una madre codarda per un figlio fin troppo coraggioso

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Palli
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una madre codarda per un figlio fin troppo coraggioso

Messaggio da Palli » gio ott 21, 2010 11:19 am

Samuele ha le unghie degli alluci tremende: taglienti come lame, facili a spezzarsi, ancor più facili ad incarnarsi nonostante le nostre mille attenzioni al riguardo.

L’estate scorsa poverino ha dovuto soffrire parecchio durante 3 sedute da uno specialista per sistemare con tanta pazienza l’unghietta del piede destro ed evitare, come un medico pazzo ci disse, di fargliela sfilare.

Dopo un anno ci siamo ricascati con il piedino sinistro.

Ieri pomeriggio era dai nonni che mi hanno chiamato dicendomi che Sami lamentava dolore al piedino. Gli hanno controllato l’unghia trovando in effetti la pelle molto arrossata su un lato.

Mio marito ha chiamato quello stesso specialista che gli ha detto di portarglielo subito. Erano le 18.30.

Io esco dal lavoro alle 19. Appena uscita son corsa a raggiungerli perché sapevo che Samuele avrebbe avuto bisogno anche della sua mamma.

Eppure, durante il tragitto mi son ritrovata a sperare che mio marito mi telefonasse dicendomi che avevano già fatto.

Sono una codarda, mi sono sentita e mi sento tremendamente in colpa per avere anche solo pensato di lasciare Samuele senza di me ad affrontare quella situazione, potenzialmente dolorosa per lui.

E dato che era una speranza, la mia, che non meritava di trovare accoglimento quando sono arrivata Samuele stava ancora aspettando di essere visto.

E lui, che è bravissimo e infinitamente più coraggioso di sua mamma, si è fatto sistemare l’unghietta senza nemmeno piangere.
Ha solo voluto sapere per filo e per segno cosa gli stava facendo e ha minacciato il doc che gli avesse fatto male poi lui si sarebbe arrabbiato tanto e non lo avrebbe portato a mangiare la pizza.

Però che schifo di mamma. Ho provato a mettere la mia paura di vederlo soffrire davanti al suo bisogno di avermi vicino…


Saosina
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Messaggio da Saosina » gio ott 21, 2010 11:32 am

Una madre DAVVERO codarda avrebbe trovato una scusa per non andare, fregandosene del fatto che il suo cucciolo aveva bisogno di lei!!

I pensieri a volte ci sfuggono di mano, ma non dobbiamo sentirci in colpa per questo. Quello che conta veramente sono le azioni che compiamo e tu non hai nulla da rimproverati perchè c'eri! Eri li con lui!



E poi per noi mamme è straziante vedere soffrire i nostri piccoli! :marika:




Ti aggiungo un esempio: quando i nostri piccoli ci fanno perdere la pazienza non ti viene mai da pensare "mò lo meno! Lo disintegro!" ma non per questo ti senti in colpa, mica lo disintegri per davvero no?
Questo pensiero a volte ci calma facendo in modo di farci ritrovare la calma necessaria per sopportarli...

A volte i pensieri servono a darci il coraggio. La tua mente ha focalizzato l'immagine del tuo bimbo già uscito dal medico per tranquillizzarti e farti trovare la forza per raggiungerlo.... E non vedo nulla di male in questo....

Tu c'eri con lui. punto... è questo che conta!
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Messaggio da Palli » gio ott 21, 2010 11:46 am

Saosina_grafica ha scritto:Una madre DAVVERO codarda avrebbe trovato una scusa per non andare, fregandosene del fatto che il suo cucciolo aveva bisogno di lei!!

I pensieri a volte ci sfuggono di mano, ma non dobbiamo sentirci in colpa per questo. Quello che conta veramente sono le azioni che compiamo e tu non hai nulla da rimproverati perchè c'eri! Eri li con lui!



E poi per noi mamme è straziante vedere soffrire i nostri piccoli! :marika:




Ti aggiungo un esempio: quando i nostri piccoli ci fanno perdere la pazienza non ti viene mai da pensare "mò lo meno! Lo disintegro!" ma non per questo ti senti in colpa, mica lo disintegri per davvero no?
Questo pensiero a volte ci calma facendo in modo di farci ritrovare la calma necessaria per sopportarli...

A volte i pensieri servono a darci il coraggio. La tua mente ha focalizzato l'immagine del tuo bimbo già uscito dal medico per tranquillizzarti e farti trovare la forza per raggiungerlo.... E non vedo nulla di male in questo....

Tu c'eri con lui. punto... è questo che conta!
Grazie Saosina per la tue parole.. bellissime e di conforto :bacio:

Non ti nego però che mi apprezzerei e stimerei di più se non avessi neanche certi pensieri. Anche perchè è capitato anche in qualche altra occasione che mi attraversassero la mente
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Titty
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Messaggio da Titty » gio ott 21, 2010 11:56 am

...ognuno di noi ha il suo modo di reagire davanti a varie situazioni...ma questo non fa di te una mamma codarda! toglitelo dalla testa!!!

Ogni mamma non vorrebbe mai vedere il proprio figlio "torturato" dai dottori, te lo dice una che la prima volta che gabry fu bucato in ospedale per un prelievo ( aveva solo 3 mesi e mezzo...) mi sono sentita morire, mi sono sentita male io per lui.

Ti abbraccio cara Palli e un abbraccio al tuo ometto più coreggioso di te!!! :abbraccio:
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Messaggio da Palli » gio ott 21, 2010 12:14 pm

Nefer ha scritto:Ogni mamma non vorrebbe mai vedere il proprio figlio "torturato" dai dottori, te lo dice una che la prima volta che gabry fu bucato in ospedale per un prelievo ( aveva solo 3 mesi e mezzo...) mi sono sentita morire, mi sono sentita male io per lui.
Quando toccò a Samuele essere "bucato" in ospedale aveva 19 mesi, piangeva disperato, si divincolava, lo trattenevano a forza in 3, lui mi cercava implorante con lo sguardo.

Non ce l'ho fatta, mi si è oscurata la vista, mi veniva da rimettere, barcollavo, mi hanno accompagnata fuori.
L'ho affidato a suo papà.
Fuori sono scoppiata in lacrime sentendomi, come ieri, una gran codarda, uno schifo di madre.

Un'anima gentile, una specializzanda, allora venne in mio aiuto con una storiella che non so quanto ha del vero ma mi fu di gran conforto in quel momento.
Mi disse che era meglio che io non fossi con lui, che lui non mi vedesse mentre gli fecevano del male, perchè avrebbe potuto pensare "perchè mamma sat lì ferma e non fa nulla per "salvarmi". Mi disse: "lei accorra in suo aiuto appena hanno fatto, lo prenda in braccio e gli dica "ora c'è mamma con te, non può più succedere nulla di brutto...

Grazie Nefer, ricambio il tuo abbraccio.
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