e guarda caso questo già limita la possibilità di valorizzare il loro istinto naturale del primo anno, dopo diventa più difficile- ma loro sanno il contrario), e che solo se sei una madre snaturata ti azzardi a dargli altro di sapore salato che non sia parmigiano e prosciutto cotto, e non rispetti diligentemente le delicate fasi del suo sviluppo secondo i dettami in uso.
Di solito quello che manca è un quadro più coerente e circostanziato di una serie di informazioni che infondo quella persona ha sempre avuto, che è altrettanto data per ovvia e risaputa persino da ogni mezzo informativo intorno a lei.
Anche e soprattutto, se vuoi essere davvero informato e non sbagliare (ti assicuro che per es. mia sorella è fra le persone più informate , diligenti e "devote" ai pasti dei suoi 2 pargoli) certo che ti informi, magari consultando chi per convenzione e tradizione si sa che è addetto a questo, e cioè, il pediatra (mia sorella ne ha ben 2 quello di base e una zia del marito) e guarda caso non ti suona male quello che dice perché ti spiega nel dettaglio come funziona, come non funziona, dosi, tempi e quantità adatte alla corporatura di tuo figlio e alla predisposizione familiare (presunta) ad allergie di famiglia (eh sì, alcuni fanno anche questo: personalizzano) in modo completamente coerente con quanto sapevi di doverti aspettare
Come fai a pensare che questa fase potrebbe essere trattata anche diversamente? Dovresti essere un malato paranoico per poter arrivare anche solo a pensare che" tutti vanno contro mano tranne te" (conosci la barzelletta?)!!!!
Oppure essere fuori dal comune, persona abituata a mettere in discussione tutto, anche ciò che viene scientificamente dato per assodato e "scientifico".
O aver avuto qualche pulce nell'orecchio che abbia, però, saputo toccare le corde giuste e che non ti appaia disfattista, ribelle per principio, incoerente....tanto da scartare ciò che ti dice perché lo reputi infondato, puramente speculativo e pericoloso.
(Mia sorella, ha detto che in fatto di allattamento e di allergie gli speciali di UPPA sono pieni di errori, perché il suo metodo, quello tradizionale, per lei è quello giusto, con tutta l'informazione -ovunque, anche su Internet- che ha cercato e trovato a supporto).
E poi ci sono le insicure e basta
e il pediatra dice ciò che sa essere giusto.cica ha scritto:secondo me parte del problema è che molte mamme vogliono uno schema con orari ingredienti e dosi sennò non si sentono sicure.
Appunto, anzi aggiungo che accade a partire dalla scoperta della gravidanza!lenina ha scritto:ma come si è creata questa situazione?
Forse perchè per anni l'alimentazione dei neonati a partire dalla nascita è stata trattata come una pratica medica e non come qualcosa di naturale?