non è giusto

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Claudia
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Messaggio da Claudia » sab giu 12, 2010 7:25 pm

France ha scritto:Spessissimo si tratta di un vero e proprio racket, questa gente viene costretta a suon di botte ad andare a chiedere l'elemosina,portandosi bambini piccolissimi allo scopo di impietosire gli avventori dei luoghi in cui vengono fatte sostare.

Se si tratta di uno di questi casi gli sfruttatori non vogliono vestitini bensì soldi, per cui se la ragazza butterà quegli indumenti non sarà per altro motivo se non perché sarebbero inutili, perché non graditi da chi la sfrutta, perché in caso di bambina vestita bene verrà meno la "pena" che quelle due persone devono fare.

Purtroppo è un bel problema...
Sembra che sia proprio così, a Roma il fenomeno è diffusissimo.

So che il Comune ha istituito un num. telef. per segnalare tali abusi di minori, spesso appena nati, io ho segnalato per ben 3 volte lo stesso caso.

Risultato? La giovanissima mamma con il neonato era sempre nello stesso punto, ed era inverno pieno.


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Roxy78
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Messaggio da Roxy78 » sab giu 12, 2010 7:27 pm

France ha scritto:Spessissimo si tratta di un vero e proprio racket, questa gente viene costretta a suon di botte ad andare a chiedere l'elemosina,portandosi bambini piccolissimi allo scopo di impietosire gli avventori dei luoghi in cui vengono fatte sostare.

Se si tratta di uno di questi casi gli sfruttatori non vogliono vestitini bensì soldi, per cui se la ragazza butterà quegli indumenti non sarà per altro motivo se non perché sarebbero inutili, perché non graditi da chi la sfrutta, perché in caso di bambina vestita bene verrà meno la "pena" che quelle due persone devono fare.

Purtroppo è un bel problema...
Apperò, non potevo minimamente immaginare una cosa simile.... :cry:
mammangi

Messaggio da mammangi » dom giu 13, 2010 12:06 am

Il problema zingari è sicuramente molto complesso.

Tu invece hai seguito un impulso che solo una mamma può avere, come quando ho visto per caso un documentario su bambini che in sud america nascono e vivono nella spazzatura (proprio dove buttano la spazzatura! Nelle discariche!) e da piccoli cominciano il lavoro di raccogliere quello che è riciclabile, ecco avrei preso il primo aereo per adottarli tutti e farli vivere secondo i loro diritti.

Cuore di mamma.
Cielilimpidi
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Messaggio da Cielilimpidi » dom giu 13, 2010 12:10 am

Non è giusto sfruttare i bambini a questo modo. E mi fa arrabbiare che si faccia tanto dire, tante parole (non parlo di noi, parlo a livello politico) ma poi in realtà queste donne stanno sotto al sole cocente con dei neonati perchè nessuno alla fine glielo impedisce.
E usano i bimbi proprio per intenerire e fare pena perchè senza bambini farebbero su meno soldi. Io non do mai niente, mi spiace. Ma lo so bene che sono sfruttati. Una volta ad una che chiedeva soldi per mangiare ho detto "vieni che ti pago un panino" e lei "no, dammi un euro". No, ti pago quello che vuoi, ti offro da mangiare. Mi ha mandato a cagare. E allora...
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » dom giu 13, 2010 12:17 am

OT: Sono entrata diverse volte in questo topic, rendendomi ogni volta conto che quello che mi verrebbe da dire "di pancia" non ha in realtà basi diverse dalla mia esperienza immediata, forse perfino contaminata da una serie di luoghi comuni.
Allora mi chiedevo, qualcuna di voi sa consigliarmi qualcosa da leggere per conoscere un po' meglio la cultura rom nelle sue varie manifestazioni?
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Enza 52
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Messaggio da Enza 52 » dom giu 13, 2010 12:22 am

Roxy78 ha scritto:Guarda, non voglio farti stare peggio di come stai, ma un giorno io e mia mamma abbiamo dato tanti vestitini del mio fratellino di quanod era piccolo che non utilizzavamo più ad una zingara che portava sempre con sè un bimbo...

Ogni giorno lei era lì con il piccolo nello stesso posto...
Lui, povero, era sempre, tutto sporco e con dei vstitini sporchi e strappati...

Beh, ti dico solo che nei giorni successivi il bambino era ridotto sempre nello stesso modo..

Chissà che non li abbia buttati proprio quesi vestiti...

Quella donna mi ha fatto davvero schifo in quel momento!
generalmente da noi sono le donne macedoni, che si trovano dei posti dove mettersi a chiedere ogni giorno l'elemosina, con qualcuna ci si è anche fatto amicizia, ed abbiamo cercato di capire (mia figlia è una volontaria).
è una cultura antica, quella di chiedere l'elemosina, (nell'ISLAM non dare elemosina è peccato), fatto da donne e bambini fino ai 12 anni, è un vero lavoro.
chiaramente indossano una tuta come se dovessero recarsi a lavoro, e non riescono a capire perché ci scandalizziamo tanto.
se ci giriamo indietro di mezzo secolo, una volta anche per gli italiani mettersi fuori dalle chiese a chiedere l'elemosina, era una scelta di vita, non sempre obbligata.
poi è stato definito accattonaggio, e vietato dalla legge, ma per loro ancora non è arrivata una legge che glielo vieta.
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ariannasissy
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Messaggio da ariannasissy » dom giu 13, 2010 1:32 am

Chloe83 ha scritto:OT: Sono entrata diverse volte in questo topic, rendendomi ogni volta conto che quello che mi verrebbe da dire "di pancia" non ha in realtà basi diverse dalla mia esperienza immediata, forse perfino contaminata da una serie di luoghi comuni.
Allora mi chiedevo, qualcuna di voi sa consigliarmi qualcosa da leggere per conoscere un po' meglio la cultura rom nelle sue varie manifestazioni?

Chloe io ho trovato questo

Cassazione annulla condanna di donna Rom per "accattonaggio con minore". Sentenza giusta e storica

Versione stampabile
Sab, 29/11/2008 - 12:30 autore:
Roberto Malini



Cancellata una sentenza iniqua. Riconosciuto diritto in base a tradizioni di un popolo perseguitato e indigenza secolare


Cassazione annulla la condanna a cinque anni della mamma del bimbo Rom che mendicava a Caserta
Roma, 29 novembre 2008. Come abbiamo già scritto più volte e ripetuto in ogni sede, compresa la Commissione europea, il "mangel", l'attività di questua dei Rom è ormai una tradizione di quel popolo, dopo secoli di segregazione, schiavitù e persecuzione da parte delle nazioni europee. Costretti a vivere ai margini dei margini della civiltà, i Rom hanno fatto proprio un valore che riconoscono tutte le grandi religioni e che si riassume nelle parole di Gesù, tradotte correttamente: "Beati i mendicanti". Con una decisione coraggiosa, la Cassazione ha annullato una sentenza della Corte d'Appello di Napoli che aveva condannato Mia, una madre Rom sorpresa dalle forze dell'ordine a fare accattonaggio con il figlio di quattro anni. In primo grado la donna aveva ricevuto una condanna a 6 anni per riduzione in schiavitù e maltrattamenti in famiglia. In appello la Corte non aveva ravvisato i maltrattamenti, ma confermava la riduzione in schiavitù, riducendo la pena a 5 anni. La Cassazione ha cancellato quella sentenza iniqua, simile a centinaia di altre sentenze discriminatorie a causa delle quali donne e uomini Rom innocenti languiscono in carcere, mentre i servizi sociali hanno sottratto illegittimamente i loro bambini, affidandoli a comunità o famiglie. La Corte di Cassazione ha precisato che Mia non faceva parte "di un'organizzazione volta allo sfruttamento dei minori" ma mendicava per povertà. Inoltre, faceva la questua con il figlio soltanto dalle 9 alle 13, quindi non esiste "quella integrale negazione della libertà e dignità umana del bambino che consente di ritenere che versi in stato di completa servitù," come affermava la sentenza precedente. I giudici della Suprema corte hanno concluso sentenziando che "non si possono criminalizzare condotte che rientrino nella tradizione culturale di un popolo". Centrodestra e centrosinistra, che hanno basato campagne elettorali, propaganda mediatica e operazioni di persecuzione nei confronti delle famiglie Rom proprio sull'assioma "mengel=sfruttamento" sono insorte, riproponendo i loro pregiudizi e la loro ignoranza riguardo alla Storia e alla cultura del popolo Rom. Sbagliano. Sbagliano in malafede, perché la sentenza della Cassazione è una scintilla di civiltà e di verità nell'attuale buio che circonda i diriti delle minoranze etniche. Ripropongo qui di seguito un mio breve articolo di qualche mese fa, quando commentai l'appello dei vescovi italiani rivolto ai sindaci: "non criminalizate i mendicanti". Roberto Malini
I vescovi italiani lanciano un disperato appello: "Sindaci, non combattete l'elemosina!"
Roma, 28 luglio 2008. Le persone che non hanno perso la via dei Diritti Umani devono schierarsi a fianco dei vescovi italiani, che condannano le ordinanze inique, disumane e incivili che proibiscono ai poveri di chiedere l'elemosina. L'elemosina evangelica è l'espressione reale della virtù teologale della carità, un fondamento del cristianesimo, dell'islamismo, dell'ebraismo e di tutte le principali confessioni. Nel Discorso della Montagna, Gesù Cristo afferma la santità di colui che a causa della povertà tende la mano a chi è più fortunato: "Beati i mendicanti nello spirito, perché il Regno dei Cieli appartiene a loro". L'elemosina, nei secoli, ha consentito a coloro che non posseggono nulla di continuare a vivere, anche nelle nazioni in cui i governanti non si prendevano a cuore la piaga della miseria. I provvedimenti che oggi combattono l'accattonaggio non trovano riscontro nella Storia. Hitler proibì la questua solo durante eventi internazionali come le Olimpiadi di Berlino del 1936, ma non varò mai leggi contro l'elemosina, per evitare di inimicarsi i cittadini credenti. L'Italia tocca il fondo della crudeltà sociale, del razzismo e della repressione delle fasce più vulnerabili della popolazione. Punire l'elemosina non significa solo punire i Rom, cui la feroce discriminazione ha lasciato solo tale estrema forma di sopravvivenza, ma vuol dire rendere ancora più rapida ed efferata l'azione di annientamento del popolo "nomade". Non vi è fine all'orrore. Le città che hanno emesso o stanno per emettere ordinanze contro l'elemosina rappresentano un'Italia senza più etica né spirito di umanità, espressione di un Paese caduto nella barbarie, che sarà presto giudicato dall'Europa e dal mondo per la sua ingiustizia, il suo odio razziale, la sua indole persecutoria nei confronti delle minoranze più deboli. "I poveri non sono mai un fastidio e non si può vincere la povertà togliendo i poveri d'attorno," ha scritto Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, giudicando con grande severità gli amministratori che dichiarano guerra agli indigenti, che nel Cristianesimo rappresentano l'immagine del Figlio di Dio nel mondo. R.M.
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Paola
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Messaggio da Paola » dom giu 13, 2010 6:19 am

Io sono d'accordo con Roberto Malini del pezzo postato qua sopra (che è uno dei fondatori del [url=http://Gruppo%20EveryOne]http://Gruppo EveryOne[/url]), in linea con quello che diceva VIOLA intanto bisognerebbe fare un distinguo.

NON è sempre vero che i mendicanti ROM, SINTI o KANE' (che sono quelli della bellissima canzone di De Andrè http://www.youtube.com/watch?v=YqlGwCgFbtk) siano sfruttati, vi sia sotto chissà quale banda criminale, siano vittime di ricatto, semplicemente scelgono di fare accattonaggio come stile di vita.

Ora, voi mi direte: ma i bambini? Giusto, i bambini.
E' giusto che i bambini vadano a scuola, non vengano passino ore e ore sotto il sole, non siano obbligati a stare nudi e sporchi per strada, su questo devono assolutamente lavorare le istituzioni perché se è vero che è nella cultura Nomade l'accattonaggio come Lavoro è pur vero che in questa parte del mondo, per fortuna, i bambini NON DEVONO LAVORARE e se ci scandalizziamo per il bambino indiano che costruisce palloni per la Nike NON possiamo non scandalizzarci per il bambino nomade.

Poi vorrei un però un post analogo in cui qualcuno si scandalizzasse per i bambini trainati in giro per provini a fare pubblicità, a fare backstage di sfilate, a fare ore e ore di prove per programmi televisivi perché anche in quel caso si fanno lavorare, solo che le madri sono pronte a giurare che si divertono.

Chiusa questa parentesi invece mi piacerebbe sapere chi si dice Cristiano e chi conosce San Francesco d'Assisi, perché è curioso che sia il patrono d'Italia un accattone, uno che veniva SCACCIATO, MALMENATO, INSULTATO sputato perché aveva SCELTO di vivere di carità della gente.

E come altre volte (vedesi post su Adro e i bambini della mensa) mi chiedo dove sia finita la solidarietà umana, quella che prescinde dalle leggi, quella che viene da cuore, quella che ha mosso te SIMONA a portare i vestiti a quella mamma, pur dicendo che non è giusto, pur sapendo che chissà che fine faranno quei vestiti, pur passando per la "scema" che s'è fatta fregare. Ecco, io quando vedo i gesti come il tuo mi sento un po' meno aliena. Grazie.
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