"pavor" notturno, solo che...
Non so se nel mio caso è proprio pavor, però (lo faceva Beatrice adesso non le succede più) lo fa anche Federico, specialmente se si addormenta prima del solito.
Già dal pianto capisco che non si è svegliato e infatti a differenza di quando è sveglio che si mette in piedi e mi chiama, lo trovo seduto nel lettino a volte occhi aperti a volte chiusi, che piange, a volte si dondola (Beatrice si dondolava quasi sempre) e se cerco di farlo sdraiare piange di più, gli sussuro di calmarsi e e lui piano piano ' si rimette il dito in bocca e ricomincia a dormire.
Già dal pianto capisco che non si è svegliato e infatti a differenza di quando è sveglio che si mette in piedi e mi chiama, lo trovo seduto nel lettino a volte occhi aperti a volte chiusi, che piange, a volte si dondola (Beatrice si dondolava quasi sempre) e se cerco di farlo sdraiare piange di più, gli sussuro di calmarsi e e lui piano piano ' si rimette il dito in bocca e ricomincia a dormire.
Aggiornamento.
Ne ho parlato con la pediatra nel quadro di un possibile sonnambulismo (tempo fa è caduto e si è fatto male, di notte). Mi ha prescritto del ferro, dicendo che spesso il pavor è associato ad una sua carenza. Vedremo.
Poi ne ho parlato con un'amica psicologa, che mi ha un pochino corretto l'idea che il pavor non sia "sintomo" di niente. Secondo lei è comunque un modo per il bambino di esprimere un'angoscia.
E in effetti, gli episodi sono cominciati durante la mia gravidanza di Giulia, che ho passato molto a letto, dedicandomi di meno ai gemelli... e ora che la sorellina è nata, e che lui la ama molto, comunque gli strilli notturni non sono certo calati.
Ne ho parlato con la pediatra nel quadro di un possibile sonnambulismo (tempo fa è caduto e si è fatto male, di notte). Mi ha prescritto del ferro, dicendo che spesso il pavor è associato ad una sua carenza. Vedremo.
Poi ne ho parlato con un'amica psicologa, che mi ha un pochino corretto l'idea che il pavor non sia "sintomo" di niente. Secondo lei è comunque un modo per il bambino di esprimere un'angoscia.
E in effetti, gli episodi sono cominciati durante la mia gravidanza di Giulia, che ho passato molto a letto, dedicandomi di meno ai gemelli... e ora che la sorellina è nata, e che lui la ama molto, comunque gli strilli notturni non sono certo calati.
Dario si svegliava sempre urlando a metà sonnellino pomeridiano, e andava calmato, ma non mi pare fosse pavorbeatrix ha scritto:... qui non è notturno ma diurno.
Insomma, avevo letto tempo fa (su UPPA, mi pare) del pavor notturno, bambini che si svegliano la notte urlando come terrorizzati, non ti riconoscono, non si calmano...
A Tancredi succede una cosa che se proprio non è questo, ci somiglia parecchio. Ma gli succede durante il pisolino del pomeriggio, sempre dopo circa un'ora da che si è addormentato.
Si sveglia, piange, chiaramente uno di noi va. Non si calma, lo prendiamo in braccio. Piange sempre più forte, si agita, si irrigidisce, butta la testa all'indietro. Lo portiamo alla luce, gli parliamo forte, e improvvisamente (a volte dopo 5 minuti, a volte 10, a volte prima) si calma, riprende il ciuccio, si accoccola in braccio, sospironi di fine pianto. Seguono 10 minuti di coccole, si rilassa, lo senti proprio che si abbandona.
Poi gli dici: "adesso andiamo a fare la ninna, Anna dorme, nel letto c'è il rospetto (il suo pupazzo) che ti aspetta, ecc..." e lui tutto tranquillo torna a letto, si mette comodo e si riaddormenta, e dorme altre due ore come niente fosse, magari.
A volte gli capita anche nelle prime ore di sonno la sera, ma mai in maniera così eclatante. In genere la sera basta ridargli il ciuccio, prenderlo un momento in braccio, e si calma subito.
Avete esperienza in merito? Sapete dirmi se sono veri e proprio incubi, o cosa?
Passerà da sè o c'è qualcosa che posso fare per aiutarlo?
però non erano nemmeno incubi, visto che era proprio una costante, per mesi o anni
diciamo un pavor soft
non ho mai capito esattamente cosa scattasse, ho solo assecondato stendedomi di fianco a lui e calmandolo
Credo anch'io sia cosìbeatrix ha scritto:
Poi ne ho parlato con un'amica psicologa, che mi ha un pochino corretto l'idea che il pavor non sia "sintomo" di niente. Secondo lei è comunque un modo per il bambino di esprimere un'angoscia.
E in effetti, gli episodi sono cominciati durante la mia gravidanza di Giulia, che ho passato molto a letto, dedicandomi di meno ai gemelli... e ora che la sorellina è nata, e che lui la ama molto, comunque gli strilli notturni non sono certo calati.
Giacomo ha avuto episodi simili quando ho provato a portarlo al nido l'inverno scorso
alla fine non ce l'ho piu' mandato e nel giro di un paio di settimane ha ricominciato a dormire tranquillo