il dolore più grande...
il dolore più grande...
È da un po’ di tempo che penso a questo post, ci penso perché ogni giorno ho davanti la più grande tragedia che possa accadere nella vita, ovvero una madre (mia collega, ma fosse un padre sarebbe uguale) che perde il proprio figlio.
In questo caso particolare poi alla tragedia si aggiunge anche il “modo” che forse è il più terribile al mondo: suicidio.
Questo ragazzo di 24 anni, a un passo dalla laurea in ingegneria, con una fidanzata e una vita sociale normale, circa un anno fà si suicida, in un modo che non descrivo, ma che non lascia dubbi al fatto che non sia stato un attimo di depressione o smarrimento, bensì un atto voluto, deliberato, studiato perfino nei dettagli.
Io ricordo lo sconcerto quando lo seppi e soprattutto subito mi si affacciò alla mente il pensiero che se mi capitasse (solo scrivere di questa possibilità, mi mette i brividi), non mi perdonerei mai di non avere saputo “vedere” i segnali di quel malessere, di non aver fatto niente. E poi ricordò l’incapacità di guardare negli occhi quei genitori e di dire loro qualcosa che fosse minimamente di conforto, né la fede, in questo caso nemmeno la presenza di altri figli, niente mi sembrava utile di fronte a quel dolore, un dolore che definirei “contro natura”: nessun genitore dovrebbe mai veder morire i propri figli.
Mi dà i brividi scrivere di questa cosa, ho rimuginato tanto sopra a questo post perché non riuscivo a scriverlo, e capisco chi ci passerà sopra senza un commento, perché che ti commenti? Cosa dici?
E’ solo che mi fa male ogni giorno guardare negli occhi quella madre, mi sento “piccola” e meschina di fronte a tutti i miei impicci/problemi quotidiani… viene sempre il momento che ci lamentiamo che non mangia, che non dorme, che ha preso il brutto voto, che ha un carattere “difficile”, che“rompe”,….io non sono da meno, per carità. Solo che finisco sempre per rivedere quegli occhi, gli occhi di una madre a cui hanno strappato la vita…
Solo per farvi riflettere
:bacio:
In questo caso particolare poi alla tragedia si aggiunge anche il “modo” che forse è il più terribile al mondo: suicidio.
Questo ragazzo di 24 anni, a un passo dalla laurea in ingegneria, con una fidanzata e una vita sociale normale, circa un anno fà si suicida, in un modo che non descrivo, ma che non lascia dubbi al fatto che non sia stato un attimo di depressione o smarrimento, bensì un atto voluto, deliberato, studiato perfino nei dettagli.
Io ricordo lo sconcerto quando lo seppi e soprattutto subito mi si affacciò alla mente il pensiero che se mi capitasse (solo scrivere di questa possibilità, mi mette i brividi), non mi perdonerei mai di non avere saputo “vedere” i segnali di quel malessere, di non aver fatto niente. E poi ricordò l’incapacità di guardare negli occhi quei genitori e di dire loro qualcosa che fosse minimamente di conforto, né la fede, in questo caso nemmeno la presenza di altri figli, niente mi sembrava utile di fronte a quel dolore, un dolore che definirei “contro natura”: nessun genitore dovrebbe mai veder morire i propri figli.
Mi dà i brividi scrivere di questa cosa, ho rimuginato tanto sopra a questo post perché non riuscivo a scriverlo, e capisco chi ci passerà sopra senza un commento, perché che ti commenti? Cosa dici?
E’ solo che mi fa male ogni giorno guardare negli occhi quella madre, mi sento “piccola” e meschina di fronte a tutti i miei impicci/problemi quotidiani… viene sempre il momento che ci lamentiamo che non mangia, che non dorme, che ha preso il brutto voto, che ha un carattere “difficile”, che“rompe”,….io non sono da meno, per carità. Solo che finisco sempre per rivedere quegli occhi, gli occhi di una madre a cui hanno strappato la vita…
Solo per farvi riflettere
:bacio:
Ho i brividi solo a pensarci.
Io spero solo che non mi succeda mai, non so come farei a sopravvivere. Probabilmente ci riuscirei solo per la figlia che mi resta.
Il senso di colpa in questi casi dev'essere enorme, il non aver visto che c'erano problemi così grandi da non voler più vivere dev'essere un macigno enorme.
Io spero solo che non mi succeda mai, non so come farei a sopravvivere. Probabilmente ci riuscirei solo per la figlia che mi resta.
Il senso di colpa in questi casi dev'essere enorme, il non aver visto che c'erano problemi così grandi da non voler più vivere dev'essere un macigno enorme.
- mammamartina
- Ambasciatore
- Messaggi: 3684
- Iscritto il: lun ott 20, 2008 4:17 pm
E' vero , non è facile lasciare un commento ad un post su questo argomento.
Credo che la difficoltà sia il non voler nemmeno lontanamente immaginare che una situazione del genere ci possa toccare da vicino...ti capisco elisa, capisco il non riuscire a guardare negli occhi quella mamma,capisco che i nostri problemi svaniscono davanti a lei....
Purtoppo spesso non è facile "vedere" quei segni, quel malessere, capire che qualcosa non va, e io da mamma non riuscirei comunque a perdonarmelo, nonostante molte volte noi non abbiamo colpe...cerca di starle vicina anche solo con la presenza o solo ascoltandola se vuole parlare, spesso basta poco
Credo che la difficoltà sia il non voler nemmeno lontanamente immaginare che una situazione del genere ci possa toccare da vicino...ti capisco elisa, capisco il non riuscire a guardare negli occhi quella mamma,capisco che i nostri problemi svaniscono davanti a lei....
Purtoppo spesso non è facile "vedere" quei segni, quel malessere, capire che qualcosa non va, e io da mamma non riuscirei comunque a perdonarmelo, nonostante molte volte noi non abbiamo colpe...cerca di starle vicina anche solo con la presenza o solo ascoltandola se vuole parlare, spesso basta poco
è sempre difficile trovare le parole in questi casi.
posso solo dirti che capisco quello che provi guardando la tua collega negli occhi.è successa più o meno la stessa cosa a una coppia di amici dei miei genitori.il figlio,14enne,non è morto nonostante un volo dal terzo piano.ma ti giuro che da quel giorno questi genitori non riescono più a vivere.
io non riuscirei mai a perdonarmelo.mai.
:marika: alla tua collega
posso solo dirti che capisco quello che provi guardando la tua collega negli occhi.è successa più o meno la stessa cosa a una coppia di amici dei miei genitori.il figlio,14enne,non è morto nonostante un volo dal terzo piano.ma ti giuro che da quel giorno questi genitori non riescono più a vivere.
io non riuscirei mai a perdonarmelo.mai.
:marika: alla tua collega
Mati-fra&so ha scritto:Ho i brividi solo a pensarci.
Io spero solo che non mi succeda mai, non so come farei a sopravvivere. Probabilmente ci riuscirei solo per la figlia che mi resta.
Il senso di colpa in questi casi dev'essere enorme, il non aver visto che c'erano problemi così grandi da non voler più vivere dev'essere un macigno enorme.
e vogliamo mettere quando il destino si fa proprio crudele?
Non ricordo più se per il terremoto o per l'alluvione di Messina avevo visto un padre che aspettava solo che ritrovassero i corpi dei suoi figli, la moglie già l'avevano trovata morta...a volte non ti rimane manco un briciolo di una famiglia intera!
Chissà che duro sopravvivere, che senso ha?
Comunque hai ragione, mia mamma un figlio l'ha perso e dice che appunto è la cosa peggiore che esista e passa il tempo dicendo che Dio avrebbe dovuto prendere lei che non serve più a niente.
La morte è terribile. Il suicidio è ancora più terribile, se possibile.
"cosa sarebbe successo se.." probabilmente è la frase che mi sentirei di ripetermi sempre.
Comunque non me lo so immaginare, cosa si provi.
Da figlia che ha perso la mamma però vorrei che kily non dovesse fare la stessa fine mia.
DEVO stare bene, DEVO controllarmi e badare a me stessa, per non lasciarla sola.
"cosa sarebbe successo se.." probabilmente è la frase che mi sentirei di ripetermi sempre.
Comunque non me lo so immaginare, cosa si provi.
Da figlia che ha perso la mamma però vorrei che kily non dovesse fare la stessa fine mia.
DEVO stare bene, DEVO controllarmi e badare a me stessa, per non lasciarla sola.