Quello vicino casa, per comodità.
Quello che ti offre la possibilità di fare un parto naturale, magari in vasca...
Quello che ti garantisce l'epidurale 24 ore su 24.
Quello che ha neonatologia di terzo livello...
Quello che ha il rilevatore anti-suocera.
Ma tutte ste robe messe insieme non è possibile? Si lo so lo so, magari anche un fettino di culo attaccato all'osso e tagliato fino...
Col primo non ci pensavo a ste robe, ma ora mi vengono tutti i dubbi dell'universo.
Voi come avete ragionato?
E su Roma cosa mi ditre sulle varie strutture=
Come scegliere l'ospedale?
Dipende dalle priorità.
per me è FONDAMENTALE il rooming-in non andrei mai in un reparto che non lo garantisce.
La neonatologia mi interessa "meno" (potessi averli entrambi ovviamente sarebbe meglio ma qui non si può) perchè penso che nel caso (sperando di no) c'è il tempo per un trasferimento (comunque il personale è preparato a intervenire e i primi interventi richiedono persone e l'unità di trasporto intensiva devono averla).
Mi interessa che siano veramente vicini al parto naturale, che mi permettano subito dopo il parto di tenere la bimba con me prima di lavarla ecc...
L'epidurale non mi interessa molto (di nuovo essendo a rischio induzione se ci fosse stata una struttura che oltre al resto offriva anche l'epidurale l'avrei scelta)
Il radar antitutti mi interessa molto, uno dei motivi per cui non torno a Piombino è proprio che le visite sono libere e c'è sempre via vai.
per me è FONDAMENTALE il rooming-in non andrei mai in un reparto che non lo garantisce.
La neonatologia mi interessa "meno" (potessi averli entrambi ovviamente sarebbe meglio ma qui non si può) perchè penso che nel caso (sperando di no) c'è il tempo per un trasferimento (comunque il personale è preparato a intervenire e i primi interventi richiedono persone e l'unità di trasporto intensiva devono averla).
Mi interessa che siano veramente vicini al parto naturale, che mi permettano subito dopo il parto di tenere la bimba con me prima di lavarla ecc...
L'epidurale non mi interessa molto (di nuovo essendo a rischio induzione se ci fosse stata una struttura che oltre al resto offriva anche l'epidurale l'avrei scelta)
Il radar antitutti mi interessa molto, uno dei motivi per cui non torno a Piombino è proprio che le visite sono libere e c'è sempre via vai.
Paura di cosa? Di problemi al piccolo?Sharazade ha scritto:Io non so perchè ho paura. Non so spiegarmi. Invidio la tua sicurezza.
Guarda io è una cosa su cui mi sono un po' informata.
A parte che qui anche volendo non c'è una struttura con TIN quindi avrei dovuto fare un sacco di chilometri (e già sta volta ne farò 50 eh)
Poi tutti gli ospedali devono ovviamente avere certe attrezzature, e personale preparato che intervenga per emergenza, intanto se serve viene disposto lo spostamento.
(nel caso capitasse ovviamente firmerei e chiederei la dimissione immediata per me)
Non sono tranquilla, a me i giorni in ospedale spaventano parecchio eh, ma proprio per questo scelgo una struttura più vicina ai miei desideri e meno "ospedaliera" (qui l'alternativa è pisa dove i bimbi sono tutti i neonatologia e se non ce la fai ad alzarti neppure te li portano i camera)
Nel tuo caso direi radar antisuocera 
per me la scelta è stata la vicinanza, perchè ho il marito che viaggia, i parenti lontani, e se arrivo a termine ci sarà mia madre, ma se accade stamattina devo chiamare il 118, quindi DEVO chiamare il più vicino
Poi mi è andata bene, l'ospedale dove vado io ha un concetto molto naturale del parto, la vasca, il rooming in ecc....
per me la scelta è stata la vicinanza, perchè ho il marito che viaggia, i parenti lontani, e se arrivo a termine ci sarà mia madre, ma se accade stamattina devo chiamare il 118, quindi DEVO chiamare il più vicino
Poi mi è andata bene, l'ospedale dove vado io ha un concetto molto naturale del parto, la vasca, il rooming in ecc....
Io ho scelto il mio perchè è vicino e quindi più comodo per me e Davide che siamo da soli, perchè fa rooming-in, perchè sono in linea di massima per il parto naturale, ma non ad ogni costo, perchè è cmq vicino a Monza dove c'è una TIN, perchè i medici e l'ostetrica che ci tengono i corsi preparto mi sono piaciuti, mi hanno ispirato fiducia e mi sono sembrati preparati e professionali...
Avevo la possibilità di andare in 3 ospedali diversi a parità di chilometri, 5 minuti più o meno di strada, più altri un po' più lontani.
Ho scelto l'ospedale che mi permettesse principalmente il rooming-in 24 ore su 24, che sostenesse l'allattamento al seno - e non solo a parole (è uno dei pochi ospedali italiani certificati dall'Unicef), che mi desse la possibilità di un parto più naturale possibile (posizioni a scelta e non il lettino obbligatorio, per dirne una), che mi facesse fare travaglio e parto nella stessa stanza (poi ho anche avuto fortuna di beccare la stanza con la vasca, 1 su 3), che mi permettesse di entrare in contatto immediato con mia figlia (sulla mia pancia ancora prima del taglio del cordone, immediato attacco al seno, lavaggio e vestizione dopo un'ora, ecc.).
Ho valutato anche l'umanità del reparto, cosa non da poco.
Nell'ospedale universitario con TIN all'avanguardia in cui sarei potuta andare (e dove sono stata ricoverata 2 volte in gravidanza, prima per minaccia di parto a 29 settimane e poi per coliche renali a 34) sei esclusivamente un numero, non c'è "privacy" (stanze grandi, bagni in comune, visite con stuolo di dottorandi...), le tue opinioni valgono meno di zero e il bambino è considerato LORO proprietà.
Ho considerato tutto quello sopra più importante della TIN (che c'era nell'altro ospedale) perché in caso di bisogno il trasporto è comunque e le prime cure sono comunque date.
E poiché il caso di bisogno era molto meno probabilistico dei problemi in allattamento e "attaccamento" ormonale e psicologico iniziale che ci sarebbero molto facilmente stati nell'ospedale in questione, non ho avuto dubbi in merito.
Non mi interessava l'epidurale, anche se avrei potuto comunque richiederla.
Ho scelto l'ospedale che mi permettesse principalmente il rooming-in 24 ore su 24, che sostenesse l'allattamento al seno - e non solo a parole (è uno dei pochi ospedali italiani certificati dall'Unicef), che mi desse la possibilità di un parto più naturale possibile (posizioni a scelta e non il lettino obbligatorio, per dirne una), che mi facesse fare travaglio e parto nella stessa stanza (poi ho anche avuto fortuna di beccare la stanza con la vasca, 1 su 3), che mi permettesse di entrare in contatto immediato con mia figlia (sulla mia pancia ancora prima del taglio del cordone, immediato attacco al seno, lavaggio e vestizione dopo un'ora, ecc.).
Ho valutato anche l'umanità del reparto, cosa non da poco.
Nell'ospedale universitario con TIN all'avanguardia in cui sarei potuta andare (e dove sono stata ricoverata 2 volte in gravidanza, prima per minaccia di parto a 29 settimane e poi per coliche renali a 34) sei esclusivamente un numero, non c'è "privacy" (stanze grandi, bagni in comune, visite con stuolo di dottorandi...), le tue opinioni valgono meno di zero e il bambino è considerato LORO proprietà.
Ho considerato tutto quello sopra più importante della TIN (che c'era nell'altro ospedale) perché in caso di bisogno il trasporto è comunque e le prime cure sono comunque date.
E poiché il caso di bisogno era molto meno probabilistico dei problemi in allattamento e "attaccamento" ormonale e psicologico iniziale che ci sarebbero molto facilmente stati nell'ospedale in questione, non ho avuto dubbi in merito.
Non mi interessava l'epidurale, anche se avrei potuto comunque richiederla.
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Silvia