La testardaggine
La testardaggine
In senso buono, ovviamente.
Arianna è, come molti bambini, molto testarda.
Ma quello che mi piace moltissimo del suo esserlo, è che lo fa in modo... ragionato, pacato, funzionale.
Lei non urla, non si arrabbia, non "perde tempo".
Lei ragiona, e trova una soluzione.
Lei SA cosa riuscirà a fare e non c'è modo di fermarla, a costo di limitarla senza motivo.
Mi accorgo che io ho molta fiducia in lei, ma certe volte non abbastanza, e fa cose che non avrei mai pensato riuscisse non solo a fare, ma alcune volte proprio pensare.
Esempi...
Ha preso la brutta abitudine di lanciare le cose quando non le vuole più.
Cosa che fa anche con i ciucci durante l'addormentamento (che avviene in camera da sola, al buio completo), perché dopo un po' si scaldano e ne vuole uno "fresco" (ne ha ben 4 a disposizione).
I ciucci sono sempre stati sul comodino, quando sentivo che ne cadeva uno o che lo lanciava, andavo a proporgliene un altro.
L'altra sera, dopo il tonfo del ciuccio, sono andata in camera e l'ho trovata penzoloni sopra la sbarra protettiva del letto per raggiungere un altro ciuccio sul comodino. Al buio.
L'ho un po' sgridata, dicendole che poteva cadere e farsi male, che se ha bisogno di un altro ciuccio vengo IO a darglielo, che non deve mettersi in posizioni simili, e le ho spostato i ciucci sull'altro lato del comodino, facendole presente che lì non ci sarebbe arrivata. Lei ha annuito col labbrino, ed è finita lì.
Ieri pomeriggio, dopo il nido, è in camera, si sta addormentando. Sento il tonfo. Apro la porta. La trovo in piedi (per scendere deve andare in fondo al letto, dove termina la sbarra e dove c'è anche un cuscino contro le cadute accidentali), accanto al comodino, che si sceglie un altro ciuccio. Sempre al buio. Sono convinta che se non fossi andata in camera, sarebbe risalita sul letto e si sarebbe reinfilata sotto al piumone, con il suo ciuccio cambiato.
Ieri pomeriggio, decidiamo di andare a fare il bagnetto. Si mette in testa che DEVE portare su anche il carrello con dentro la palla. Io le dico che non può portarlo su per le scale (nel senso che non ci riesce). Lei non demorde, mi sorride, e comincia la scalata. L'ho lasciata fare.
Nella foto si possono notare 2 gatti perplessi, e lei con la sua sicurezza, uno scalino alla volta...
Arianna è, come molti bambini, molto testarda.
Ma quello che mi piace moltissimo del suo esserlo, è che lo fa in modo... ragionato, pacato, funzionale.
Lei non urla, non si arrabbia, non "perde tempo".
Lei ragiona, e trova una soluzione.
Lei SA cosa riuscirà a fare e non c'è modo di fermarla, a costo di limitarla senza motivo.
Mi accorgo che io ho molta fiducia in lei, ma certe volte non abbastanza, e fa cose che non avrei mai pensato riuscisse non solo a fare, ma alcune volte proprio pensare.
Esempi...
Ha preso la brutta abitudine di lanciare le cose quando non le vuole più.
Cosa che fa anche con i ciucci durante l'addormentamento (che avviene in camera da sola, al buio completo), perché dopo un po' si scaldano e ne vuole uno "fresco" (ne ha ben 4 a disposizione).
I ciucci sono sempre stati sul comodino, quando sentivo che ne cadeva uno o che lo lanciava, andavo a proporgliene un altro.
L'altra sera, dopo il tonfo del ciuccio, sono andata in camera e l'ho trovata penzoloni sopra la sbarra protettiva del letto per raggiungere un altro ciuccio sul comodino. Al buio.
L'ho un po' sgridata, dicendole che poteva cadere e farsi male, che se ha bisogno di un altro ciuccio vengo IO a darglielo, che non deve mettersi in posizioni simili, e le ho spostato i ciucci sull'altro lato del comodino, facendole presente che lì non ci sarebbe arrivata. Lei ha annuito col labbrino, ed è finita lì.
Ieri pomeriggio, dopo il nido, è in camera, si sta addormentando. Sento il tonfo. Apro la porta. La trovo in piedi (per scendere deve andare in fondo al letto, dove termina la sbarra e dove c'è anche un cuscino contro le cadute accidentali), accanto al comodino, che si sceglie un altro ciuccio. Sempre al buio. Sono convinta che se non fossi andata in camera, sarebbe risalita sul letto e si sarebbe reinfilata sotto al piumone, con il suo ciuccio cambiato.
Ieri pomeriggio, decidiamo di andare a fare il bagnetto. Si mette in testa che DEVE portare su anche il carrello con dentro la palla. Io le dico che non può portarlo su per le scale (nel senso che non ci riesce). Lei non demorde, mi sorride, e comincia la scalata. L'ho lasciata fare.
Nella foto si possono notare 2 gatti perplessi, e lei con la sua sicurezza, uno scalino alla volta...
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