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zaide
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Messaggio da zaide » sab feb 13, 2010 1:35 pm

Non mi risulta :mumble: :mumble: chiedero meglio ai colleghi antropologi :mumble:


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Cosetta
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Messaggio da Cosetta » sab feb 13, 2010 1:38 pm

zaide ha scritto:Quello che vorrei dire, e che tutto questo ha un'implicazione EMORME che esiste solo ed unicamente nella nostra specie: l'indissolubilita di natura e cultura, di cio che e innatoe cio che e appreso.
Però scusa questo è valido in qualsiasi animale che goda di cure parentali no? Soprattutto mammiferi, più che mai primati.Tanto che molti animali se non cresciuti dai propri genitori sono poi inetti, nell'ambiente, da adulti.

E per contro nei primissimi mesi del neonato la cultura c'entra comunque poco. Per dire, se il latte umano è formulato in modo tale da richiedere allattamento frequente e con piccole quantità, come pare che sia, questo non è culturalmente variabile. Si può dare il LA, come fanno molti, perché la nostra cultura chiede altro al neonato, ma se il bimbo chiede spesso latte è per una necessità, non per un fatto culturale, né puoi cambiarlo coi comportamenti... mi spiego?
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Messaggio da zaide » sab feb 13, 2010 1:51 pm

Uff. Mi sa che non riesco a spiegarmi bene. Giuro che faccio una pausa e poi ci riprovo :mumble:
Intanto ecco qua cosa dice il ministero della salute
http://www.salute.gov.it/speciali/pdSpe ... idhome=62;
Tutte insieme, esse formano un complesso centro di controllo per la percezione del mondo circostante e per l’acquisizione di funzioni specifiche: non solo vedere, sentire, muoversi, sentire i sapori, ma anche pensare, percepire le sensazioni, e comportarsi in un determinato modo. I genitori possono, e devono, influenzare tutte le aree dello sviluppo del loro bambino in innumerevoli modi ogni giorno
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Messaggio da Cosetta » sab feb 13, 2010 2:01 pm

Sai non è argomento semplice... immagina chi ci legge e legge "transcriptome", per dire!
ah ah ah
io mi sto applicando eh, ma c'ho un percorso di syudi che mi aiuta.

Comunque ho capito cosa intendi, credo, solo spostavo l'attenzione su quello che mi preme, ovvero i bisogni del neonato.
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Messaggio da zaide » sab feb 13, 2010 2:06 pm

Anche io faccio questo discorso per sottolineare i bisogni del neonato ! E proprio per sottolineare l'importanza degli stimoli esterni sul loro sviluppo . E anche per dire quanto sia difficile parlare di "naturalita" nella nostra specie (ma su questo argomento mi piacerebbe aprire un post apposta). Nella nostra specie la cultura c'entra sempre. cultura nel senso di MODO in cui vengono fatte le cose, che e trasmesso piu che innato.

Ma tu cosa hai studiato? ;-)
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Messaggio da Mirko e i furetti » sab feb 13, 2010 2:26 pm

Cos73 ha scritto:E intervieni anche tu e aggiungi quello che c'è da aggiungere dai!
Cioè tu dici che il fatto che il sistema nervoso del neonato è immaturo non dipende in parte dal fatto che l'evoluzione ha dovuto trovare, diciamo così, un compromesso fra dimensioni del cranio e la posizione bipede (quindi la dimensione del bacino)?
Su questo non ho indagato francamente, mi sono fidata della pediatra, che poi ha precisato che si tratta anche di una questione di stimoli (e infatti l'ho aggiunto, che nella risposta originaria mi pare non ci fosse), esattamente quello che dici tu mi pare

probabilmente enza poneva l'attenzione sul bambino.
anche se in un ottica generale si deve anche pensare che quel bambino (nel caso bambina) in età adulta camminerà e probabilmente partorirà un figlio che dovrà passare per un bacino "modificato" per la posizione eretta.

in realtà i due processi si sono ben collegati e probabilmente si sono catalizzati a vicenda.

necessità di uscire prima a causa del cervello di grandi dimensioni -> possibilità di nascere con un cervello completamente malleabile -> specializzazione della nostra specie nelle facoltà cerebrali -> cultura -> necessità di cervelli sempre più efficenti.

paradossalmente se il nostro cervello non avesse prodotto una cultura e con essa la possibilità di diminuire di molto la mortalità di madri e/o figli al momento del parto questo processo si sarebbe interrotto, di fatto impedendo lo sviluppo della nostra specie.

e li c'è strato un passaggio di testimone fra gene e meme.
e qui sento i passi della loffia che si avvicinano...

saluti pesanti
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Messaggio da Mirko e i furetti » sab feb 13, 2010 2:45 pm

zaide ha scritto:Quello che vorrei dire, e che tutto questo ha un'implicazione EMORME che esiste solo ed unicamente nella nostra specie: l'indissolubilita di natura e cultura, di cio che e innatoe cio che e appreso.

questo è vero.
c'era un mio amico (che poverino studiava sociologia ma era tanto bravo) che usava dire che l'uomo è un animale artificiale e che parlare di naturalità nel caso dell'uomo è impossibile.

però, c'è un però.
questa dipendenza dalla cultura può esserci solamente nel momento in cui il soggetto riesce a capire la cultura o la cultura stessa riesce a "inculcarsi" nel soggetto.
e questo non credo succeda ai bambini nei primi mesi di vita.
il loro cervello è impegnato a creare connessioni e reti neuronali in grado di rispondere a formi, colori, luci, movimenti e suoni e la cultura può far valere le proprie ragioni solamente attraverso il comportamento di chi gli sta intorno.
il che non è poco, ma non mi sembra nemmeno incida più dell'istinto.

cerco di farmi capire con un esempio.
paradossalmente se tutti i comportamenti di un infante fossero dettati dalla cultura allora non cercherebbe la tetta o non piangerebbe in caso di disagio (fame, sonno, paura) ma aspetterebbe di poter assorbire questi comportamenti culturali (e non dimentichiamo che prima il suo cervello deve imparare a percepire, poi a comprendere) per poi usarli.
saremmo già estinti.

saluti sopravissuti
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Messaggio da Cosetta » sab feb 13, 2010 3:09 pm

zaide ha scritto:Anche io faccio questo discorso per sottolineare i bisogni del neonato ! E proprio per sottolineare l'importanza degli stimoli esterni sul loro sviluppo . E anche per dire quanto sia difficile parlare di "naturalita" nella nostra specie (ma su questo argomento mi piacerebbe aprire un post apposta). Nella nostra specie la cultura c'entra sempre. cultura nel senso di MODO in cui vengono fatte le cose, che e trasmesso piu che innato.

Ma tu cosa hai studiato? ;-)
io biologia, poi nel periodo del dottorato sono stata immersa in ambiente molto neuroscientifico anche se a me mancavano un po' di basi (avevo fatto l'indirizzo biomolecolare) e non sempre mi sentivo a mio agio.
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