ancora non parla
un pò di confusione...
ciao...mi interessa particolarmente l'argomento visto che sono una logopedista e lavoro con bimbi molto piccoli..
comunque se può interessarvi vorrei darvi qualche informazione:
partiamo dal fatto che ogni bimbo ha i suoi tempi come giustamente voi dite, c'è una grossa variabilità da un bambino a un altro ed è inutile e poco corretto fare confronti quando sono molto piccoli.
Ci sono le famose "tappe" e di queste se ne può parlare:
di solito verso i 6 mesi e fino ad un anno, un anno e mezzo i bimbi inziano a emettere suoni e vocalizzi che diventano via via più vari e articolati, le prime paroline compaiono generalmente intorno ad un anno e sono soprattutto nomi di persone o routine sociali (mamma,papà, ciao,più per dire non c'è più, bum, pappa..). Intorni ai due anni i bimbi inziano a mettere insieme due o più parole in fila quindi ad esempio "mamma pappa" o "papà via" per esprimere dei concetti.A tre anni la frase è più lunga e il vocabolario molto più ampio, anche se fino ai 4 annni-4 anni e mezzo lo sviluppo fonologico cioè dei suoni continua quindi la pronuncia di alcune lettere non è ancora corretta.
Ovviamente come detto prima ci sono delle variabili abbastanza importanti da un bambino ed un altro. genralmente si prende come età limite i due anni e mezzo-tre anni età entro la quale i bimbi che ancora non hanno inziato a parlare o che dicono meno di 8 paroline sono considerati "in ritardo" rispetto alla media; è comunque bene sapere che molti di questi bambini recuperano da soli il ritardo e partono tranquillamente, altri invece mantengono delle difficoltà soprattutto di pronuncia oltre il limite di tempo e di conseguneza hanno bisogno di essee aiutati per non strutturare un disturbo di linguaggio.
Il consiglio che di solito si dà ai genitori è di aspettare almeno i due anni e mezzo e pioi eventualmente se non parlano ancora provare a chiedre informazioni o consigli, almeno per stare tranquilli sullo sviluppo dei loro bimbi.
Quando sono piccoli comunque è fondamentale osservare altre al linguaggio il livello di comprensione, l'uso dello sguardo, i gesti.
Un saluto a tutte
comunque se può interessarvi vorrei darvi qualche informazione:
partiamo dal fatto che ogni bimbo ha i suoi tempi come giustamente voi dite, c'è una grossa variabilità da un bambino a un altro ed è inutile e poco corretto fare confronti quando sono molto piccoli.
Ci sono le famose "tappe" e di queste se ne può parlare:
di solito verso i 6 mesi e fino ad un anno, un anno e mezzo i bimbi inziano a emettere suoni e vocalizzi che diventano via via più vari e articolati, le prime paroline compaiono generalmente intorno ad un anno e sono soprattutto nomi di persone o routine sociali (mamma,papà, ciao,più per dire non c'è più, bum, pappa..). Intorni ai due anni i bimbi inziano a mettere insieme due o più parole in fila quindi ad esempio "mamma pappa" o "papà via" per esprimere dei concetti.A tre anni la frase è più lunga e il vocabolario molto più ampio, anche se fino ai 4 annni-4 anni e mezzo lo sviluppo fonologico cioè dei suoni continua quindi la pronuncia di alcune lettere non è ancora corretta.
Ovviamente come detto prima ci sono delle variabili abbastanza importanti da un bambino ed un altro. genralmente si prende come età limite i due anni e mezzo-tre anni età entro la quale i bimbi che ancora non hanno inziato a parlare o che dicono meno di 8 paroline sono considerati "in ritardo" rispetto alla media; è comunque bene sapere che molti di questi bambini recuperano da soli il ritardo e partono tranquillamente, altri invece mantengono delle difficoltà soprattutto di pronuncia oltre il limite di tempo e di conseguneza hanno bisogno di essee aiutati per non strutturare un disturbo di linguaggio.
Il consiglio che di solito si dà ai genitori è di aspettare almeno i due anni e mezzo e pioi eventualmente se non parlano ancora provare a chiedre informazioni o consigli, almeno per stare tranquilli sullo sviluppo dei loro bimbi.
Quando sono piccoli comunque è fondamentale osservare altre al linguaggio il livello di comprensione, l'uso dello sguardo, i gesti.
Un saluto a tutte