pediatra gratis e a pagamento

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laserman

Messaggio da laserman » mar feb 23, 2010 10:07 am

mi hanno spiegato quelli della ASS
che per convenzione, se non supera tot pazienti possono tenere aperto
il minimo per contratto, ovvero 5 ore settimanali.


luca.giangrande
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pediatra gratis e pediatra a pagamento

Messaggio da luca.giangrande » mar feb 23, 2010 12:06 pm

Il contratto dice che fino a 250 pazienti puo' fare 5 ore settimanali (con il nuovo fino a 200 pazienti) , fino a 500 > 10 ore, fino a 800 > 15 ore . Con il nuovo contratto con 800 pazienti deve aprire 20 ore settimanali.
Trovo poco credibile che ancora ci siano Colleghi con meno di 250 pazienti, a meno che non abbia avuto le mutue da un paio di mesi.....
In ogni caso allo sportello devono dirti se ha superato o meno i 250 assistiti.

laserman ha scritto:mi hanno spiegato quelli della ASS
che per convenzione, se non supera tot pazienti possono tenere aperto
il minimo per contratto, ovvero 5 ore settimanali.
laserman

Messaggio da laserman » mar mar 02, 2010 4:22 am

luca.giangrande ha scritto:Il contratto dice che fino a 250 pazienti puo' fare 5 ore settimanali (con il nuovo fino a 200 pazienti) , fino a 500 > 10 ore, fino a 800 > 15 ore . Con il nuovo contratto con 800 pazienti deve aprire 20 ore settimanali.
Trovo poco credibile che ancora ci siano Colleghi con meno di 250 pazienti, a meno che non abbia avuto le mutue da un paio di mesi.....
In ogni caso allo sportello devono dirti se ha superato o meno i 250 assistiti.
considerato che il paese non fà nemmeno 2000 abitanti ...
quello adiacente ne fa 3000 e ci sono circa 15 neonati l'anno...

che facciamo, non gli crediamo ? :happy:

comunque sia, potrà diventare una grana!
averne bisogno e dover aspettare la mattina o il pomeriggio successivo...
Dilly
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Messaggio da Dilly » mar mar 02, 2010 9:31 am

Buongiorno, premesso che io abito in un comune piuttosto piccolo, qui i pediatri della "mutua" sono 4, ma non sono così organizzati. Ognuno ha il suo pediatra e ogni pediatra si rende disponibile come preferisce; il pediatra che ho scelto per mia figlia lascia il numero di cellulare ai pazienti e visita anche a casa (per decidere chi ha la precedenza lui usa prima il crierio età, ossia i lattantini prima di tutto, poi quello della patologia, se è una semplice gastroenterite non viene subito, se invece c'è infezione alle vie respiratorie con febbre sopra i 38 si). Quando mia figlia aveva 38 giorni ha preso il suo primo raffreddore, con tosse e rantolo, e da brava neomamma ansiosa ho chiamato il pediatra alle 21 di sera; dopo 15 minuti era acasa mia che visitava mia figlia. Gli altri pediatri della zona non visitano a casa a meno che il bimbo non abbia dai 39 di febbre in su, e questo non mi pare giusto.
Per le visite di controllo invece funziona come ha descritto lei anche qui da noi.
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Messaggio da lauras1975 » mar mar 02, 2010 10:35 am

Salve, qui da noi (provincia di VE) esiste il servizio di assistenza pediatrica continuativa (guardia medica pediatrica) presso l'ospedale attivo nei giorni prefestivi e festivi, sia per visite che per consulti telefonici. E' un serivio gratuito svolto a turno dai pediatri di famiglia della ulss e serve per avere una visita in tempi brevi quando non è disponibile il proprio pediatra. Il mio pediatra della asl (che ho sempre trovato disponibile e competente) non ha un num di cellulare e rimanda a questo servizio in tutte le occasioni in cui lo studio è chiuso. Lo studio di cui fa parte è composto da 3 pediatri che coprono tutta la settimana e che si sostituiscono a vicenda.
Ingenuamente credevo fosse una cosa diffusa a livello "nazionale", ma evidentemente non è così e mi dispiace proprio ci siano tutte queste difficoltà nel trovare risposte ai malanni dei piccoli.:sad2:
Raffy73
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Messaggio da Raffy73 » mar mar 02, 2010 4:16 pm

luca.giangrande ha scritto:Tutto vero, ma cerchiamo di non buttare il bimbo assieme ai panni sporchi!
Se ci sono delle problematiche vanno affrontate con il Pediatra che deve farsi carico di quanto stabilito dal contratto. E non parlo delle visite domiciliari o della disponibilità per ogni cosa, impossibile e neanche necessaria, ma della disponibilità mediante cellulare fuori dell'orario di studio, di un congruo orario dello stesso e di una associazione trà pediatri per coprirsi vicendevolmente!
Tutte cose che stanno sul nuovo contratto.
Per il discorso della pressione che si può fare al tavolo del contratto per i bimbi > di sei anni, vi allego il manifesto con gli indirizzi.
Ma mi scusi.
Lei parla del fatto che il Pediatra DEVE farsi carico di quello che prevede il contratto, nel post successivo a quello che quoto (siamo a pag. 3) consiglia ad una mamma che deve pretendere determinate cose.....ma lei sicuramente non può non sapere che la realtà spesso è totalmente diversa.
Una mamma come fà, di fronte al pensiero del pargolo che non sta bene (motivo per cui si è rivolto al pediatra), a preoccuparsi di cominciare delle "piccole battaglie" con il pediatra, con il rischio concreto che si inclini il rapporto quando c'è, o che comunque la cosa viene maldigerita dal pediatra stesso con conseguenze immaginabili?
Mi si dirà sicuramente:"se è così il suo pediatra non si comporta nel modo giusto, conviene cambiare"....ma stesso da questo thread si apprende che molte di noi non hanno la possibilità di cambiare o alternative varie, per una serie di motivi (lontananza, motivi talvolta economici che impediscono il ricorso al privato, ecc.).

Occorrerebbe una regolamentazione alla base, sin dalle linee guida del servizio pediatrico. Un'organizzazione pediatrica di zona tipo la vostra non solo deve essere prevista come lo sarà o come lo è già (a quanto ho capito), ma deve essere pretesa e resa obbligatoria, prevedendo per esempio anche la creazione di un punto di riferimento, che sò, su base provinciale, dove i genitori possano denunciare malfunzionamenti o omissioni, oppure comportamenti deontologicamente non ineccepibili (vedi il rifiuto ella visita domiciliare) da parte degli iscritti.
Così si supererebbe anche lo scoglio di cui alla prima parte del mio intervento, perchè a quel punto si avrebbe forse una maggiore garanzia che determinate cose vengono fatte in automatico, senza dover arrivare all'imbarazzo o alla difficoltà di situazioni che in senso lato ho rappresentato nella prima parte.

Tutto ciò non vuole essere e non deve essere interpretato come una contrapposizione pediatri-genitori, sia chiaro.....lungi da me.
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