DOPO "AMORE 14 " SONO SCONVOLTA
Sì, anche io sono d'accordo sul parlarne con le proprio figlie anche in età matura (tipo 13-14 anni) ....sperando che non abbia già fatto tutto prima che una mamma le parli... :cisssss:
Tanto non è non parlandone che non lo farà...
Almeno le si danno un po' di dritte....(ma magari la faccio così facile solo perchè ancora non ho figli...)
Tanto non è non parlandone che non lo farà...
Almeno le si danno un po' di dritte....(ma magari la faccio così facile solo perchè ancora non ho figli...)
Quoto.Sheireh ha scritto:Ecco, ma perché? Anche solo per l'imbarazzo, intendo.
Non dovremmo essere noi (intese come generazione di mamme) ad essere le prime a mollarci un po' su questo argomento?
Cosa c'è di così terribile nell'idea che parlino di sesso quando spesso a quell'età ormai sono 3 anni che sono diventate fisicamente donne?
E ricordiamoci che più saremo imbarazzate e vergognate dall'argomento, più susciteremo in loro interesse e voglia di tenere nascosto il tutto.
A me il quando è il perchè non mi interessano, quelli faranno parte della loro vita.
Mi interessa il come, nel senso in modo responsabile ed è su questo che spero di essere capace a lavorare con entrambi i miei figli.
Preferirei avere mia figlia di quattordici anni chiusa in camera in casa con il fidanzato che una di diciassette in macchina in posti isolati e magari pure pericolosi :occhiodibue:
E preferirei comprare io stessa preservativi piuttosto che pillole del giorno dopo.
scusate ma, lasciando da parte l'imbarazzo,
che secondo me bisogna superare e cercare di parlare in modo chiaro
secondo me il problema è un altro:
ma davvero a 13 anni si è fisicamente e psicologicamente pronte al sesso?
no perchè io mi sono sviluppata a 10 anni,
ma non è che a 13 fossi già "donna da tre anni" come dice Ila,
il mio corpo cominciava a funzionare da adulta
ma io non ancora avevo chiaro tutto!!
che secondo me bisogna superare e cercare di parlare in modo chiaro
secondo me il problema è un altro:
ma davvero a 13 anni si è fisicamente e psicologicamente pronte al sesso?
no perchè io mi sono sviluppata a 10 anni,
ma non è che a 13 fossi già "donna da tre anni" come dice Ila,
il mio corpo cominciava a funzionare da adulta
ma io non ancora avevo chiaro tutto!!
Beh, fisicamente sì. Psicologicamente, dipende da ragazza a ragazza, ma è anche per questo che dovremmo cercare di responsabilizzare gli adolescenti in merito, no?laura75 ha scritto:scusate ma, lasciando da parte l'imbarazzo,
che secondo me bisogna superare e cercare di parlare in modo chiaro
secondo me il problema è un altro:
ma davvero a 13 anni si è fisicamente e psicologicamente pronte al sesso?
no perchè io mi sono sviluppata a 10 anni,
ma non è che a 13 fossi già "donna da tre anni" come dice Ila,
il mio corpo cominciava a funzionare da adulta
ma io non ancora avevo chiaro tutto!!
Beh fa parte della responsabilizzazione parlarne a fondo.laura75 ha scritto:scusate ma, lasciando da parte l'imbarazzo,
che secondo me bisogna superare e cercare di parlare in modo chiaro
secondo me il problema è un altro:
ma davvero a 13 anni si è fisicamente e psicologicamente pronte al sesso?
no perchè io mi sono sviluppata a 10 anni,
ma non è che a 13 fossi già "donna da tre anni" come dice Ila,
il mio corpo cominciava a funzionare da adulta
ma io non ancora avevo chiaro tutto!!
E se dopo che abbiamo parlato la ragazzina di 13 (14-15 anni) ritiene di essere pronta ad avere rapporti le strade sono due.
La prima è vietarlo, dire tu non esci di casa (ma prima o dopo il modo lo trova).
La seconda è far sì che se deve proprio già farlo lo faccia almeno nel modo più responsabile possibile
Il discorso sesso è sempre difficile da intraprendere.
C'è da dire però che è proprio il parlarne come fosse un tabù che lo rende più appetibile.
Spesso si preferisce arginare, parlarne come di un qualcosa di peccaminoso o, peggio, sporco creando così una sorta di curiosità che non è certo sana.
Il ragazzo ha bisogno di avere accanto a sè una guida che non gli dica "fallo più tardi possibile" ma che lo accompagni in maniera semplice e complice verso una scoperta molto imjportante.
Nessuno può stabilire quando un individuo è pronto (a 13 la vedo un po' dura), sarebbe opportuno capire qual'è la persona giusta con cui sperimentare i primi approcci.
Molto spesso si bruciano le tappe per dimostrare ad amici e conoscenti che si è fighi, che si è grandi, rovinando un qualcosa che dovrebbe essere un'esperienza da ricordare per tutta la vita.
Un genitore, a mio avviso, divrebbe avere la forza di parlare col figlio di sesso senza vergognarsi, senza trasmettere al giovane un senso di imbarazzo che produrrebbe forse un effetto sbagliato.
Parlare di contraccezione, di rischi legati a questo, di sesso inteso non come mero divertimento ma come parte integrante della vita di ciascuno di noi.
Se riuscissimo davvero a creare una complicità coi nostri figli saremmo a metà dell'opera.
C'è da dire però che è proprio il parlarne come fosse un tabù che lo rende più appetibile.
Spesso si preferisce arginare, parlarne come di un qualcosa di peccaminoso o, peggio, sporco creando così una sorta di curiosità che non è certo sana.
Il ragazzo ha bisogno di avere accanto a sè una guida che non gli dica "fallo più tardi possibile" ma che lo accompagni in maniera semplice e complice verso una scoperta molto imjportante.
Nessuno può stabilire quando un individuo è pronto (a 13 la vedo un po' dura), sarebbe opportuno capire qual'è la persona giusta con cui sperimentare i primi approcci.
Molto spesso si bruciano le tappe per dimostrare ad amici e conoscenti che si è fighi, che si è grandi, rovinando un qualcosa che dovrebbe essere un'esperienza da ricordare per tutta la vita.
Un genitore, a mio avviso, divrebbe avere la forza di parlare col figlio di sesso senza vergognarsi, senza trasmettere al giovane un senso di imbarazzo che produrrebbe forse un effetto sbagliato.
Parlare di contraccezione, di rischi legati a questo, di sesso inteso non come mero divertimento ma come parte integrante della vita di ciascuno di noi.
Se riuscissimo davvero a creare una complicità coi nostri figli saremmo a metà dell'opera.