l'esperienza è un valore?

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Enza 52
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l'esperienza è un valore?

Messaggio da Enza 52 » sab gen 30, 2010 11:50 am

traggo spunto da quello che ha detto cloe per esprimere un mio parere a riguardo e confrontarmi con voi.
apprezzo chi ha voluto far presente che in quanto mamma di 4 figli adulti, potrei avere esperienza maggiore nell'essere madre, ma non mi rivedo in questo ruolo.
avrò forse dentro di me delle reminescenze adolescenziali, ma non ho apprezzato tanto il mio lavoro di madre, da passare il testimonial, non lo faccio neppure con mia figlia.
per carità i miei ragazzi non sono dei delinquenti e ciascuno di loro ha fatto dei percorsi di vita che li hanno portato e li portano a cadere per poi rialzarsi, a sbagliare per poi correggersi, ad inseguire la propria realizzazione ed i propri sogni, a crearsi delle convinzioni e delle certezze proprie a prescindere da quelle che possono essere state le nostre (quelle mie e di mio marito).
per cui non ci siamo mai messi sul podio ad impartire ordini e lezioni, anzi a questo punto della vita, in cui, per contemporaneità anagrafica, alcune cose le comprendono più di noi (visto che le rivoluzioni sono più quotidiane di un tempo) spesso ci affidiamo a loro per capire alcuni passaggi e chiediamo dei consigli.
e qui penserete, "che bello i genitori ideali", e no, perché comunque sono petulante come lo ero a 20 anni cerco sempre il pelo nell'uovo come facevo quando volevo ragione ad ogni costo. faccio le stesse polemiche di un tempo con mio marito ed i miei figli. insomma ero e resterò una scassapalle,
ed allora l'esperienza che ha fatto? nulla, ecco quello che intendevo dire, io sono io con i miei difetti e qualche pregio, ma non mi sognerei mai di volervi trasmettere tutto questo.
-non ho allattato a lungo (errore della mia generazione)
-ho pacificamente litigato con mio marito anche davanti ai ragazzi (oggi non lo rifarei)
-ho sempre fatto di testa mia senza ascoltare la mamma che voleva trasmettermi la sua di esperienza
-ho urlato quando mi saltavano i 5 minuti
-all'occorrenza non ho risparmiato qualche sculaccione a mio figlio ( se qualcuno ha mai sentito parlare di pierino la peste, ecco lui di più)
-quando mia figlia aveva 16 anni le ho mollato un ceffone perché ha detto che lei andava a scuola io stavo a casa quindi di rifarle il letto toccava a me.
-e quando mia figlia più grande ci ha comunicato che voleva sposarsi e mollare l'università (4 ESAMI DALLA LAUREA IN FISICA oggi si pente, cavoli suoi), ho fatto il diavolo a 7 e non le ho certo facilitato la vita per 2 mesi.
-quando la seconda ha deciso di entrare in convento non le ho parlato per una settimana (dopo 6 mesi ne è uscita)

ecco ma che esperienza posso trasmettervi io? il massimo che posso fare e passarvi un po della mia enorme umanità.

vi racconto tutto questo perché credo che a volte può servire dare uno sguardo agli errori degli altri? ma, nemmeno questo serve alla fine così tanto perché ciascuno ha bisogno di fare i propri di errori.

perché allora questo post?
forse non avevo niente da fare, o forse volevo far polemica sulla parola maestrina che ieri mi ha infastidita.
oppure vorrei farmi conoscere meglio,
fate voi.


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Lelia
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Messaggio da Lelia » sab gen 30, 2010 12:18 pm

Secondo me l'esperienza ha un valore.
Ha un valore per la persona stessa, come si vede quando dici che certe cose non le rifaresti o le faresti in modo diverso. Ha un valore per gli altri, perché, quanto meno, è un termine di confronto.
Quello che secondo me NON ha valore in sé e per sé è il mero fatto di avere figli, perché si possono mettere al mondo 10 figli e disinteressarsene completamente, e in quel caso ovviamente l'esperienza non può avere un valore significativo.
Ma il fatto di essere genitore di 4 figli, e di 4 figli adulti (quindi averne seguito tutte le fasi della crescita) secondo me ha un valore. In positivo e in negativo, per le cose fatte bene e per quelle sbagliate, naturalmente. Non dico che sia "il verbo", è un'esperienza e come tale va presa, ma un valore per me ce l'ha senza dubbio.
Poi va beh, io ti adoro e lo sai, ma questo è a parte :bacio:
Gwen

Messaggio da Gwen » sab gen 30, 2010 12:23 pm

Per me ha un valore per se stessi, perchè come dice Lelia ti aiuta a capire cosa faresti uguale e cosa invece cambieresti.
Hanno valore per gli altri.....sì e no, nel senso che io ascolto sempre con interesse chi ha più esperienza di me, ma il fatto che si abbia non vuol dire che allora si possa insegnare.
L'esperienza non è garanzia di "fare o sapere la cosa giusta", però è preziosa per trarre spunti, è preziosa pure per capire cosa non fare.
(mio padre per esempio avrebbe esperienza con due figlie, quanto meno più di me, ma non ha imparato poi un granchè dai suoi errori e non può essere di esempio come padre nemmeno alla neomamma 18enne su molte cose, non su tutte, ma su molte).
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Messaggio da Lelia » sab gen 30, 2010 12:39 pm

Gwen, sono d'accordo!
Infatti secondo me poi ognuno di noi dà il valore che vuole all'esperienza degli altri, però secondo me c'è un valore intrinseco nell'esperienza. Tu per esempio puoi dire che certe cose che tuo padre ha fatto con te non le vuoi fare con tua figlia, quindi anche se "in negativo", l'esperienza di tuo padre in qualche modo ti è utile.
A livello generale, l'esperienza altrui secondo me può sempre essere spunto di riflessione o di discussione, e già questo le conferisce un valore.
Mammatitta

Messaggio da Mammatitta » sab gen 30, 2010 12:45 pm

Gwen ha scritto:Per me ha un valore per se stessi, perchè come dice Lelia ti aiuta a capire cosa faresti uguale e cosa invece cambieresti.
Hanno valore per gli altri.....sì e no, nel senso che io ascolto sempre con interesse chi ha più esperienza di me, ma il fatto che si abbia non vuol dire che allora si possa insegnare.
L'esperienza non è garanzia di "fare o sapere la cosa giusta", però è preziosa per trarre spunti, è preziosa pure per capire cosa non fare.
(mio padre per esempio avrebbe esperienza con due figlie, quanto meno più di me, ma non ha imparato poi un granchè dai suoi errori e non può essere di esempio come padre nemmeno alla neomamma 18enne su molte cose, non su tutte, ma su molte).
Concordo pienamente!

Io traggo spunto anche dalle esperienze negative proprio per non ripetere gli errori che altri hanno fatto nei limiti del possibile naturalmente.

E poi è bello ascoltare essere ascoltati e confrontarsi.

Dire a priori a me dell'esperienza altrui non mi importa nulla bè non è bello, ma non nei confronti degli altri, ma di sè stessi. Con questo ragionamento allora annulliamo anche la memoria storica (per fare un esempio estremo) tanto a che serve?
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » sab gen 30, 2010 12:48 pm

Secondo me ha un valore riguardo se stessi, si può farne buon uso, che è comunque per dirla con Guccini "un confuso problema" anche quello.
Non le riconosco invece valore riguardo agli altri, le esperienze personali, proprio in quanto personali, sono poco generalizzabili, sono un elemento insufficiente per guidare qualcuno nelle sue proprie esperienze.
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Messaggio da Lelia » sab gen 30, 2010 12:51 pm

Infatti secondo me è sbagliato riconoscere un valore didattico all'esperienza (ho fatto una certa esperienza e te la trasmetto perché tu impari qualcosa), che fallisce quasi sempre. L'esperienza secondo me andrebbe trasmessa in modo quanto più possibile neutro: ho fatto questa esperienza, te la racconto, tu deciderai se farne qualcosa e eventualmente cosa farne.
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