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Teresa
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Messaggio da Teresa » mar gen 05, 2010 5:55 pm

e se fosse il marito ad aver bisogno di contatto?!

sorrido, e' una battutaccia, pero' lascia anche che tuo marito esprima il suo bisogno di NON sentirlo piangere.

SOno i vostri primi 20 giorni.

GODETEVELI.

Fra qualche tempo, velocissimamente, vorra' gattonare, camminare, correre.

Coccolatelo ora. Piu' che puoi. Crepi l'avarizia!


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caterina
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Messaggio da caterina » mar gen 05, 2010 6:04 pm

Premetto che rifarei tutto e non mi pento di niente, ma forse, col secondo figlio, mi comporterò diversamente.
Io sono una di quelle che al "ghe" la prendeva su.
Adesso non lo rifarei più, perchè se anche fanno ghe si possono toccare, ninnare, cullare senza per forza tirarli su.
La abituerei un pò di più alla solitudine, se capite cosa intendo.
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Cosetta
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Messaggio da Cosetta » mar gen 05, 2010 6:34 pm

Guarda Caterina io ho fatto così con Damiano, anche per cause di forza maggiore (quando ne hai due, è difficile accorrere al primo nghé) ma non è che ne veda gli effetti... senza avere qualcuno accanto non dorme più di un paio d'ore, pensa tu!
ga73

Messaggio da ga73 » mar gen 05, 2010 7:14 pm

allora, di solito dopo che mangia crolla.ma dopo un'oretta si sveglia, a volte anche di più.a volte si guarda semplicemente intorno altre volte urla altre volte si lamenta poco convinto e poi si riaddormenta.in tutti questi casi mio marito tenta di dargli il ciuccio, oppure gli fa la camomilla (ma non ha coliche sia chiaro), oppure pretende di tranquillizzarlo tenendogli la mano mentre io ho la netta sensazione che più gli stiamo dietro più lui si sveglia e non ci lascia fare altro.ora io capisco il bisogno di contatto ma mi chiedo cosa succederà quando tra due mesi il piccolo andrà al nido e lì verrà lasciato allegramente a urlare altro che contatto!dunque da quello che ho capito non è vero che se piange e accorriamo si vizierà giusto?allora mia suocera e mia mamma hanno sbagliato tutto nella vita?loro sono le prime sostenitrici del lascialo in pace nella culla, se frigna lascialo frignare e se si ammazza di pianto toccalo, prova con il ciuccio ma non prenderlo in braccio anche perchè se te lo fa di notte poi voglio vedere come fai quando torni a lavorare.insomma è un pò tutto vero e tutto sbagliato, qual'è la via di mezzo?ho imparato a capire pianto di colica, pianto di fame ma mi manca il pianto da contatto:è il semplice nghè un pò lagnoso o il pianto disperato?sono un'imbranata!
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Ste76
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Messaggio da Ste76 » mar gen 05, 2010 7:54 pm

sorrido perchè non so come fai al primo figlio non correre anche solo a guardarlo al suo nghè. Io ricky l'ho preso in braccio poco da neonato perchè mi dicevano che si viziava e quindi lo lasciavo lì... mi sono pentita tanto tanto. Quando è nato samuele ho ben pensato di infischiarmene di quello che mi dicevano, però è stato fin troppo in braccio a causa delle coliche. I gemelli per forza maggiore, da piccolissimi si addormentavano da soli nella loro carrozzina. Ora si addormentano in braccio, me li coccolo tanto e se questo vuol dire viziarli, che si vizino pure!
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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » mar gen 05, 2010 8:10 pm

Mettiti nei suoi panni.

20 giorni fa è uscito dal suo mondo ovattato, tranquillo e protetto, per essere catapultato in un mondo freddo, rumoroso, strano.

Il suo unico modo di riprendere la rilassatezza di un tempo è poppare e ricevere coccole, sentire il calore umano, sapere di essere accolto e confortato.

Quando urla si sente spaesato. Pensa di essere al suo posto: da solo, al rischio dei predatori (l'istinto gli dice così), senza sapere se esiste ancora la mamma.
Ricorda che per loro un minuto è un tempo lunghissimo.

Il loro pianto è il modo per dirti "Ho bisogno".

Una cosa però: lasciate stare la camomilla. Gli riempie lo stomaco (e di zuccheri oltretutto, se usate quelle da bambini) e rischi quindi che non prenda abbastanza latte e si "sfasi" il senso di sazietà e di fame. Dategli il latte, oppure le coccole se bastano.
Gwen

Messaggio da Gwen » mar gen 05, 2010 8:20 pm

Sheireh ha scritto: Una cosa però: lasciate stare la camomilla. Gli riempie lo stomaco (e di zuccheri oltretutto, se usate quelle da bambini) e rischi quindi che non prenda abbastanza latte e si "sfasi" il senso di sazietà e di fame. Dategli il latte, oppure le coccole se bastano.
Assolutamente, oltre al fatto che troppa camomilla può avere al contrario un effetto eccitante, io sono contraria!
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lenina
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Messaggio da lenina » mar gen 05, 2010 8:28 pm

ga73 ha scritto:loro sono le prime sostenitrici del lascialo in pace nella culla, se frigna lascialo frignare e se si ammazza di pianto toccalo, prova con il ciuccio ma non prenderlo in braccio anche perchè se te lo fa di notte poi voglio vedere come fai quando torni a lavorare.insomma è un pò tutto vero e tutto sbagliato, qual'è la via di mezzo?ho imparato a capire pianto di colica, pianto di fame ma mi manca il pianto da contatto:è il semplice nghè un pò lagnoso o il pianto disperato?sono un'imbranata!

quella che descrivi è l'educazione all'"inglese" concepita per far si che i figli disturbino il meno possibile.

Fino a non molti anni fa si consideravano come bisogni solo il mangiare e l'essere puliti.

Il concetto di esogestazione ha rivoluzionato le idee in questo campo, si è capito che i bambini molto piccoli continuano la gestazione fuori dalla pancia della mamma e che il contatto e gli stimoli li rendono più svegli.

Si sente spesso dire che i bambini di oggi sono più precoci tengono su prima la testa ecc...è proprio perchè stando in braccio sono più stimolati ed imparano prima.
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