riflessione lunga lunga
Rie io ho capito cosa intendi,hai ragione sono sensibilissimi per certe cose e so che non parli della mia situazione.
diciamo che provo ad autoconsolarmi molto puntando sul fatto che nella mia famiglia c'è serenità,tutti giocano con la bambina e la riempono di attenzioni e affetto.
ho anche pensato di andare a vivere da sola con lei...io e lei...una famiglia,una casa nostra...però ho paura di toglierle molto,saremmo sempre sole io e lei e ho paura di non farcela io.aspetterò ancora un pò...diciamo che ogni giorno cambio idea...ma prima o poi dovrò farlo questo salto!
boh il mio futuro è tutto una mega incognita...spero di non sbagliare più e di darle la stabilità di cui i bambini hanno bisogno
diciamo che provo ad autoconsolarmi molto puntando sul fatto che nella mia famiglia c'è serenità,tutti giocano con la bambina e la riempono di attenzioni e affetto.
ho anche pensato di andare a vivere da sola con lei...io e lei...una famiglia,una casa nostra...però ho paura di toglierle molto,saremmo sempre sole io e lei e ho paura di non farcela io.aspetterò ancora un pò...diciamo che ogni giorno cambio idea...ma prima o poi dovrò farlo questo salto!
boh il mio futuro è tutto una mega incognita...spero di non sbagliare più e di darle la stabilità di cui i bambini hanno bisogno
lo trovo uno spunto interessantissimo e compro tutte in bundle le osservazioni di Mara.
(e sorrido per la mia gemella diversa, Rie)
anche io credo che si tenda a fare troppa psicologia domestica con i bambini.
Non dico che tendiamo a sopravvalutarli, dico che tendiamo a misurarli con la nostra logica al negativo.
E questo lo trovo sbagliatissimo.
Tendiamo a misurare spesso le loro azioni come se fossero sempre effetto di qualcosa e chiaramente, alla peggio, la causa la troviamo in quello che noi non riusciamo a metabolizzare o vincere o superare.
Ho visto decide e decine di bambini di tre anni dimenarsi e adulti trovare la solita tristissima, odiossissima, causa.
Delle due l'una-
- fa cosi' perche' e' figlio unico.
O l'altra
- fa cosi' perche' e' nato il fratellino (o la sorellina) ed e' geloso.
Invece questo forum, questo confronto, ci ha insegnato che fanno cosi'
MOLTO SPESSO
(quasi sempre) perche' SONO MERAVIGLIOSAMENTE BAMBINI
e hanno la logica dei bambini, la sensibilita' dei bambini, i capricci dei bambini, i desideri dei bambini, la tirannia dei bambini.
Credo che la famiglia sia cambiata, la vita di coppia sia cambiata, la maternita' e la genitorialita' tutta sia cambiata.
Insieme all'economia, alla crisi e al riscaldamento globale.
I bambini sono sempre quelli. Finche' sono bambini.
Dal Congo al New Zeland. Finche' restano PICCOLI PICCOLI hanno voglia gi piangere, di giocare e di vivere.
E' chiaro che esistono situazioni complicate, lo dico con un certo imbarazzo.
Esistono bambini che hanno subito violenze, bambini che soffrono la fame, bambini a cui (noi adulti) abbiamo strappato la possibilta' di essere bambini.
Pero' per il resto, per quello che riguarda i NOSTRI bambini, sono convinta che una buona dose dei problemi che hanno risiedono in una nostra attribuzione. Me inclusa.
Sono figlia di questo secolo di paranoie e quindi, ahime', mi unisco al gruppo!
(e sorrido per la mia gemella diversa, Rie)
anche io credo che si tenda a fare troppa psicologia domestica con i bambini.
Non dico che tendiamo a sopravvalutarli, dico che tendiamo a misurarli con la nostra logica al negativo.
E questo lo trovo sbagliatissimo.
Tendiamo a misurare spesso le loro azioni come se fossero sempre effetto di qualcosa e chiaramente, alla peggio, la causa la troviamo in quello che noi non riusciamo a metabolizzare o vincere o superare.
Ho visto decide e decine di bambini di tre anni dimenarsi e adulti trovare la solita tristissima, odiossissima, causa.
Delle due l'una-
- fa cosi' perche' e' figlio unico.
O l'altra
- fa cosi' perche' e' nato il fratellino (o la sorellina) ed e' geloso.
Invece questo forum, questo confronto, ci ha insegnato che fanno cosi'
MOLTO SPESSO
(quasi sempre) perche' SONO MERAVIGLIOSAMENTE BAMBINI
e hanno la logica dei bambini, la sensibilita' dei bambini, i capricci dei bambini, i desideri dei bambini, la tirannia dei bambini.
Credo che la famiglia sia cambiata, la vita di coppia sia cambiata, la maternita' e la genitorialita' tutta sia cambiata.
Insieme all'economia, alla crisi e al riscaldamento globale.
I bambini sono sempre quelli. Finche' sono bambini.
Dal Congo al New Zeland. Finche' restano PICCOLI PICCOLI hanno voglia gi piangere, di giocare e di vivere.
E' chiaro che esistono situazioni complicate, lo dico con un certo imbarazzo.
Esistono bambini che hanno subito violenze, bambini che soffrono la fame, bambini a cui (noi adulti) abbiamo strappato la possibilta' di essere bambini.
Pero' per il resto, per quello che riguarda i NOSTRI bambini, sono convinta che una buona dose dei problemi che hanno risiedono in una nostra attribuzione. Me inclusa.
Sono figlia di questo secolo di paranoie e quindi, ahime', mi unisco al gruppo!
Io, pur essendo la tua Feima, mi chiedo: ma non facciamo così anche tra adulti? Perché per i bambini dovrebbe essere diverso? Non hanno la medesima nostra sensibilità se non maggiore?Teresa ha scritto:
anche io credo che si tenda a fare troppa psicologia domestica con i bambini.
Non dico che tendiamo a sopravvalutarli, dico che tendiamo a misurarli con la nostra logica al negativo.
!
Non cerchiamo forse di stare attente ai cambiamenti comportamentali delle persone che amiamo? Se vediamo nostro marito, nostra madre, nostra sorella rattristarsi, rifiutare il cibo, essere nervosi ecc.., non andiamo a cercare spiegazioni "negative" all'interno del menage quotidiano?
Perché se si tratta di bambini è psicologia spiccia e se si tratta di adulti è amore, interesse, preoccupazione ed è il metro di misura della nostra relazione con loro?
Con questo non voglio dire che dobbiamo metterci ad interpretare i colori dei disegni come se fossimo tutti psichiatri dell'età evolutiva, però avere quella "cura" per i particolari, per la sfumature dell'anima anche loro, senza chiuderla con: sono bambini! mi pare un passo avanti che abbiamo fatto noi mamme intimiste e pippone dentro.
intanto grazie a teresa che ha scritto quello che avrei voluto ioPaola M. ha scritto:Io, pur essendo la tua Feima, mi chiedo: ma non facciamo così anche tra adulti? Perché per i bambini dovrebbe essere diverso? Non hanno la medesima nostra sensibilità se non maggiore?
Non cerchiamo forse di stare attente ai cambiamenti comportamentali delle persone che amiamo? Se vediamo nostro marito, nostra madre, nostra sorella rattristarsi, rifiutare il cibo, essere nervosi ecc.., non andiamo a cercare spiegazioni "negative" all'interno del menage quotidiano?
Perché se si tratta di bambini è psicologia spiccia e se si tratta di adulti è amore, interesse, preoccupazione ed è il metro di misura della nostra relazione con loro?
Con questo non voglio dire che dobbiamo metterci ad interpretare i colori dei disegni come se fossimo tutti psichiatri dell'età evolutiva, però avere quella "cura" per i particolari, per la sfumature dell'anima anche loro, senza chiuderla con: sono bambini! mi pare un passo avanti che abbiamo fatto noi mamme intimiste e pippone dentro.
Paola, hai ragione, ma penso che i bambini siano più incontaminati degli adulti, con meno interferenze del mondo esterno, più puri, quindi vivano le loro cose in modo più instintivo, più animalesco....
Diciamo che, come sempre, la verità sta nel mezzo, è vero che ciò che siamo noi, come ci comportiamo e i nostri stati d'animo influiscono sicuramente sui figli, anche perchè noi siamo il primo esempio di vita per loro.
Però è anche vero che spesso ci carichiamo troppo di responsabilità e sensi di colpa.
Però è anche vero che spesso ci carichiamo troppo di responsabilità e sensi di colpa.