Troppa mamma?

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lenina
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Messaggio da lenina » mer dic 09, 2009 9:09 pm

Chloe83 ha scritto:Aspetta però Lenina che te lo cito letteralmente, almeno nelle parti che mi hanno lasciata così perplessa:
"Quando la figura materna è sempre presente, sempre appiccicata al bimbo e sempre ai suoi ordini costui non avrà più alcun motivo di interessarsi agli oggetti esterni,agli oggetti transazionali con cui sostituire il volto materno. La sua curiosità per il mondo sarà scarsamente stimolata. La conseguenza logica potrebbe essere questa: che il mondo resti per lui qualcosa di sconosciuto e inesporato. Ma non attraente.
(non so che intenda con "sempre ai suoi ordini", se mia figlia chiama io certo non la ignoro...)

E ancora:
Potrebbe non ruscire mai a sostituire la figura materna con un oggetto culturale, cioè con un oggetto transazionale evoluto come l'arte, una fede religiosa o politica, l'amore per gli altri e via dicendo. In tal caso riuscirebbe a sostituire la figura materna solo con un'altra figura materna [...] resterebbe a conti fatti un pover'uomo o una povera donna impreprato a badare ai fatti suoi e perennemente bisognoso del soccorso altrui

E ancora:
L'affannarsi angosciosamente nell'intento di prevenire ogni capriccio del bambino, il consolarlo sempre per ogni piccolezza, il tenerselo perennamente attaccato ai panni, l'allontanare minuziosamente da lui ogni più piccola contrarietà e rivolgersi sistematicamente a lui con quegli sciropposi accEnti che irriterebbero anche il più benevolo degli ascoltatori, tutti questi comportamenti servono solo a rendere il bambino sempre più dipendente dalla madre per un versoe sempre più tirrannico per l'altro verso. Cioè sempre meno adatto a vivere."

Io, sarà perchè non sono una fan del "lascialo piangere", sarà perchè me la tengo "attaccata ai panni" finchè vuole, sarà perchè istintivamente mi rivolgo sistematicamente a lei in motherese e comunque con un tono che un ascoltatore malevolo potrebbe trovare "sciropposo" trovo siano oggettivamente righe pesanti e poco interpretabili.
queste sono parti che non condivido.
soprattutto non ritengo necessario l'oggetto transizionale.


troppi_gatti

Messaggio da troppi_gatti » mer dic 09, 2009 10:04 pm

mi dispiace fare un intervento al volo e corto, perchè questo post mi piace molto, ma sono solo di passaggio pre-nanna.

cito (a memoria) la saggia lenina, quando disse che
"ci si allontana più volentieri dalla riva e si va a nuotare al largo, se si ha la sicurezza di una boa alla quale aggrapparsi"

poi magari non ti ci aggrappi, eh, sia chiaro.
ma io personalmente mi sentirei più propensa ad esplorare, a curiosare, a scoprire il mondo, se ho l'assoluta certezza che comunque ho un posto sicuro al quale tornare.

ps. ne approfitto per avvisarvi che sono ancora viva e vi bacio tutte!
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la Martina
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Messaggio da la Martina » mer dic 09, 2009 11:15 pm

Passo al volo anch'io per salutare prima dell'ultima poppata, è un argomento troppo interessante e lo rileggerò domani se riesco

Il mitico Bernardi... E il suo semolino A 2 MESI... Da 'il nuovo bambino', edizione 1977 o 1976

Anche se su certe cose è stato un incredibile innovatore, come dicevate sopra, altre sono opinabili

Buona notte!!

:)
ilfo

Messaggio da ilfo » gio dic 10, 2009 8:16 am

io son d'accordo con la Troppy, e quindi con Lenina.
Tra l'altro vedendo l'elfo che è sempre appiccicato a me, che prende la titta, che se piange io corro, che se mi chiama rispondo, che se indica io eseguo: lui esplora, gioca da solo e fa amicizia con gli sconosciuti.
Bernardi....ma và và
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Paola
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Messaggio da Paola » gio dic 10, 2009 10:53 am

Bernardi è innanzitutto un pediatra, più precisamente un auxologo, quello che scrive a differenza di molto altri autori è in risposta alla realtà che vede ogni giorno, nel suo studio e in ospedale (parlo al presente ma so che è morto).
Parla della "normalità" o meglio della "quotidianità", questo ci tengo a specificarlo perché spesso, al contrario, le teorie che vengono diffuse sui bambini provengono da studi effettuati sui bambini problematici, si tratta per lo più di psichiatri o psicologi dell'età evolutiva o di operatori dei reparti di neurologia infantile.

Faccio questa premessa perché a mio avviso Bernardi non va preso troppo sul serio quando fa, il puericultore, è vecchio, superato persino dalle stesse linee guida dell'OMS.

La grandezza di Bernardi, secondo me, sta nel concetto di libertà applicato ai bambini e soprattutto al concetto di RISPETTO ASSOLUTO per loro, libertà che se scrivesse ancora oggi (e visitasse ancora MADRI E BAMBINI, ma lui visitava soprattutto le madri) vedrebbe assolutamente negata e per il rispetto non parliamone che ancora i bambini vengono sculacciati, pertano, su questi due concetti io lo trovo di gran lunga più MODERNO di un Bollea o di una Vigetti Finzi.

E' un provocatore, a me le sue parole sulla troppa mammosità provocano solo uno "scrupolo di coscienza" per il fatto che effettivamente a volte pur di facilitare mio figlio tendo a dargli soluzioni preconfezionate, a mettergli barriere affinché non cada nel percorso a stimolarlo a pensare meno.

Sul fatto che quel che scrive appaia come un atto di accusa ai genitori lo mette come premessa così come premette che la risposta "ideale" ognuno la trova dentro di sé.
Io di mio buona parte dei genitori li atteccherei ad un palo (ma stamattina sono incazzata col mondo, quindi prendetemi un po' anche incazzata con le genitorialità).

O si prende per buona questa premessa e gli si crede e quindi i suoi spunti si adattano al proprio vissuto e si cerca dentro di sé la famosa soluzione oppure si legge alla lettera, si prendono i suoi spunti come verità inconfutabili ma di fatto non si soddisfa l'intento dell'autore che appunto è un altro.

Magari quello che t'ho detto non è servito a nulla, ma del bernardi non ho voglia di fare l'analisi logica dei pezzi perché appunto non soddisferei il suo intento.

ps io in giro incontro molti bambini rincretiniti dalle madri, ma probabilmente succede solo qui a Brescia, visto che pure lui aveva come bacino d'utenza i Bresciani.
Eve
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Messaggio da Eve » gio dic 10, 2009 10:56 am

Chloe83 ha scritto:Aspetta però Lenina che te lo cito letteralmente, almeno nelle parti che mi hanno lasciata così perplessa:
"Quando la figura materna è sempre presente, sempre appiccicata al bimbo e sempre ai suoi ordini costui non avrà più alcun motivo di interessarsi agli oggetti esterni,agli oggetti transazionali con cui sostituire il volto materno. La sua curiosità per il mondo sarà scarsamente stimolata. La conseguenza logica potrebbe essere questa: che il mondo resti per lui qualcosa di sconosciuto e inesporato. Ma non attraente.
(non so che intenda con "sempre ai suoi ordini", se mia figlia chiama io certo non la ignoro...)

E ancora:
Potrebbe non ruscire mai a sostituire la figura materna con un oggetto culturale, cioè con un oggetto transazionale evoluto come l'arte, una fede religiosa o politica, l'amore per gli altri e via dicendo. In tal caso riuscirebbe a sostituire la figura materna solo con un'altra figura materna [...] resterebbe a conti fatti un pover'uomo o una povera donna impreprato a badare ai fatti suoi e perennemente bisognoso del soccorso altrui

E ancora:
L'affannarsi angosciosamente nell'intento di prevenire ogni capriccio del bambino, il consolarlo sempre per ogni piccolezza, il tenerselo perennamente attaccato ai panni, l'allontanare minuziosamente da lui ogni più piccola contrarietà e rivolgersi sistematicamente a lui con quegli sciropposi accEnti che irriterebbero anche il più benevolo degli ascoltatori, tutti questi comportamenti servono solo a rendere il bambino sempre più dipendente dalla madre per un versoe sempre più tirrannico per l'altro verso. Cioè sempre meno adatto a vivere."

Io, sarà perchè non sono una fan del "lascialo piangere", sarà perchè me la tengo "attaccata ai panni" finchè vuole, sarà perchè istintivamente mi rivolgo sistematicamente a lei in motherese e comunque con un tono che un ascoltatore malevolo potrebbe trovare "sciropposo" trovo siano oggettivamente righe pesanti e poco interpretabili.

assolutamente non condivido neanch'io
MARIELLA73

Messaggio da MARIELLA73 » gio dic 10, 2009 11:05 am

non so tu ma io sono sposata da 10 anni e ho due bimbi di 9 e 5 e non lavoro sono a casa a tempo pieno e mi dedico solo a loro.Questo però mi sta portando alla depressione infatti sto male mi sento triste molto perchè mi sento una fallita non lavorare sò che avrei potuto fare ma non ho fatto niente nella mia vita
Eve
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Messaggio da Eve » gio dic 10, 2009 11:07 am

prendo il testo della firma di Paola ad esempio:
«Vorrei ricordare ai genitori le parole di un famoso pedagogo olandese: "ogni bambino è un prinicpe della luce che poi con l'educazione diventa una sorta di cretino". In tanti anni di lavoro mi è capitato di vedere molti ragazzini, quasi tutti, dotati di immaginazione, coraggio, sete di conoscere, e pochi, quasi nessuno, provvisti della virtù di quell'obbedienza cieca, pronta e assoluta che molti educatori e genitori vorrebbero. Ma poi, mediante l'educazione, sono stati corretti, svuotati, di immaginazione e di coraggio e riempiti di obbedienza. Voglio dire che bisogna fare
in modo che ogni persona, anche in età infantile, sia libera di essere ciò che è e non subisca quel processo di smantellamento della libertà a cui tutti continuiamo ad essere sottoposti».
Marcello Bernardi


bellissimo :clap:

ma come si fa? io purtroppo ho sempre bisogno di esempi pratici.
io non voglio che mia figlia venga "svuotata di immaginazione e di coraggio".
voglio che sia coraggiosa e indipendente (quando sarà ora di esserlo).
ma come si fa a proteggerla sotto la nostra gonna ma anche lasciarla libera di essere tutto ciò che è? ho difficoltà a trovare la misura giusta, il limite tra le due cose.
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