viola 52 ha scritto: gridiamo allo scandalo quando scopriamo che una casa farmaceutica ha portato, nei paesi meno fortunati, medicinali scaduti o latte in polvere scaduto, però nel nostro piccolo finiamo per fare la stessa cosa e nel sacco della Caritas ci mettiamo solo l'abitino che è ormai liso o con qualche strappo.
RIFLETTIAMO DONNE, RIFLETTIAMO.
Passare la propria roba ad altri
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Io invece riesco a pensarlo eccome, in relazione alle cose della nani. Perchè appunto sono SUE, deciderà lei che farne. A meno che non nasca un'altra bimba di taglia compatibile, e allora certi pezzi di valore affettivo particolare li riutilizzerei.Paola M. ha scritto: Non riesco a pensare ad un accumulare roba su roba (e ne abbiamo veramente tanta tutti) per pensare di tenerla senza condividerla MAI.
Per le mie cose il discorso è radicalmente diverso, quello che mi accorgo di non mettere o non usare più viene dato via, o in beneficienza o a qualche amica se so che potrebbe farle piacere. Però ammetto che i pezzi importanti di cui sono stufa me li vendo su ebay. :cisssss:
Beh ma questo mi sembra scontato, quello che dò alla caritas è rigorosamente pari al nuovo, non mi permetterei mai di regalare qualcosa malmesso, sono tutte cose che, per le loro condizioni, io stessa metterei.viola 52 ha scritto:
gridiamo allo scandalo quando scopriamo che una casa farmaceutica ha portato, nei paesi meno fortunati, medicinali scaduti o latte in polvere scaduto, però nel nostro piccolo finiamo per fare la stessa cosa e nel sacco della Caritas ci mettiamo solo l'abitino che è ormai liso o con qualche strappo.
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non avevo letto quello che avevi scritto tu, come specificavo, ho letto solo la prima pagina, e mi compiaccio del fatto che condividi il principio che si fa beneficenza rinunciando a cose che hanno anche un certo valore economico. purché non siano più utilizzate. :cisssss:Chloe83 ha scritto: Beh ma questo mi sembra scontato, quello che dò alla caritas è rigorosamente pari al nuovo, non mi permetterei mai di regalare qualcosa malmesso, sono tutte cose che, per le loro condizioni, io stessa metterei.
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non ho parlato di pretendere il prestito. io non chiedo mica alle persone di prestarmi le cose, se lo fanno ben venga.Chloe83 ha scritto:Fa più di una piega se pretendi il prestito perchè a te serve e lei non lo usa. Potrebbe volerlo usare in futuro, potrebbe conservarlo per il bimbo, potrebbe tenerci molto e non volere che lo usino altri e avrebbe tutto il diritto di essere rispettata. Che a te serva non può diventare un problema suo.
non intendo neppure problematizzare il fatto che qualcuno tenga un oggetto inutilizzato, che ognuno faccia come vuole, semplicemente condivido il pensiero di Viola quando dice
[quotelei mi ha aperto al mondo del dare perché altri possano godere del bene che mi è stato utile ma che non mi serve più, e mi ha insegnato anche a non legarmi troppo alle cose, perché spesso questo attaccamento oscura la visione della vita, la sua essenza più profonda che è fatta di ben altro.][/QUOTE]
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non ho parlato di pretendere il prestito. io non chiedo mica alle persone di prestarmi le cose, se lo fanno ben venga.Chloe83 ha scritto:Fa più di una piega se pretendi il prestito perchè a te serve e lei non lo usa. Potrebbe volerlo usare in futuro, potrebbe conservarlo per il bimbo, potrebbe tenerci molto e non volere che lo usino altri e avrebbe tutto il diritto di essere rispettata. Che a te serva non può diventare un problema suo.
non intendo neppure problematizzare il fatto che qualcuno tenga un oggetto inutilizzato, che ognuno faccia come vuole, semplicemente condivido il pensiero di Viola quando dice
lei mi ha aperto al mondo del dare perché altri possano godere del bene che mi è stato utile ma che non mi serve più, e mi ha insegnato anche a non legarmi troppo alle cose, perché spesso questo attaccamento oscura la visione della vita, la sua essenza più profonda che è fatta di ben altro.
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a me hanno imprestato molte cose, dai vestiti al seggiolone e cose varie, da varie persone che conoscevo anche da poco e cmq cosa tutte in buono stato.
io nn sono una che impresta molto, ma mi sento in dovere di fare come hanno fatto con me, perchè certe cose le usano davvero poco e quindi perchè nn darle?
nn è facile per una che ha il possesso delle sue cose, ma tanto nn avrebbe senso tenerle lì se nn si usano.
io nn sono una che impresta molto, ma mi sento in dovere di fare come hanno fatto con me, perchè certe cose le usano davvero poco e quindi perchè nn darle?
nn è facile per una che ha il possesso delle sue cose, ma tanto nn avrebbe senso tenerle lì se nn si usano.
Io la penso come Vavi.
In linea di massima ho comprato molte cose nuove a Cri e continuo a farlo ma adoro vederlo con indosso un vestitino di mio fratello (ancora come nuovo nonostante siano passati 30 anni), o giocare con un giochino della cuginetta, o un accessorio del figlio di una mia cara cugina.
Insomma, è bella l'idea che tra persone care si facciano liberamente circolare le cose dei bimbi.
E non certo perché ce ne sia un bisogno economico, ma perchè si continui e tramandi quel legame di cuore che passa anche attraverso gli oggetti che parlano di loro (e prima ancora di noi stessi).
Quanto alla beneficienza, non ho problemi a dare la roba ai più bisognosi, anche se non li conosco, ma non posso esimermi da una selezione, che non concerne la qualità dell'abitino/tutina, ma il valore affettivo o i ricordi ad esso legati.
In definitiva, riesco più facilmente a dare via un completino praticamente nuovo e che magari a messo due volte contate, piuttosto che le sue prime tutine, ormai consumate e con macchie che non vengono più via ma che hanno ancora il suo odore tante sono le volte che gliele ho messe
In linea di massima ho comprato molte cose nuove a Cri e continuo a farlo ma adoro vederlo con indosso un vestitino di mio fratello (ancora come nuovo nonostante siano passati 30 anni), o giocare con un giochino della cuginetta, o un accessorio del figlio di una mia cara cugina.
Insomma, è bella l'idea che tra persone care si facciano liberamente circolare le cose dei bimbi.
E non certo perché ce ne sia un bisogno economico, ma perchè si continui e tramandi quel legame di cuore che passa anche attraverso gli oggetti che parlano di loro (e prima ancora di noi stessi).
Quanto alla beneficienza, non ho problemi a dare la roba ai più bisognosi, anche se non li conosco, ma non posso esimermi da una selezione, che non concerne la qualità dell'abitino/tutina, ma il valore affettivo o i ricordi ad esso legati.
In definitiva, riesco più facilmente a dare via un completino praticamente nuovo e che magari a messo due volte contate, piuttosto che le sue prime tutine, ormai consumate e con macchie che non vengono più via ma che hanno ancora il suo odore tante sono le volte che gliele ho messe