Sfogo...

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Daniela
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Sfogo...

Messaggio da Daniela » lun gen 25, 2010 11:48 am

Mi prende ogni volta che sto con mia sorella.
Non so spiegarvi, ma ci provo.
Tutte le volte che parliamo è come se lei avesse la verità in tasca, su tutto e io non riesco a ribatterle, mi blocco e vengo a casa sempre con un groppo allo stomaco.
Matteo dice che è un problema mio, che dovrei fregarmene e so che ha ragione, ma proprio non ci riesco.
Provo a spiegarmi meglio, facendo un passo indietro.
Sono terza di quattro figli. Pur amando alla follia i miei fratelli, sono cresciuta sentendomi dire che riuscivo bene a scuola solo perché frequentavo una scuola facile (io ragioneria, loro il liceo), che ho fatto l’università e mi son laureata con 110 e lode solo perché il mio era un corso di laurea “inferiore agli altri” nel senso che dovevo “solo” studiare teorie sull’educazione e la crescita dei bambini (ho fatto scienze dell’educazione) e vuoi mettere con un’ingegneria o medicina?!?
Avendo fatto l’università, non ho mai contribuito in casa con una parte dello stipendio come facevano loro (in realtà ho contribuito pagandomi in toto l’università e i libri, grazie a borse di studio e a lavoretti saltuari!!) e tante altre piccole cose che hanno fatto crescere in me, giorno dopo giorno, un senso di inadeguatezza e inferiorità.
Poi mi sono sposata e ho messo su famiglia.... e che famiglia!!! E ho trovato in essa la serenità e il senso di pienezza che cercavo.
Ma nonostante questo quando vedo o sento mia sorella, riemerge in me questo forte senso di disagio.
Ieri, per esempio, ci siamo trovate a casa di mia cognata. Eravamo noi tre mamme e relativi figli.
Parlando di figli lei ha sottolineato la sua certa intenzione di non volerne altri (ha due bimbe), perché fa molta fatica a gestire la quotidianità, prepararle e portarle a scuola......
Io posso perché non lavoro..... (come se io avessi deciso di far quattro figli perché non ho niente di meglio da fare!!!)
Per non parlare del fatto che poi c’è la piscina, la palestra, il teatro.....
E qui l’ho fermata dicendole che io quest’anno non ho fatto fare niente ai bambini proprio per l’impossibilità di gestire gli spostamenti, e che quelle sono scelte che uno fa....
Ma poi io ho il marito a casa (quando? Mi piacerebbe saperlo così lo saluto!!!), mentre lei è sempre sola.... (suo marito ha un locale. Lavora fino a tardi, va a letto alle 8 al mattino e si alza alle 18 alla sera. Basterebbe che si alzasse alle 14 e secondo me sarebbe più presente del mio.....)
E poi i soldi.... Loro si lamentano di esserne sempre senza, nonostante due super lavori, la villa e il tenore di vita che tengono.
Noi viviamo in sei con due stipendi che insieme non fanno uno dei loro, ma nonostante questo viviamo bene.
Abbiamo gli armadi con dentro un terzo dei vestiti che ha lei per le bimbe, che per altro vestono sempre da pubblicità: calze in tinta con la maglia e i codini, borsetta e collant a tema, cappello e giacca abbinati..... (un amico di mio fratello le ha definite bambine full optional!!!)
I miei, purché puliti, vestono comodo e basta e quando ci sono i cambi necessari per la scuola e qualcuno bello ne hanno abbastanza, anche perché la ritengo una scelta di educazione alla sobrietà, anche nella percezione di quello che è sufficiente e di quello che è superfluo.
Lei parte per le vacanze con l’indispensabile e nulla più. In sei in macchina con tanto di passeggino e necessario per il piccolo di turno.
Loro non riescono ad andare via una settimana in quattro senza montare il baulone sulla macchina perché se no “dove metto tutta la roba per le bimbe? E poi ho la pentola a pressione... :eeeeeeeeeee. ..”

Va beh, potrei continuare con gli esempi ma mi fermo qui....
Scusate lo sfogo, ma questo mio senso di inadeguatezza mi sono resa conto che mi limita nel dire le cose che penso, spesso anche all’interno di altri contesti.


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Lella
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Messaggio da Lella » lun gen 25, 2010 11:52 am

Mi spiace leggere di questo tuo malessere proprio con tua sorella.
Mi viene solo da chiederti se hai mai penato al fatto che questo senso di inadeguatezza parta proprio dentro di te indipendemente da quello che dice o sostiene lei.
Se ti sente serena, felice e appagata perchè senti ancora questo senso di inferiorità?
Lotte597
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Messaggio da Lotte597 » lun gen 25, 2010 1:15 pm

Prova a leggere la cosa da un altro punto di vista: se fosse lei che si sente inferiore a te? se fosse lei a comportarsi in maniera così 'aggressiva' perchè 'attacca per non essere attaccata'?

Prova a pensarci: sei tu la laureata, sei
tu che hai completato il percorso di studi che desideravi e hai dimostrato di saperlo fare con le tue gambe, con le borse di studio, con i lavoretti. Sei tu che hai un marito che ti ama (si capisce dalla tua soddisfazione della vita di coppia) e ti sostiene, che hai quattro figli cui stai insegnando dei valori, che hai un'idea chiara di come educarli, che sai essere felice anche con poco....

Se ci pensi non hai motivi di avere sensi di inferiorità, mentre tanti atteggiamenti che desccrivi (le bimbe sempre alla moda, l'eccesso di acquisti, l'eccesso di impegni, ecc) indicano un grande sforzo per sentirsi all'altezza di una situazione che avvertiamo più grande di noi....se lei si sente sola e non è felice, mentre tu lo sei, io credo che sia lei ad invidiarti e sentirsi inadeguata....e magari parte all'attacco perchè è così di carattere e magari vuol essere 'compatita' oppure vuol prevenire la possibilità che qualcuno faccia un paragone tra voi...perchè dentro di sè teme di uscirne perdente.

Tu per fortuna hai un carattere più attento ai sentimenti altrui....non sentirti a disagio, è brutto da dirsi ma l'unica cosa che puoi fare è godere della tua felicità e aspettare il momento in cui lei crollerà per aiutarla a ricostruire la prorpia autostima...

Non scrivi se lei è la tua sorella maggiore o minore...dato quello che scrivi io scommetto sul fatto che sia più grande di te, e questo contribuirebbe al suo disagio...

Baci
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Messaggio da Daniela » lun gen 25, 2010 3:21 pm

Pam597 ha scritto:Prova a leggere la cosa da un altro punto di vista: se fosse lei che si sente inferiore a te? se fosse lei a comportarsi in maniera così 'aggressiva' perchè 'attacca per non essere attaccata'?

Prova a pensarci: sei tu la laureata, sei
tu che hai completato il percorso di studi che desideravi e hai dimostrato di saperlo fare con le tue gambe, con le borse di studio, con i lavoretti. Sei tu che hai un marito che ti ama (si capisce dalla tua soddisfazione della vita di coppia) e ti sostiene, che hai quattro figli cui stai insegnando dei valori, che hai un'idea chiara di come educarli, che sai essere felice anche con poco....

Se ci pensi non hai motivi di avere sensi di inferiorità, mentre tanti atteggiamenti che desccrivi (le bimbe sempre alla moda, l'eccesso di acquisti, l'eccesso di impegni, ecc) indicano un grande sforzo per sentirsi all'altezza di una situazione che avvertiamo più grande di noi....se lei si sente sola e non è felice, mentre tu lo sei, io credo che sia lei ad invidiarti e sentirsi inadeguata....e magari parte all'attacco perchè è così di carattere e magari vuol essere 'compatita' oppure vuol prevenire la possibilità che qualcuno faccia un paragone tra voi...perchè dentro di sè teme di uscirne perdente.

Tu per fortuna hai un carattere più attento ai sentimenti altrui....non sentirti a disagio, è brutto da dirsi ma l'unica cosa che puoi fare è godere della tua felicità e aspettare il momento in cui lei crollerà per aiutarla a ricostruire la prorpia autostima...

Non scrivi se lei è la tua sorella maggiore o minore...dato quello che scrivi io scommetto sul fatto che sia più grande di te, e questo contribuirebbe al suo disagio...

Baci

E' mia sorella maggiore, abbiamo tre anni di differenza.
Razionalmente ti dico che anche secondo me hai centrato il punto e la situazione è quella, ma....
questo lo penso con la testa, ma poi quando è ora di scambiare un'opinione qualsiasi (fosse anche un argomento in cui sono certa di saperne più di lei) mi blocco proprio, perché qualunque cosa io dica lei risponde come se avesse la sicurezza di aver ragione.
Ti faccio un esempio banale: più volte abbiamo parlato di svezzamento. Considera che lei ha avuto la prima bimba quando io ne avevo già due. Lei è una sostenitrice delle grandi marche, mentre io sostengo che i prodotti migliori per bambini (se non si vuole fare col fresco) sono quelli della coop e le ho fatto notare gli ingredienti di un prodotto qualsiasi come la crema di riso, sottolineandole che la coop non ha ingredienti aggiunti e soprattutto non ha aromi come le altre marche (anche perché mi chiedo che scopo abbiano degli aromi - per di più artificiali visto che non è specificato - per dei bambini che non hanno mai mangiato altro che latte materno).
Lei ha subito ribattuto che non esiste proprio che la coop sia migliore di marche come Plasmon, Mellin, Mio e chi più ne ha più ne metta.

Altro esempio banale ma su cui abbiamo discusso sono state le esigenze dei bambini. Mia nipote ai tempi treenne si svegliava di notte e chiamava la mamma perché aveva sete e a mia sorella sapeva fatica alzarsi. A me vien da dire "se non vuoi alzarti, al più mettile un bicchier d'acqua sul comodino così può bere da sola".
Invece lei mi dice di averle messo una bottiglietta nel corridoio perché, visto che secondo lei spesso sono solo scuse, se ha sete davvero si alza e va a bere, altrimenti tace e si rimette a dormire.
Lo stesso per il bagno. Lei chiama e mia sorella brontola dicendo che è inutile che lei si alzi per andare a prendere la bambina in camera e portarla in bagno, visto che il bagno si trova vicino alla camera dei genitori.
La bimba invece di chiamare deve alzarsi e andare nella camera a chiamare mia sorella che poi l'accompagna in bagno. Io le ho fatto notare che per me è triste pensare a una povera bimbetta di tre anni che si deve alzare di notte da sola per andare a chiamare la mamma per far la pipì, ma non c'è stata ragione "non vedo perché devo fare il doppio della strada io visto che lei deve per forza passare i qui!"

Il concetto di fondo, però, rimane un altro: io non riesco a sbloccarmi dalla MIA incapacità di esprimere il mio punto di vista, per la paura di venir giudicata e questo mi son resa conto si verifica più spesso di quanto pensassi.
Mi è capitato perfino qui sul forum, dove tutto sommato parlo con delle persone che neanche ho mai visto....
E questo un po' mi dispiace, vorrei riuscire ad andare oltre.
mirtilla82
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Messaggio da mirtilla82 » lun gen 25, 2010 4:19 pm

tesoro mio,
leggerti così, mi fa proprio male.
sapessi quante volte ti penso e mi rimprovero di n on riuscire tra feste varie e influenze d imandarti quella cosa.

anch'io ho avuto a pelle la sensazione che la persona che si sente inadeguata sia lei fondamentalmente.
e secondo me lo dimostra un pò anche questo acchittare le bimbe da pubblicità.
ho un amica così. se i codini non sono in tinta con la maglia della piccola...scherzi?
non si può uscire! tocca cambiarla, o almeno rifare i codini!

la migliore sei te.
non serve vestire i bimbi a festa per farl a spesa. son puliti, ordinati? bene
se si parte per una settimana non serve caricare la macchina per un mese e contribuire pure ad un maggior consumo.
tu vivi tutto con leggerezza e lì sta il segreto della tua serenità familiare.
ed infatti i bimbi non hanno attività quest'anno!
è un ottimo insegnamento.
no deve essere un obbligo perchè lo fanno tutti.
se non si riesce pazienza.

poi scusa sta cosa della bottiglietta al corridoio per verificare se è una scusa!
una borraccina antigoccia nel lettino povera stella? così in ogni caso non si alza?

scusa se te lo dico ma così come la dici mi sembra una persona abbastanza viziata. di quelle che in ogni caso non sono mai contente.

ha ragione tuo marito. FREGATENE!
so che è difficile, ma ragiona: ha
ha davvero senso rimproverarsi o angosciarsi per quel che è stato "in gioventù" o per una persona che rimprovera una supermamma come te? mamma di 4 stelle serene?
in fondo quella che ha più difficoltà è lei, che di bimbe ne ha "solo" 2.

scusa se sembro un pò dura,, ma davvero non riesco a esprimermi così per iscritto.
di ersona sarebbe tutto più semplice.

se vuoi parlare dimmelo. ti mando un mp con il telefono
Lotte597
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Messaggio da Lotte597 » gio gen 28, 2010 9:07 pm

mammma ha scritto:E' mia sorella maggiore, abbiamo tre anni di differenza.
Razionalmente ti dico che anche secondo me hai centrato il punto e la situazione è quella, ma....
questo lo penso con la testa, ma poi quando è ora di scambiare un'opinione qualsiasi (fosse anche un argomento in cui sono certa di saperne più di lei) mi blocco proprio, perché qualunque cosa io dica lei risponde come se avesse la sicurezza di aver ragione.
Ti faccio un esempio banale: più volte abbiamo parlato di svezzamento. Considera che lei ha avuto la prima bimba quando io ne avevo già due. Lei è una sostenitrice delle grandi marche, mentre io sostengo che i prodotti migliori per bambini (se non si vuole fare col fresco) sono quelli della coop e le ho fatto notare gli ingredienti di un prodotto qualsiasi come la crema di riso, sottolineandole che la coop non ha ingredienti aggiunti e soprattutto non ha aromi come le altre marche (anche perché mi chiedo che scopo abbiano degli aromi - per di più artificiali visto che non è specificato - per dei bambini che non hanno mai mangiato altro che latte materno).
Lei ha subito ribattuto che non esiste proprio che la coop sia migliore di marche come Plasmon, Mellin, Mio e chi più ne ha più ne metta.

Altro esempio banale ma su cui abbiamo discusso sono state le esigenze dei bambini. Mia nipote ai tempi treenne si svegliava di notte e chiamava la mamma perché aveva sete e a mia sorella sapeva fatica alzarsi. A me vien da dire "se non vuoi alzarti, al più mettile un bicchier d'acqua sul comodino così può bere da sola".
Invece lei mi dice di averle messo una bottiglietta nel corridoio perché, visto che secondo lei spesso sono solo scuse, se ha sete davvero si alza e va a bere, altrimenti tace e si rimette a dormire.
Lo stesso per il bagno. Lei chiama e mia sorella brontola dicendo che è inutile che lei si alzi per andare a prendere la bambina in camera e portarla in bagno, visto che il bagno si trova vicino alla camera dei genitori.
La bimba invece di chiamare deve alzarsi e andare nella camera a chiamare mia sorella che poi l'accompagna in bagno. Io le ho fatto notare che per me è triste pensare a una povera bimbetta di tre anni che si deve alzare di notte da sola per andare a chiamare la mamma per far la pipì, ma non c'è stata ragione "non vedo perché devo fare il doppio della strada io visto che lei deve per forza passare i qui!"

Il concetto di fondo, però, rimane un altro: io non riesco a sbloccarmi dalla MIA incapacità di esprimere il mio punto di vista, per la paura di venir giudicata e questo mi son resa conto si verifica più spesso di quanto pensassi.
Mi è capitato perfino qui sul forum, dove tutto sommato parlo con delle persone che neanche ho mai visto....
E questo un po' mi dispiace, vorrei riuscire ad andare oltre.
Sarò di parte perchè quoterei ogni singola parola che hai scritto, ma secondo me questi tuoi esempi confermano a largo raggio quello che dicevamo: tu sei una persona equilibrata e sensibile, tua sorella evidentemente ha qualche senso di inferiorità che cerca, aggressivamente, di compensare con grandi marchi o un atteggiamenti ostili, sia verso di te che verso la sua piccolina...

La paura di essere giudicati è una gran brutta cosa, ti tarpa le ali..io la conosco bene perchè la condivido con te...e condivido anche quell'atteggiamento poco sensato di sfuggire al confronto anche sul forum, dove l'anonimato dovrebbe garantire la massima schiettezza....
Purtroppo credo dipenda proprio dal fatto che l'aggressività di persone intorno a te (ad esempio tua sorella) ti (ma potrei dire 'ci' )ha portato a vivere ogni confronto come un'occasione di scontro e non di incontro, un momento in cui si rischia di 'perdere l'affetto di qualcuno', invece di un momento in cui ci si fa conoscere per farsi apprezzare di più.

So che avere la consapevolezza di questi meccanismi non vuol dire superarli, ma almeno un pochino aiuta...

Un abbraccio forte... :bacio:

Pam

ps. comunque sulla storia dei prodotti coop vinci tu :ok: ....basta avere un minimo di conoscenza dei meccanismi interni del commercio per sapere che i prodotti a marchio sono senza dubbio migliori per qualità rispetto a quelli 'di marca'...un pò perchè si investe in ricerca e non in pubblicità, un pò perchè la catena commerciale lega il suo nome e quindi la sua credibilità e la fidelizzazione del cliente a quel prodotto, e un pò perchè le fabbriche che producono sono sempre le stesse...e poi cambia il marchio...quindi chi produce con il proprio marchio tende a prendere i produttori migliori e si garantisce il guadagno con le grandi quantità e il risparmio sulle campagne di comunicazione...
Se si leggono le etichette queste cose sono evidenti, se ci si ferma all'apparenza o si crede alla pubblicità, si avranno delle aziende di fiducia ma se ne perde in libero arbitrio... :sticazzi:
Jersey

Messaggio da Jersey » ven gen 29, 2010 9:24 am

Mi spiace sempre leggere questi post, perchè la famiglia dovrebbe sostenerci, non castrarci.
Eppure sono davvero tante le persone che vivono male proprio per colpa di genitori, fratelli e sorelle.
Purtroppo non posso che quotare le altre, devi imparare a fregartene, a chiudere le orecchie quando iniziano certi discorsi, chiudi le conversazioni dicendo "se ne sei convinta...." e poi torna a casam guarda i tuoi quattro figli, tuo marito e assapora tutta la tua felicità, pensando che lei è così infelice che ha bisogno di riempire di merda sua sorella.
Cerca di non darle peso, so che è difficile, so che ci vuole tempo, ma prima o poi vedrai che ti sentirai meno oppressa.
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » ven gen 29, 2010 9:32 am

Penso sia sempre difficile modificare quei ruoli cristallizzati che si sono creati quando eravamo piccole, forse perchè in qualche angolo d noi restiamo piccoli sempre, ed è normale continuare a sentirsi "la sorella piccola che ha tutto da imparare". Quando poi si ha a che fare con persone perentorie, se non lo si è, è facile sentirsi sopraffatti. A questo punt non è nemmeno importante che tu impari a ribatterle, tanto lei sembra così sicura che difficilmente si lascerebbe convincere. Sarebbe però importante per te smettere di fare confronti, di preoccuparti di come cresce le sue figlie, di essere paga delle tue certezze, di quello che hai raggiunto, di quello che sei. Indipendentemente da quel che può pensarne lei, anche se è tua sorella.
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