Caricare un figlio di aspettative personali

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Gwen

Caricare un figlio di aspettative personali

Messaggio da Gwen » lun mag 10, 2010 1:07 pm

Tanti errori che si fanno con i figli derivano dal caricarli di troppe aspettative che in realtà non appartengono al figlio, ma al genitore.
Dall'aspettarsi troppo.
Dall'aspettarsi la perfezione, in maniera che il figlio ti faccia fare una bella figura, e anche che ne so, che diventi quello che vuoi (o che volevi essere tu), che conduca una vita come quella che vuoi tu.

Molti psicologi riconducono problematiche di diversi tipi a traumi legati a questo atteggiamento.
Io come figlia ne ho ricavato anni di sofferenza.

E come madre non mi viene nemmeno forzandomi di aspettarmi qualcosa dalla nana, di volere che lei diventi come dico io.
E mi risulta davvero difficile credere che ci siano genitori che non sappiano accettare i figli esattamente per quello che sono, amandoli nella stessa maniera, senza sentirsi delusi, senza sentirsi amareggiati, senza essere a disagio.

E' un punto importantissimo, eppure come è capitato a me con mio padre, di genitori così ce ne sono eccome.
Ed è una delle cose peggiori che si possano fare ad un figlio, e lo dico per esperienza personale purtroppo.

A me non importerà un bel niente di quello che farà/diventerà/penserà mia figlia.
L'importante è che non si distrugga la vita con droghe o simili e che non faccia del male ad altri.
Ma per il resto.......se sarà lesbica, se non prenderà la laurea, se deciderà di vivere dall'altra parte del mondo in una comunità Hamish non mi importa.
Non mi importa un bel niente.
Voglio solo che sia felice e io le sarò sempre accanto.
Non mi vergognerò mai di lei, non penserò di doverla mostrare, di dovermi vantare.
Mi prenderò il riscatto su mio padre, con gli interessi, e a testa alta, utilizzando gli errori che ha fatto con me per fare del bene a lei.


katialuca

Messaggio da katialuca » lun mag 10, 2010 1:10 pm

Gwen ha scritto:Tanti errori che si fanno con i figli derivano dal caricarli di troppe aspettative che in realtà non appartengono al figlio, ma al genitore.
Dall'aspettarsi troppo.
Dall'aspettarsi la perfezione, in maniera che il figlio ti faccia fare una bella figura, e anche che ne so, che diventi quello che vuoi (o che volevi essere tu), che conduca una vita come quella che vuoi tu.

Molti psicologi riconducono problematiche di diversi tipi a traumi legati a questo atteggiamento.
Io come figlia ne ho ricavato anni di sofferenza.

E come madre non mi viene nemmeno forzandomi di aspettarmi qualcosa dalla nana, di volere che lei diventi come dico io.
E mi risulta davvero difficile credere che ci siano genitori che non sappiano accettare i figli esattamente per quello che sono, amandoli nella stessa maniera, senza sentirsi delusi, senza sentirsi amareggiati, senza essere a disagio.

E' un punto importantissimo, eppure come è capitato a me con mio padre, di genitori così ce ne sono eccome.
Ed è una delle cose peggiori che si possano fare ad un figlio, e lo dico per esperienza personale purtroppo.

A me non importerà un bel niente di quello che farà/diventerà/penserà mia figlia.
L'importante è che non si distrugga la vita con droghe o simili e che non faccia del male ad altri.
Ma per il resto.......se sarà lesbica, se non prenderà la laurea, se deciderà di vivere dall'altra parte del mondo in una comunità Hamish non mi importa.
Non mi importa un bel niente.
Voglio solo che sia felice e io le sarò sempre accanto.
Non mi vergognerò mai di lei, non penserò di doverla mostrare, di dovermi vantare.
Mi prenderò il riscatto su mio padre, con gli interessi, e a testa alta, utilizzando gli errori che ha fatto con me per fare del bene a lei.
La vedo come te.
Elena3wp
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Messaggio da Elena3wp » lun mag 10, 2010 2:09 pm

Anche io di istinto la penso così, mia madre e anche mio padre mi hanno sempre caricato di un fardello che non sempre ho saputo portare e che a volte mi ha portato ad essere un po' frustrata.
Ma a volte occorre anche pensare ai lati positivi: ho un alto senso della responsabilità e un profondo rispetto per questa che mi piacerebbe (magari utilizzando approcci diversi) passare a mia figlia.

Il mio messaggio è quello di fare quello che desideri ma impegnandoti al massimo.
elena
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Messaggio da Azur » lun mag 10, 2010 2:19 pm

Gwen ha scritto:E come madre non mi viene nemmeno forzandomi di aspettarmi qualcosa dalla nana, di volere che lei diventi come dico io.
E mi risulta davvero difficile credere che ci siano genitori che non sappiano accettare i figli esattamente per quello che sono, amandoli nella stessa maniera, senza sentirsi delusi, senza sentirsi amareggiati, senza essere a disagio.

(.....................)
A me non importerà un bel niente di quello che farà/diventerà/penserà mia figlia.
L'importante è che non si distrugga la vita con droghe o simili e che non faccia del male ad altri.
Ma per il resto.......se sarà lesbica, se non prenderà la laurea, se deciderà di vivere dall'altra parte del mondo in una comunità Hamish non mi importa.
Non mi importa un bel niente.
Voglio solo che sia felice e io le sarò sempre accanto.
Sulla teoria possiamo anche essere tutte d'accordo, credo.
Ma la pratica è un'altra storia.

Non mi importa che lavoro sceglieranno di fare i miei figli,
ma vorrei che lo facessero con passione e impegno, non alla meno peggio e solo per tirare a campare...

Non mi importa con chi decideranno di vivere i miei figli,
ma vorrei che avessere la maturità (e pure la fortuna) di creare un rapporto equilibrato, basato su rispetto e amore
Ecc ecc ecc..

Non si tratta di "volere che diventi come dico io",
ma non credo sia possibile non avere aspettative, e forse non è neanche giusto...

Quello che credo sia importante, e quello che cerco di fare, è evitare di giudicare, sospendere il giudizio... (giudizio nel senso di "opinione chiusa" o "che chiude" il dialogo e la possibilità)
Azur
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Messaggio da Azur » lun mag 10, 2010 2:20 pm

Elena3wp ha scritto:Il mio messaggio è quello di fare quello che desideri ma impegnandoti al massimo.
lo condivido, ma appunto credo che sia un'aspettativa non da poco, anzi decisamente pesante...
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Messaggio da veruz » lun mag 10, 2010 2:26 pm

Azur ha scritto:Sulla teoria possiamo anche essere tutte d'accordo, credo.
Ma la pratica è un'altra storia.

Non mi importa che lavoro sceglieranno di fare i miei figli,
ma vorrei che lo facessero con passione e impegno, non alla meno peggio e solo per tirare a campare...

Non mi importa con chi decideranno di vivere i miei figli,
ma vorrei che avessere la maturità (e pure la fortuna) di creare un rapporto equilibrato, basato su rispetto e amore
Ecc ecc ecc..

Non si tratta di "volere che diventi come dico io",
ma non credo sia possibile non avere aspettative, e forse non è neanche giusto...

Quello che credo sia importante, e quello che cerco di fare, è evitare di giudicare, sospendere il giudizio... (giudizio nel senso di "opinione chiusa" o "che chiude" il dialogo e la possibilità)
sono d'accordo..
tra l'ideale utopico di una totale epoché e il dramma di incanalare la vita di un figlio nelle proprie aspettative c'è di mezzo la vita reale di noi esseri umani fallibili..
Gwen

Messaggio da Gwen » lun mag 10, 2010 2:48 pm

Azur ha scritto:Sulla teoria possiamo anche essere tutte d'accordo, credo.
Ma la pratica è un'altra storia.

Non mi importa che lavoro sceglieranno di fare i miei figli,
ma vorrei che lo facessero con passione e impegno, non alla meno peggio e solo per tirare a campare...

Non mi importa con chi decideranno di vivere i miei figli,
ma vorrei che avessere la maturità (e pure la fortuna) di creare un rapporto equilibrato, basato su rispetto e amore
Ecc ecc ecc..

Non si tratta di "volere che diventi come dico io",
ma non credo sia possibile non avere aspettative, e forse non è neanche giusto...

Quello che credo sia importante, e quello che cerco di fare, è evitare di giudicare, sospendere il giudizio... (giudizio nel senso di "opinione chiusa" o "che chiude" il dialogo e la possibilità)
Mah, per me è tutto collegato.
Si presume che se un figlio svolge un lavoro senza passione e tanto per campare non sia felice di farlo, quel lavoro.
E quindi si ritorna all'essere felice.
Io di questo mi preoccuperei, del fatto che senza passione non puoi essere felice.
Se invece fosse possibile il contrario sono principi miei che cozzerebbero coi suoi e niente di più, dovrei accettarlo.

Lo stesso per i rapporti di coppia: se mio figlio non ha un rapporto di coppia stabile perchè non riesce a legarsi seriamente, perchè non si innamora, ne consegue che abbia dei disagi che glielo impediscono e che lo rendono infelice.
Se invece davvero volesse nella vita solo rapporti non impegnativi essendo davvero felice non avrei problemi, ma ovviamente è quasi impossibile che sia così.
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Alessia
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Messaggio da Alessia » lun mag 10, 2010 2:53 pm

credo che rispettare le naturali inclinazioni dei nostri figli sia un dovere da parte di noi genitori. d'altra parte allevare un figlio è una strada così lunga e difficile che nel percorso l'errore è da considerare, da entrambe le parti.
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