Il metodo E.A.S.Y......
anche io con la SOphia ho cercato ad impostarle degli orari... ma non riuscendoci ho lasciato perdere. Lessi "Fate la nanna", ho provato a mettere in pratica i suggerimenti di sto libro, ma... non sono arrivata al risultato neanche la prima volta, continuava a piangere e piangere, poverina... non me la sono proprio sentita di continuare.
Poi crescendo, ho visto che il raggiungimento delle tappe, da parte del bambino, avviene in modo molto naturale, senza pressioni o programmazioni... in modo, alla fine, "easy" (appunto)
Poi crescendo, ho visto che il raggiungimento delle tappe, da parte del bambino, avviene in modo molto naturale, senza pressioni o programmazioni... in modo, alla fine, "easy" (appunto)
letto e....accantonato!!! :fing: ..non mi è piaciuta la calssificazione dei bimbi, dal momento che Pìe è un po' un insieme di tutte le categorie o sono io che mi rifiuto di inquadrarlo...i bimbi sono tutti diversi e l'unica regola generale da applicare è che hanno bisogno di molto amore..poi qualcuno è più coccolone, altri meno, qualcuno mangia e dorme sempre ad orari fissi, altri no..per me gli unici libri utili ed indispensabili sono stati quelli di gonzales e piermarini..
Boh, a me è piaciuto, ovvio solo in alcuni aspetti.
Mi è piaciuta l'idea che ci sia una minima "organizzazione" del tempo: io non sono mai riuscita a capire i differenti pianti (per fame, sonno, ecc.), e mi è stato utile capire che se aveva già mangiato e dopo 20 minuti piangeva, forse era sporca o forse voleva una coccola o forse era annoiata ecc.
Mi è servito il suo "metodo" per abituare il bambino alla culla/lettino: non volevo fare cosleeping, ma non volevo lasciare la bambina a piangere da sola come dicevano molti intorno a me, e questo libro mi ha dato alcune buone idee su come gestire la cosa.
Mi è piaciuta, soprattutto, l'idea di osservare il proprio figlio, per capire la sua precisa individualità e sulla base di questo trovare un modo di approcciarsi con lui.
e mi è piaciuto il fatto che suggerisce di parlare sempre al bambino, di spiegargli cosa gli si sta facendo e cosa gli si chiede
Trovo che sia molto antiallattamento, io ho letto tutto e poi non ho seguito una cippa di quello che ha scritto, mia figlia ci metteva 40 minuti a fare la poppata e ha sempre poppato dai 2 seni: se avessi seguito la hoggs non sarei riuscita a fare nepppure quei 4 mesi di allattamento che ho fatto.
ma questo vale anche per tanti altri consigli che ho ricevuto sull'allattamento.
io ancora oggi non so in quale classificazione rientra mia figlia, ma non ho mai risposto a tutto ilq uestionario, non mi è mai interessato.
io ho trovato rassicurante, a differenza di quanto scrivete, il fatto di sapere che alcuni bambini piangono, urlano, non dormono, ecc perchè è la loro indole, non pperchè io sono una pessima madre.
va bè, magari volevo raccontarmela così, però io avevo il terrore che Daniela piangesse perchè io ero inetta
Mi è piaciuta l'idea che ci sia una minima "organizzazione" del tempo: io non sono mai riuscita a capire i differenti pianti (per fame, sonno, ecc.), e mi è stato utile capire che se aveva già mangiato e dopo 20 minuti piangeva, forse era sporca o forse voleva una coccola o forse era annoiata ecc.
Mi è servito il suo "metodo" per abituare il bambino alla culla/lettino: non volevo fare cosleeping, ma non volevo lasciare la bambina a piangere da sola come dicevano molti intorno a me, e questo libro mi ha dato alcune buone idee su come gestire la cosa.
Mi è piaciuta, soprattutto, l'idea di osservare il proprio figlio, per capire la sua precisa individualità e sulla base di questo trovare un modo di approcciarsi con lui.
e mi è piaciuto il fatto che suggerisce di parlare sempre al bambino, di spiegargli cosa gli si sta facendo e cosa gli si chiede
Trovo che sia molto antiallattamento, io ho letto tutto e poi non ho seguito una cippa di quello che ha scritto, mia figlia ci metteva 40 minuti a fare la poppata e ha sempre poppato dai 2 seni: se avessi seguito la hoggs non sarei riuscita a fare nepppure quei 4 mesi di allattamento che ho fatto.
ma questo vale anche per tanti altri consigli che ho ricevuto sull'allattamento.
io ancora oggi non so in quale classificazione rientra mia figlia, ma non ho mai risposto a tutto ilq uestionario, non mi è mai interessato.
io ho trovato rassicurante, a differenza di quanto scrivete, il fatto di sapere che alcuni bambini piangono, urlano, non dormono, ecc perchè è la loro indole, non pperchè io sono una pessima madre.
va bè, magari volevo raccontarmela così, però io avevo il terrore che Daniela piangesse perchè io ero inetta
stefyna77 ha scritto:io non ho neanche provato
noi coosleppiamo felicemente
Quoto.lenina ha scritto:è noto che i bimbi sono tutti dei robot adattabili ai ritmi decidi dai genitori.
Sostiene che il suo metodo non sia a "orario" ma vorrei capire come altro si potrebbe definire.
Poi l'idea di riempire la pancia la sera per farli dormire di notte è proprio antiallattamento
L'ho letto e subito accantonato, non condividendo nè l'assunto di fondo (che i bambini siano catalogabili) nè gli obiettivi (ad es. io non volevo affatto che tirasse tutta la notte prima dell'anno, non ho capito perchè si debba andarsi a cercare la sids).