Estivill a tavola
E come si fa, materialmente, a ingozzare un bambino a forza? Chiuderà la bocca, no? Sputerà? Se anche inghiotte immagino che vomiterà, poi? No?Elisa ha scritto:ma questo è un genio.
del male, ovviamente.
sono senza parole.
in realtà ho visto tanti altri malefici trucchetti x far mangiare i bambini che non mi stupisco più di niente, forse in questo caso estville è meglio che ingozzare il bambino a forza (visto, da mia suocera)
Ma io penso che l'ansia un po' sia voluta, nel senso che tutto l'apparecchia sparecchia credo serva a far capire al bambino che alla terza basta, o mangi quel che c'è o non mangi più (poi non so se dia possibilità di dare fuori pasto qualora il bimbo avesse fame dopo, a naso credo di no...). Dai un giorno che dopo la terza volta che sparecchio non mangi, dai il giorno dopo, credo miri a creare una sorta di condizionamento (o mangio quando me lo danno o niente).mirtilla82 ha scritto:questo è matto da legare
non vedo il senso di fare tutta sta giostra, apparecchia-sparecchia-riapparecchia- risparecchia.....
poi....tutto ogni 3-4 minuti a salire man mano
boh! il tempo è talmente minimo che non permette manco al bimbo di distrarsi dal primo tentativo di pappa...quindi come accettarlo poi?
e secondo me carica troppo di ansia il momento questo ripetuto giochetto
Per me è una brutta impostazione del rapporto con il cibo, ma magari sarebbe peggio tenerlo lì mezz'ora insistendo ininterrottamente, questo non lo so. C'è chi tiene il bimbo seduto a tavola finchè non finisce, o ripropone lo stesso piatto del pranzo a cena e a colazione il giorno dopo finchè non viene mangiato... confronto a questo ecco, magari è meglio Estivill...
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continuo a non capirne il senso
io se non ha fame lo scendo e lo lascio giocare, ma a lungo
lo faccio distrarre dal momento pappa, e gioco con lui
poi riprovo...e mangia
e se non mangia...si vede che non ha fame
io questo impostarla sul "o mangio quando me lo danno o niente" lo vedo bruttissimo, frustante e punitivo
anche il riproporre il piatto all'infinito finchè lo mangia non mi piace
e l'ho vissuto sulla mia pelle
no! posso passarlo la sera, pensando che a pranzo non aveva voglia di quella cosa...se non lo vuole basta, lo mangio io o lo do al gatto
riproporlo all'infinito...pure qua lo vedo frustrante
io se non ha fame lo scendo e lo lascio giocare, ma a lungo
lo faccio distrarre dal momento pappa, e gioco con lui
poi riprovo...e mangia
e se non mangia...si vede che non ha fame
io questo impostarla sul "o mangio quando me lo danno o niente" lo vedo bruttissimo, frustante e punitivo
anche il riproporre il piatto all'infinito finchè lo mangia non mi piace
e l'ho vissuto sulla mia pelle
no! posso passarlo la sera, pensando che a pranzo non aveva voglia di quella cosa...se non lo vuole basta, lo mangio io o lo do al gatto
riproporlo all'infinito...pure qua lo vedo frustrante
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Ma credo che la base di partenza sia diversa Mirtilla.
Estivill pensa che si debbano dare delle regole, nel sonno, nella pappa, immagino anche in altri campi.
Che è già un assunto di base da cui io sono molto lontana (nel senso che per me i bisogni primari si AUTO-regolano). Però nella visione estivilliana il fatto che sia il bimbo a dire "ora no, dopo sì" penso sia inaccettabile. Tu gli devi insegnare a mangiare a ore pasti, stop.
Sul riproporre o sul non alzarsi da tavola a me da piccina toccava, con mio papà, e le cose che oggi non mangio (tante!) sono quelle che sono stata obbligata a mangiare. Poi che c'entra, se non hai toccato una cosa per pranzo certo che te la propongo a cena, se è ancora buona, magari ti vien voglia... ma non è un braccio di ferro per piegarti e insegnarti a non rifiutare quello che c'è (deciso da me).
Estivill pensa che si debbano dare delle regole, nel sonno, nella pappa, immagino anche in altri campi.
Che è già un assunto di base da cui io sono molto lontana (nel senso che per me i bisogni primari si AUTO-regolano). Però nella visione estivilliana il fatto che sia il bimbo a dire "ora no, dopo sì" penso sia inaccettabile. Tu gli devi insegnare a mangiare a ore pasti, stop.
Sul riproporre o sul non alzarsi da tavola a me da piccina toccava, con mio papà, e le cose che oggi non mangio (tante!) sono quelle che sono stata obbligata a mangiare. Poi che c'entra, se non hai toccato una cosa per pranzo certo che te la propongo a cena, se è ancora buona, magari ti vien voglia... ma non è un braccio di ferro per piegarti e insegnarti a non rifiutare quello che c'è (deciso da me).
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ecco....si la base di partena a sto punto è diversa
i bisogni si autoregolano
io do una routine di base, si, pisolino o pappa che sia....ma se un giorno non ha sonno e non vuol dormire non mi metto a urlare e strappare i capelli
e se non ha fame...non mangia
capita pure a noi a volta di non avere fame alla solita ora
ma mangiamo per abitudine, per causa di tempi, per nutrirci.
i bambini non possono capire ste cose....e se non hanno fame non aprono la bocca. stop
farà merenda poi, prima e in maniera più adeguata, ma non mi metto a pestarlo con la cucchiarella come facevano a me, a prenderl oa schiaffi per infilargli ogni singolo boccone o a strillare come una pazza
non lo vuoi. amen!
i bisogni si autoregolano
io do una routine di base, si, pisolino o pappa che sia....ma se un giorno non ha sonno e non vuol dormire non mi metto a urlare e strappare i capelli
e se non ha fame...non mangia
capita pure a noi a volta di non avere fame alla solita ora
ma mangiamo per abitudine, per causa di tempi, per nutrirci.
i bambini non possono capire ste cose....e se non hanno fame non aprono la bocca. stop
farà merenda poi, prima e in maniera più adeguata, ma non mi metto a pestarlo con la cucchiarella come facevano a me, a prenderl oa schiaffi per infilargli ogni singolo boccone o a strillare come una pazza
non lo vuoi. amen!