Pediatri, storia di ordinaria follia...
Pediatri, storia di ordinaria follia...
O. dieci giorni fa aveva una bruttissima tosse, con difficoltà a respirare.
L’accompagno io dalla pediatra assieme alla zia, visto che quest’ultima non capisce l’italiano.
La trova effettivamente con una brutta bronchite asmatica: cortisone, antibiotico e aerosol 4-5 volte al giorno. Dice, ovviamente, di tenerla a casa dal nido almeno tutta la settimana e metà della successiva, dopo ci saremmo risentite per rivedere la bimba e farle il certificato.
Passato questo tempo, la mamma rimanda la bambina al nido.
Qui mi fanno notare dopo qualche giorno che, sebbene l’abbiano accettata, è necessario il certificato di riammissione e che comunque la bambina ha da qualche giorno una brutta irritazione ai genitali e loro devono essere sicuri che non sia infettiva .
Richiamo io la pediatra.
Le chiedo se può rivedere la bambina, sia per il certificato, sia per comprendere cosa fosse questa irritazione (aveva proprio le piaghe).
Mi risponde: “se la bambina è guarita non c’è bisogno che la veda., venga la mamma a ritirare il certificato fra una visita e l’altra. Per l’irritazione metta questa crema e le dia dei fermenti!”
Insisto ma lei continua a liquidarmi così.
La mamma va a ritirare il certificato martedì mattina, lo porta al nido mercoledì ma su mio invito tiene a casa di nuovo la bimba giovedì, venerdì e oggi perché di nuovo molto raffreddata (approfittando degli ultimi giorni di permanenza della zia).
Essendo, però, passati altri 5 giorni necessità di un nuovo certificato.
Richiama la pediatra e le spiega che avrebbe piacere che vedesse la bimba perché ha di nuovo la tosse
La pediatra le risponde :”La bimba è malata, la tenga a casa dal nido, le prescrivo l’antibiotico.
Non ho tempo di visitarla fino alla settimana prossima. Passi a prendere la ricetta”.
Quando la mamma me lo dice mi arrabbio moltissimo e le dico che assolutamente non da un altro antibiotico alla bimba perché non ne ha bisogno.
Lei mi dice che la dottoressa le ha detto di farsi dare dei giorni di malattia per poter stare a casa dal lavoro e tenere a casa la bambina.
Io le dico che
Se la bambina è malata ha il diritto di essere visitata, se non lo è ha il diritto di avere il certificato per tornare al nido.
Mi telefona la scuola, e ancora mi dicono che hanno bisogno di una visita accurata pediatrica e di un certificato di non infettività della bambina.
Mi richiama anche la mamma, dicendomi che è andata di persona dalla pediatra che le ha allungato la ricetta dell’antibiotico e un certificato di riammissione. LA mamma allora le ha detto che l’antibiotico glielo aveva appena dato e la dottoressa le dice che allora non va bene. E le allunga solo il certificato.
Arrabbiatissima prendo O. e vado di persona dalla pediatra. Approfitto dell’uscita di una paziente e le dico che ho bisogno che visiti la bambina. Lei dice che la mamma ha già preso il certificato e che non le ha detto della irritazione. Io però aggiungo che le ho telefonato di persona per chiedere una visita.
Lei, visibilmente scocciata, mi dice di aspettare che dopo la vedrà. Passa più di un’ora e mezza. Un’unica visita fatta, esce, mi guarda e continua a far entrare altra gente….
Io avevo gli altri a casa e dovevo assolutamente rientrare. Ho preso O. e sono venuta a casa.
Adesso ho chiamato il mio pediatra che, molto gentilmente, me la vede.
Però dico che non si può lavorare così! Visitare la gente per telefono, prescrivere antibiotici a caso, approfittando magari del fatto che sono stranieri e non possono ribattere.
Sono quasi indecisa se fare una denuncia...
L’accompagno io dalla pediatra assieme alla zia, visto che quest’ultima non capisce l’italiano.
La trova effettivamente con una brutta bronchite asmatica: cortisone, antibiotico e aerosol 4-5 volte al giorno. Dice, ovviamente, di tenerla a casa dal nido almeno tutta la settimana e metà della successiva, dopo ci saremmo risentite per rivedere la bimba e farle il certificato.
Passato questo tempo, la mamma rimanda la bambina al nido.
Qui mi fanno notare dopo qualche giorno che, sebbene l’abbiano accettata, è necessario il certificato di riammissione e che comunque la bambina ha da qualche giorno una brutta irritazione ai genitali e loro devono essere sicuri che non sia infettiva .
Richiamo io la pediatra.
Le chiedo se può rivedere la bambina, sia per il certificato, sia per comprendere cosa fosse questa irritazione (aveva proprio le piaghe).
Mi risponde: “se la bambina è guarita non c’è bisogno che la veda., venga la mamma a ritirare il certificato fra una visita e l’altra. Per l’irritazione metta questa crema e le dia dei fermenti!”
Insisto ma lei continua a liquidarmi così.
La mamma va a ritirare il certificato martedì mattina, lo porta al nido mercoledì ma su mio invito tiene a casa di nuovo la bimba giovedì, venerdì e oggi perché di nuovo molto raffreddata (approfittando degli ultimi giorni di permanenza della zia).
Essendo, però, passati altri 5 giorni necessità di un nuovo certificato.
Richiama la pediatra e le spiega che avrebbe piacere che vedesse la bimba perché ha di nuovo la tosse
La pediatra le risponde :”La bimba è malata, la tenga a casa dal nido, le prescrivo l’antibiotico.
Non ho tempo di visitarla fino alla settimana prossima. Passi a prendere la ricetta”.
Quando la mamma me lo dice mi arrabbio moltissimo e le dico che assolutamente non da un altro antibiotico alla bimba perché non ne ha bisogno.
Lei mi dice che la dottoressa le ha detto di farsi dare dei giorni di malattia per poter stare a casa dal lavoro e tenere a casa la bambina.
Io le dico che
Se la bambina è malata ha il diritto di essere visitata, se non lo è ha il diritto di avere il certificato per tornare al nido.
Mi telefona la scuola, e ancora mi dicono che hanno bisogno di una visita accurata pediatrica e di un certificato di non infettività della bambina.
Mi richiama anche la mamma, dicendomi che è andata di persona dalla pediatra che le ha allungato la ricetta dell’antibiotico e un certificato di riammissione. LA mamma allora le ha detto che l’antibiotico glielo aveva appena dato e la dottoressa le dice che allora non va bene. E le allunga solo il certificato.
Arrabbiatissima prendo O. e vado di persona dalla pediatra. Approfitto dell’uscita di una paziente e le dico che ho bisogno che visiti la bambina. Lei dice che la mamma ha già preso il certificato e che non le ha detto della irritazione. Io però aggiungo che le ho telefonato di persona per chiedere una visita.
Lei, visibilmente scocciata, mi dice di aspettare che dopo la vedrà. Passa più di un’ora e mezza. Un’unica visita fatta, esce, mi guarda e continua a far entrare altra gente….
Io avevo gli altri a casa e dovevo assolutamente rientrare. Ho preso O. e sono venuta a casa.
Adesso ho chiamato il mio pediatra che, molto gentilmente, me la vede.
Però dico che non si può lavorare così! Visitare la gente per telefono, prescrivere antibiotici a caso, approfittando magari del fatto che sono stranieri e non possono ribattere.
Sono quasi indecisa se fare una denuncia...
Guarda che la maggior parte dei pediatri purtroppo sono così. Non visitano fanno prescrizioni per telefono e ti trattano come una cretina. Io alla fine mi ero rassegnata a partarle su in pediatria da me (meno male che ci avevo lavorato e mi conoscevano), appena hanno compiuto gli 8 anni ho chiesto al mio medico di base se le prendeva in carico lui spiegandogli la situazione che ringraziando Dio ha capito ed accetato.
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no, beh, la maggior parte addirittura?katialuca ha scritto:Guarda che la maggior parte dei pediatri purtroppo sono così. Non visitano fanno prescrizioni per telefono e ti trattano come una cretina. Io alla fine mi ero rassegnata a partarle su in pediatria da me (meno male che ci avevo lavorato e mi conoscevano), appena hanno compiuto gli 8 anni ho chiesto al mio medico di base se le prendeva in carico lui spiegandogli la situazione che ringraziando Dio ha capito ed accetato.
io comunque segnalerei la cosa sia per telefono che per iscritto alla asl. non ricordo come si chiama la figura, ma c'è un responsabile dei medici di base e pediatri!
sono dell'idea che una lettera tu, una un'altra mamma e così via, poi qualcosa si muove!!
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