mancanza di ricordi

[la eli]

Salve dr. Di Rienzo,
le scrivo perché vorrei sottoporle un problema che mi accompagna da sempre.

Io non ho ricordi, o meglio, ricordo molto poco del mio passato, sia recente che remoto. Ho pochissimi ricordi di me bambina, adolescente e adulta. Ho memoria solamente, purtroppo, dei ricordi spiacevoli.
Ricordo poco anche della vita dei miei piccoli.

Mi aiuto con le foto, con i racconti di chi ha vissuto con me la mia vita. Mi sforzo di ricordare ma non funziona.

Io collego il tutto al forte trauma che ho vissuto da bambina (trova qui il racconto che feci qualche tempo fa), trauma che sono riuscita ad elaborare, o almeno credo. Non capisco quindi perché abbia questo problema.

Tutto ciò mi angustia perché sento che mi mancano pezzi importanti della mia vita e della vita della mia famiglia.

Secondo lei è possibile recuperare la capacità di ricordare se non i ricordi già "perduti"?

La ringrazio per l'attenzione.
Elisa

[Dr.DiRienzo]

Salve dr. Di Rienzo,
le scrivo perché vorrei sottoporle un problema che mi accompagna da sempre.

Io non ho ricordi, o meglio, ricordo molto poco del mio passato, sia recente che remoto. Ho pochissimi ricordi di me bambina, adolescente e adulta. Ho memoria solamente, purtroppo, dei ricordi spiacevoli.
Ricordo poco anche della vita dei miei piccoli.

Mi aiuto con le foto, con i racconti di chi ha vissuto con me la mia vita. Mi sforzo di ricordare ma non funziona.

Io collego il tutto al forte trauma che ho vissuto da bambina (trova qui il racconto che feci qualche tempo fa), trauma che sono riuscita ad elaborare, o almeno credo. Non capisco quindi perché abbia questo problema.

Tutto ciò mi angustia perché sento che mi mancano pezzi importanti della mia vita e della vita della mia famiglia.

Secondo lei è possibile recuperare la capacità di ricordare se non i ricordi già "perduti"?

La ringrazio per l'attenzione.
Elisa

Gentile Elisa,
il meccanismo della rimozione di certi ricordi non va considerato in senso “negativo” ma come un meccanismo di autoprotezione, una sorta di interruttore “salvavita” che scatta quando la tensione del “sistema” è molto intensa e, in quanto tale, poco gestibile. In campo psicologico sono stati fatti vari tentativi di recupero dei ricordi, soprattutto con l’ipnosi, ma la cosiddetta regressione nel tempo assai spesso risulta poco attendibile dal punto di vista clinico, in quanto il materiale “recuperato” è facilmente soggetto a distorsioni immaginative, con inserimento di vissuti non effettivamente esperiti. Per tale motivo l’ipnosi non costituisce una tecnica particolarmente attendibile ad es. a livello giudiziario.
Credo che nel tuo caso la cosa migliore possa essere quella di rintracciare quante più persone possibili, da parenti a vecchi amici di infanzia, e tentare una ricostruzione “incrociando” le varie testimonianze, allo scopo di “purificare” il materiale emerso. Temo che un lavoro esclusivo su se stessi rischi di poter essere troppo doloroso, col dubbio sempre presente che le cose ricordate non siano state effettivamente vissute in quel dato modo. Credo che in questo caso l’opposizione dell’inconscio vada rispettata.
Auguri per la tua vita e per la tua bellissima professione (che se non sbaglio è la stessa che faccio io...). Infine, una parola di comprensione per tua madre la cui salute psichica, sfortunatamente, è stata gestita, più che da fattori psicologici, da variabili biologiche di cui non ha colpa.
Fernando Di Rienzo

[la eli]

Gentile Fernando,
la ringrazio davvero per le parole che mi ha scritto e che saranno sicuramente un ottimo spunto di riflessione.
Leggendo questa frase "Credo che in questo caso l’opposizione dell’inconscio vada rispettata." mi sono in qualche modo emozionata e credo di aver capito cosa intende.
La ringrazio anche per le parole su mia madre.
Cari saluti,
Elisa
(PS: ex collega... ora "solo" mamma!)