queste sono parti che non condivido.Chloe83 ha scritto:Aspetta però Lenina che te lo cito letteralmente, almeno nelle parti che mi hanno lasciata così perplessa:
"Quando la figura materna è sempre presente, sempre appiccicata al bimbo e sempre ai suoi ordini costui non avrà più alcun motivo di interessarsi agli oggetti esterni,agli oggetti transazionali con cui sostituire il volto materno. La sua curiosità per il mondo sarà scarsamente stimolata. La conseguenza logica potrebbe essere questa: che il mondo resti per lui qualcosa di sconosciuto e inesporato. Ma non attraente.
(non so che intenda con "sempre ai suoi ordini", se mia figlia chiama io certo non la ignoro...)
E ancora:
Potrebbe non ruscire mai a sostituire la figura materna con un oggetto culturale, cioè con un oggetto transazionale evoluto come l'arte, una fede religiosa o politica, l'amore per gli altri e via dicendo. In tal caso riuscirebbe a sostituire la figura materna solo con un'altra figura materna [...] resterebbe a conti fatti un pover'uomo o una povera donna impreprato a badare ai fatti suoi e perennemente bisognoso del soccorso altrui
E ancora:
L'affannarsi angosciosamente nell'intento di prevenire ogni capriccio del bambino, il consolarlo sempre per ogni piccolezza, il tenerselo perennamente attaccato ai panni, l'allontanare minuziosamente da lui ogni più piccola contrarietà e rivolgersi sistematicamente a lui con quegli sciropposi accEnti che irriterebbero anche il più benevolo degli ascoltatori, tutti questi comportamenti servono solo a rendere il bambino sempre più dipendente dalla madre per un versoe sempre più tirrannico per l'altro verso. Cioè sempre meno adatto a vivere."
Io, sarà perchè non sono una fan del "lascialo piangere", sarà perchè me la tengo "attaccata ai panni" finchè vuole, sarà perchè istintivamente mi rivolgo sistematicamente a lei in motherese e comunque con un tono che un ascoltatore malevolo potrebbe trovare "sciropposo" trovo siano oggettivamente righe pesanti e poco interpretabili.
soprattutto non ritengo necessario l'oggetto transizionale.