So che senza conoscere il soggetto e la sua storia e' difficile rispondere a certi quesiti, comunque ci provo. Sono una persona aperta, fiduciosa, ottimista, che reagisce bene alle avversita' e affronta sempre tutte le situazioni, piacevoli e spiacevoli che siano. Ho lavorato molto sul mio carattere, cercando di cambiarlo in meglio, smussando difetti che potevano creare a me e agli altri dei problemi. Una cosa pero' non riesco ad affrontare: il senso di colpa perenne che mi accompagna: per tutto e verso tutti. Non riesco mai ad addossare la responsabilita' di qualcosa agli altri, ma me la prendo tutta io, giustificando il prossimo e condannando me stessa, non reagisco mai ai piccoli e grandi soprusi perche' convinta di meritarli, eppure ho un carattere molto forte e determinato. E mi sento appunto, sempre in colpa, verso i miei genitori soprattutto, ho dato loro tanto, e tutt'ora lo sto facendo, pero' qualsiasi scelta io faccia per il bene mio, dei miei figli e di mio marito passa sempre per l'approvazione e il condizionamento di mio padre e spesso addirittura rinuncio a priori a qualcosa perche' convinta di contrariarlo e per non sentire appunto questo senso di colpa che mi annienta.
La ringrazio per l'attenzione
Convivere con i sensi di colpa...
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Alla ricerca della dimensione più vera...
Lavorare su se stessi indica positività, sensibilità ed una lodevole motivazione al cambiamento. Ma la domanda che ti pongo è: la fai principalmente per te o soprattutto per accontentare qualcun altro? La seconda risposta sembra essere quella più attendibile, e qui nasce una seconda domanda: nella tua vita quanto conta l’approvazione degli altri, ed in particolare di tuo padre? Sembra che conti in maniera molto elevata. E’ molto probabile che, lavorando su questo aspetto, tu possa minimizzare i tanti sensi di colpa che condizionano la tua felicità. E’ un lavoro importante che, secondo me, sarebbe utile effettuare con un terapeuta che in numero ragionevole di sedute sappia darti le chiavi giuste per accedere al cambiamento, ponendo soprattutto l’accento sullo sviluppo della parte di te più profonda e più vera, al riparo dagli inevitabili condizionamenti esterni.Daria4ever ha scritto:So che senza conoscere il soggetto e la sua storia e' difficile rispondere a certi quesiti, comunque ci provo. Sono una persona aperta, fiduciosa, ottimista, che reagisce bene alle avversita' e affronta sempre tutte le situazioni, piacevoli e spiacevoli che siano. Ho lavorato molto sul mio carattere, cercando di cambiarlo in meglio, smussando difetti che potevano creare a me e agli altri dei problemi. Una cosa pero' non riesco ad affrontare: il senso di colpa perenne che mi accompagna: per tutto e verso tutti. Non riesco mai ad addossare la responsabilita' di qualcosa agli altri, ma me la prendo tutta io, giustificando il prossimo e condannando me stessa, non reagisco mai ai piccoli e grandi soprusi perche' convinta di meritarli, eppure ho un carattere molto forte e determinato. E mi sento appunto, sempre in colpa, verso i miei genitori soprattutto, ho dato loro tanto, e tutt'ora lo sto facendo, pero' qualsiasi scelta io faccia per il bene mio, dei miei figli e di mio marito passa sempre per l'approvazione e il condizionamento di mio padre e spesso addirittura rinuncio a priori a qualcosa perche' convinta di contrariarlo e per non sentire appunto questo senso di colpa che mi annienta.
La ringrazio per l'attenzione
Tienimi informato.
Un cordiale saluto
FDR
il mio evolversi, il mio cambiare ed essere migliore e' sempre stato fatto in funzione degli altri e da qui ne segue il fatto che l'approvazione del prossimo per me e' fondamentale, oltre che condizionante oltre ogni limite. In particolare, oltre naturalmente quella di mio padre, di cui sono sempre alla ricerca, e' in generale l'approvazione degli uomini che vado cercando, sul lavoro, nelle amicizie, in ogni rapporto. Sto bene e sono felice quando mi sento cercata, voluta, apprezzata, crollo appena le attenzioni si spostano dalla mia personaDr.DiRienzo ha scritto:Lavorare su se stessi indica positività, sensibilità ed una lodevole motivazione al cambiamento. Ma la domanda che ti pongo è: la fai principalmente per te o soprattutto per accontentare qualcun altro? La seconda risposta sembra essere quella più attendibile, e qui nasce una seconda domanda: nella tua vita quanto conta l’approvazione degli altri, ed in particolare di tuo padre? Sembra che conti in maniera molto elevata. E’ molto probabile che, lavorando su questo aspetto, tu possa minimizzare i tanti sensi di colpa che condizionano la tua felicità. E’ un lavoro importante che, secondo me, sarebbe utile effettuare con un terapeuta che in numero ragionevole di sedute sappia darti le chiavi giuste per accedere al cambiamento, ponendo soprattutto l’accento sullo sviluppo della parte di te più profonda e più vera, al riparo dagli inevitabili condizionamenti esterni.
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FDR
La ringrazio molto per questa sua bellissima risposta, stampero' queste righe e cerchero' di lavorarci sopra, magari anche con l'aiuto di una terapeuta, come mi ha suggerito lei