SAPER PERDERE

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nene70
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Messaggio da nene70 » sab giu 26, 2010 10:54 am

Lella ha scritto:Si sono sempre più convinta che proprio crescendo si impara a gestire la sconfitta, in qualsiasi tipo di gara, anche alle carte intendo.
Nel caso di Andrea credo che incida molto anche il fatto che il fratellino è proprio nella squadra vincente.
Ad esempio nell'ultimo campionato di basket la sua squadra ha perso molto ma il fatto che questa sconfitta era divisa con i suoi amici non l'ha fatto star male per nulla!

questo è molto facile,lella..
i miei sono molto competitivi tra loro, pur essendo di sesso diverso, due maschi è proprio una condivisione territoriale difficile da sostenere..facilmente non ci fosse stato suo fratello nella squadra vincente, l'avrebbe presa non dico bene,che perdere non è che faccia poi piacere,diciamocela tutta,ma più in sportiva,ecco..
anzi,spesso la sconfitta unisce proprio per tentare la rimonta..


Teresa
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Messaggio da Teresa » lun giu 28, 2010 2:40 pm

ho letto questo post ieri sera in aeroporto con il cellulare e non riuscivo a postare.
Ho sorriso, e' un post troppo bello, stampalo e mettilo in cassaforte, insieme ai gioielli preziosi, perche' trovo che SIA un pezzo della storia di tanti bambini che diventano uomini.

Credo che sia un possaggio obbligato quello che dall'infanzia ti porta alla pre adolescenza e alla saggezza presunta della maturita'.


Giocare per vincere.
E' un cocetto potente e bellissimo.

I bambini sono avanti.

Lo so, ho capito, e' ovvio, non sono scema, capisco che a noi tocchi il compito un po' svilente di ripetere loro che l'importante e' parteciapre.

Ma, appunto, e' un concetto triste che fa il paro con quello che "dalla vita non si puo' avere tutto".

Loro hanno il vantaggio di essere bambini e quindi di essere piu' avanti di noi.
Sanno la verita' e cioe' che l'importante e' vincere.

E' questo un concetto a misura di bambino.
Come tutti i bambini che sono rimasti tali per diventare campioni, scienziati, grandi uomini ( e grandi donne, si capisce!).

L'importante e' vincere.

Lo scrivo e sorrido.

Penserai che sono impazzita, e' solo che capisco Andrea e piuttosto che stare li a ripetergli -giustamente- che l'importante e' partecipare, gli direi che capisco il suo avvilimento e che capisco e condivido che l'importante sia VINCERE, ma che bisogna PURTROPPO anche saper perdere.

E saper perdere significa spiazzare l'avversario, giocando d'anticipo " beati voi che siete dei verdi

Io sono capitato in una squadra di schiappe, se fossi stato con voi, saremmo stati INVINCIBILi".

Io ho il problema contrario.
Ho Carla che ha una saggezza irritante: l'importante e' partecipare, e' vero, MAmma?!

ma che tristezza, Carli', gioca per vincere....che te ne fotte di partecipare! (RIDO)

Viva Andrea e viva te Lela, in queste foto da "MADRE" sei di una bellezza senza pari.

Teresa
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