il valore del pasto come momento aggregante...ne parliamo?

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laste
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Messaggio da laste » mar giu 15, 2010 10:09 pm

Paola M. ha scritto:Q"uindi la cena NON è l'unico momento insieme, tutte le sere voi 4 leggete insieme un libro, non siete divisi che tu fai le faccende (come avevi scritto sopra) e stefano legge o viceversa, ho capito giusto?

Poi, fammi capire che sono curiosa, leggere libri e ascoltare musica insieme preclude la comunicazione? vuol dire che uno di voi legge e gli altri tre se ne stanno zitti ad ascoltare?
Tieni conto che viviamo in 20 mq di cucina-salotto ahahah
quindi io faccio le faccende (o mi stendo sfatta sul divano ora che sono incinta, dipende ) e papà legge il libro (in genere un fumetto, o topolini d'epoca o asterix)mentre ruggero ascolta, dario ascolta come può (cioè giocando attorno e commentando solo talvolta) e io ascolto avidamente e commento
però commentiamo la lettura, non è che parliamo di noi
ciò non toglie che sia un momento a me caro
tanto quanto la cena, non toglierei nessuno dei due, potendo
infatti mi spiace quando invece scelgono di far la lotta sul lettone, ma pazienza, è comunque un loro momento amato
Paola M. ha scritto:uscivi con un po' di frutta in mano che non ti fa bene mangiare da sola! ahhahah
ahahah
no no no
sono 6 giorni che mangio in zona e sto attenta alla glicemia e ho perso più di un kg, stasera sentivo impellente il bisogno di carboidrati VERI ahahah


Cielilimpidi
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Messaggio da Cielilimpidi » mer giu 16, 2010 12:37 am

Oh ma siete matte??? VENTI PAGINE di post....?????? :sticazzi:

losbanos ha scritto:Mah... per me il cibo non è solo nutrimento, a me piace cucinare, mi piace mangiare bene ...................... proprio ci piace mangiare :cisssss:
Esatto. Credo che in parte sia anche questo. Può capitare la cena messa insieme "di fortuna" ma in genere si cerca di accontentare anche il palato, non solo l'esigenza di mangiare per vivere. Per me cucinare qualcosa che so che piacerà ai miei uomini è un atto d'amore verso di loro e so che lo apprezzano e che sanno l'amore che c'è dentro.

Paola M. ha scritto:MAI DETTO!

Ho detto che mangiare INSIEME e dare un risvolto educativo più che LEGGERE un libro insieme è TRISTERRIMO, così come trovo tristerrimmo che come si ritiene aggregante un pasto insieme (che lo è!!! mai NEGATO) non si dica: stasera abbiamo mangiato insieme, domani sera invece facciamo il bagno insieme, domani ancora i esce per una passeggiata insieme, dopodomani si ascolta una musica insieme, venerdì ci si addormenta con una fiaba insieme.
....................

noi adesso due volte a settimana andiamo a correre INSIEME alla sera e il pasto lo si fa prima velocissimo!
sai cosa? Ci ho pensato, oggi. E' che mangiare è appunto una NECESSITA', bisogna mangiare, non è una opzione. Ed è necessario mangiare bene, in maniera equilibrata e variata. Quindi io ci metto cura nel programmare le cene (i pranzi siamo spantegati ognuno al proprio lavoro/scuola) per variare le pietanze e fare cimbrare le sere in cui devo cucinare qualcosa di più impegnativo con i pomeriggi in cui posso tornare a casa ad un'ora decente per non mangiare alle 22! Quindi la cena è un momento importante di per sé! Bisogna mangiare e quindi il momento diventa importante per forza, non posso farlo passare come un momento qualsiasi perchè la preparazione richiede tempo e siccome io, da buona generalessa incorruttibile :ehehe: , pretendo la collaborazione di chi può (quindi mio figlio difficilmente sfugge, se non deve studiare o se è stanco o non sta bene... a volte sono leggermente umana), per forza ci troviamo insieme, non si sfugge! Però io tendo ad avere una regola: si mangia quello che preparo e che metto in tavola. Vietato aprire il frigo e far fuori degli extra!!

PS: Paola.. correre non è obbligatorio come mangiare... dovrebbe venire qualcuno con un fucile a puntarmelo contro per farmi correre dopo una giornata di lavoro.. e anche li... credo che non mi smuoverei dal divano!!! Scherzi a parte... correre o leggere non sono esigenze necessarie alla vita (nel senso che anche senza correre o leggere si può vivere lo stesso anche se mi rendo conto che l'esercizio fisico mi farebbe stare meglio e leggere è nutrimento per la mente e l'anima ma non sono nutrimenti fisiologici alla vita in sè). Quindi mangiare e cucinare... il momento del pasto è visto come un momento importante secondo me anche perchè è un momento necessario. E aggiungerei... preparare cose buone è un termometro dell'amore per noi mamme italiane. IN questo modo malato (secondo me, in maniera buona ovviamente) di vedere le cose mi ci ritrovo. Colpa di mia madre :)
Paola M. ha scritto:................

Sto scoprendo ad esempio il bellezza di giocare a carte.
Io ADORO giocare a carte. Almeno su qualcosa ci troviamo d'accordo.
:clap:
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Messaggio da Paola » mer giu 16, 2010 6:49 am

Cielilimpidi ha scritto:
sai cosa? Ci ho pensato, oggi. E' che mangiare è appunto una NECESSITA', bisogna mangiare, non è una opzione......


PS: Paola.. correre non è obbligatorio come mangiare... dovrebbe venire qualcuno con un fucile a puntarmelo contro per farmi correre dopo una giornata di lavoro.. e anche li... credo che non mi smuoverei dal divano!!! Scherzi a parte... correre o leggere non sono esigenze necessarie alla vita (nel senso che anche senza correre o leggere si può vivere lo stesso anche se mi rendo conto che l'esercizio fisico mi farebbe stare meglio e leggere è nutrimento per la mente e l'anima ma non sono nutrimenti fisiologici alla vita in sè). :
E' proprio qui che volevo arrivare CL (non mi ricordo come ti chiami, ridimmelo perché per quanto riGGGida Comunione e Liberazione non ti si addice ahhaha), Nutrire il corpo è un'esigenza imprescindibile, concordo per forza! Però, per me, lo è anche nutrire lo spirito e la mente (io poi sono un'esagerata e ritengo che anche dormire venga dopo il nutrire la mente, ma crollerò un giorno, lo sento! ahahha).

Ti faccio un quadro di me sennò paio la secca Rita Levi Montalcini che si dimentica di mangiare per studiarmi l'atomo. Io sono una che si ricorda benissimo di mangiare, a cui piace cucinare, a cui piace stare a tavola e godersi una bella chicchierata, che non disdegna un bicchiere di vino e nemmeno la fetta di profiterol. Sono una che si è sempre compiaciuta della convivialità della tavola, del suo epicureismo cosmico, per cui l'importante è godere delle cose buone e belle per tutto il resto (linea compresa eh, sono grassa) chi se ne frega.

Quel che mi sto chiedendo adesso è: non è altrettanto necessario l'esercizio fisico? Non è altrettanto necessaria le letteratura, la musica, l'arte? E se lo chiede una che non s'è risparmiata NULLA.

E sai da quando m'è venuta 'sta fissa? (che poi io ci tengo anni ad elaborarla perché mi piace troppo mangiare hahaha) da quando ho letto che Veronesi e Don Verzé hanno fatto 80 o 90 anni e sul corriere c'erano pubblicate le loro "diete", altro che mangiare tanta frutta e verdura, non mangiano un cazzo.

Certo, non hanno la vita frenetica che abbiamo noi, ma ritengono il cibo il minimo indispensabile per vivere. Poi, non è detto che quel poco lo mangiano da soli, sicuramente si siedono a tavola con altri, però uno dei due (non mi ricordo chi) a pranzo beve una spremuta, ora, io epicurea come sono manco mi siedo per una spremuta!!

Questo è sicuramente un paradosso, non è che in famiglia una possa fare altrettanto e non tutti sono oncologi luminari, però, tra i banchetti conviviali degli epicurei, tra il dare un risvolto educativo se non "sentimentale" al cibo, e consumare qualcosa di sano velocemente per poi dedicarsi alla mente, credo che dovremmo, come mamme, farci un ragionamento sopra.

A cosa vogliamo tendere? Non è che una cosa escluda l'altra per carità, ma come dicevo in prima battuta, non ho più intenzione di caricare il cibo di questa valenza, essere una buongustaia (e i miei figli sono altrettanto e non mi mangiano mezzo cibo precotto nemmeno sotto tortura) non è sempre del tutto un bene, per me non lo è.
E te lo dice una che dorme tre ore per notte pur di leggere, chiacchierare, studiare, scrivere, ascoltare musica, quindi non è che mi privo di queste cose, però vorrei puntare in famiglia, come cavalli vincenti, su questi aspetti più che sul cibo.

Ps. mio marito è come voi, lui si diverte proprio a tavola, però quando è ora di leggere il famoso libro insieme dice: dai lo faccio io, tu riposati, vai a farti un bagno, rilassati, oppure: è inutile che ci stiamo in due, fallo tu che io mi guardo il telegiornale intanto cosa che non direbbe MAI della cena, e so che non è LUI la mosca bianca ma che è quello che succede, immagino, in tutte le famiglie e che io un pochetto vorrei scardinare.

ps2 carte da briscola o ramino?
Valentina71

Messaggio da Valentina71 » mer giu 16, 2010 7:01 am

Per noi il momento del pasto è speciale. Mi è sempre piaciuto cucinare e mangiare, ma ora che c'è la piccola è tutto diverso.
Quando ci sediamo a tavola lei dice "tito"! (Buon appetito... sarà la nonna?), ci prende le teste, ce le avvicina e dice "acio" (bacio) e vuole che io e mio marito ci baciamo e poi baciamo lei. "E tu, Alice, ce lo dai il bacio?" "NO!" E ride di gusto...
Gwen

Messaggio da Gwen » mer giu 16, 2010 8:21 am

Ho letto solo la prima pagina.
Io non credo per niente nel mangiare A TAVOLA e nel non alzarsi da tavola fino alla fine come imposizione rigida estrema.
Insomma, se una sera si vuole mangiare diversamente o ci si alza un attimo dal tavolo, se, come ha detto Paola, c'è l'Italia e la si vede sul divano, se quindi la televisione non è presente ad OGNI pasto in maniera limitante non c'è problema.
Per una volta a me questa regola piace ma non con rigidità.
Piace quando viene naturale, come abitudine di sempre, a me piace come punto di incontro.
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Messaggio da erinmay » mer giu 16, 2010 8:30 am

Paola M. ha scritto:
E sai da quando m'è venuta 'sta fissa? (che poi io ci tengo anni ad elaborarla perché mi piace troppo mangiare hahaha) da quando ho letto che Veronesi e Don Verzé hanno fatto 80 o 90 anni e sul corriere c'erano pubblicate le loro "diete", altro che mangiare tanta frutta e verdura, non mangiano un cazzo.

Certo, non hanno la vita frenetica che abbiamo noi, ma ritengono il cibo il minimo indispensabile per vivere. Poi, non è detto che quel poco lo mangiano da soli, sicuramente si siedono a tavola con altri, però uno dei due (non mi ricordo chi) a pranzo beve una spremuta, ora, io epicurea come sono manco mi siedo per una spremuta!!

Questo è sicuramente un paradosso, non è che in famiglia una possa fare altrettanto e non tutti sono oncologi luminari, però, tra i banchetti conviviali degli epicurei, tra il dare un risvolto educativo se non "sentimentale" al cibo, e consumare qualcosa di sano velocemente per poi dedicarsi alla mente, credo che dovremmo, come mamme, farci un ragionamento sopra.

A cosa vogliamo tendere? Non è che una cosa escluda l'altra per carità, ma come dicevo in prima battuta, non ho più intenzione di caricare il cibo di questa valenza, essere una buongustaia (e i miei figli sono altrettanto e non mi mangiano mezzo cibo precotto nemmeno sotto tortura) non è sempre del tutto un bene, per me non lo è.
E te lo dice una che dorme tre ore per notte pur di leggere, chiacchierare, studiare, scrivere, ascoltare musica, quindi non è che mi privo di queste cose, però vorrei puntare in famiglia, come cavalli vincenti, su questi aspetti più che sul cibo.

Ps. mio marito è come voi, lui si diverte proprio a tavola, però quando è ora di leggere il famoso libro insieme dice: dai lo faccio io, tu riposati, vai a farti un bagno, rilassati, oppure: è inutile che ci stiamo in due, fallo tu che io mi guardo il telegiornale intanto cosa che non direbbe MAI della cena, e so che non è LUI la mosca bianca ma che è quello che succede, immagino, in tutte le famiglie e che io un pochetto vorrei scardinare.

ps2 carte da briscola o ramino?
paolè io non vorrei essere la figlia di veronesi, ne' sua moglie né una he condivide in alcun modo la sua casa,figuriamoci la sua non-tavola


e per la cronaca, è mediamente vero che i magri sani (ci sono anche i magri col colesterolo a mille e quelli che si sfondano di 2 pacchetti di sigarette al giorno) campano più degli epicurei, però il mio bisnonno morto felicemente nel 1985, alla veneranda età di 92 anni alla domanda dei medici su cosa avesse mangiato la sera prima del ricovero (si sentì male) rispose " minestra col battuto (lardo ndr) e faciole con le cotiche, dotto' se devo morì moro con la panza piena e contento, so' rimasto da solo, tutti gli amici sono andati, da qui con la dieta non ci esco!"

e per la cronaca la minestra col battuto e i fagioli con le cotiche se li era cucinati da solo visto che viveva ancora per conto suo
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Messaggio da laste » mer giu 16, 2010 9:19 am

ahahah
Paola con me se parli di vita sana, di mangiare sano, sfondi una porta aperta lo sai
ma ripeto:non c'entra una mazza con il mangiare assieme, ancora una volta, si puo' mangiare sano anche assieme
si puo' mangiare sano assieme E POI giocare a carte,correre, guardare la partita e lavarsi in 4
le cose che hai citato sono belle, altrettanto importanti, ma non escludono il pasto coem momento aggregante
pero' ti ringrazio per il contributo che ha dato spunti di riflessione interessanti :cisssss: (ti sfranculo ma comunque le regole di vita sane non fa mai male ribadirle)
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Messaggio da Cosetta » mer giu 16, 2010 9:24 am

laste ha scritto:ahahah

ma ripeto:non c'entra una mazza con il mangiare assieme, ancora una volta, si puo' mangiare sano anche assieme
questo è vero, come non c'entra mettersi tutti a tavola a masticare insieme con una buona comunicazione in famiglia
Basta non perdere di vista che è importante mangiare sano, cercare di non usare il cibo come gratificazione e non dargli troppa importanza, e comunicare coi propri familiari!
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